21 Luglio 2017
05:00
Innamorati sul ponte Meier “limonate, ma niente lucchetti dell’amore”
ALESSANDRIA – Coppie di Alessandria se volete dichiaravi amore eterno sul Ponte Meier scambiatevi pure un lungo bacio sotto l’arco, anzi citando testualmente l’assessore al Decoro Urbano Alessandro Rolando “limonate duro“, ma evitate i lucchetti. L’amministrazione guidata dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco farà ‘strage’ di tutte le promesse degli innamorati blindate alla struttura progettata dall’archistar americana.
Negli ultimi giorni è già stata spezzata la dichiarazione che qualcuno aveva ancorato al ponte con una spessa catena da bici. È stato tolto pure il lucchetto che due innamorati avevano chiuso sul Meier per sigillare il ricordo dell’anno e 8 mesi trascorsi insieme.
Lontana dal voler vestire i panni da “sceriffo” nei confronti dei fidanzati, l’amministrazione, ha spiegato l’assessore Rolando, vuole però tutelare il ponte, “un’opera di grande valore architettonico”.
In passato, in effetti, “il peso di troppo amore” ha già messo a rischio la stabilità di ponti come il Pont des Arts a Parigi e l’amministrazione non vuole veder “deturpata” la struttura dell’architetto Richard Meier. “Alessandria non è Roma e il Meier non diventerà il ponte Milvio” ha precisato Rolando che nelle prossime settimane metterà a punto una serie di norme ad hoc per tutelare le aree monumentali della città. Chissà, in caso di innamorati ostinati l’amministrazione potrebbe anche decidere di usare l’arma delle multe, come quelle già messe a punto per chi chiede denaro agli alessandrini in alcune piazze del territorio.
Non devono avere paura di incappare in alcun tipo di sanzione, però, i due innamorati del lucchetto per “l’anno e 8 mesi insieme”. L’amministrazione, e in particolare l’assessore Rolando, cerca la coppia solo per restituirgli il lucchetto strappato al Meier. “Lancio un appello per invitarli a venire nel mio ufficio. Mi farebbe piacere ridargli il lucchetto e il ricordo di quella dichiarazione”. Una promessa d’amore con un “grazie d’esistere” finale che i due innamorati potranno sistemare poi su una mensola, un comodino ma, di sicuro, non agganciare di nuovo al Ponte Meier.