Autore Redazione
lunedì
27 Ottobre 2014
06:28
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Eventi - Casale Monferrato

“Amleto in persona” ai Crepuscoli di Casale Monferrrato: la recensione

“Amleto in persona” ai Crepuscoli di Casale Monferrrato: la recensione

Venerdì e sabato si è aperto il Festival Nazionale di Teatro “I Crepuscoli”, all’Auditorium Santa Chiara di Casale Monferrato, con “Amleto in persona”, del Teatro delle Forchette di Forlì.

Tante le versioni di Amleto, sia teatrali che cinematografiche, e tanti i punti di vista attraverso cui la vicenda è stata messa in scena (per tutti quello del drammaturgo Tom Stoppard ), difficile quindi proporre un lavoro originale e tale da non snaturare il testo originario.

Stefano Naldi, regista e protagonista di “Amleto in persona” ha enucleato l’intera tragedia nel momento della rappresentazione teatrale voluta dal principe di Danimarca. Nella tragedia shakespeariana Amleto mette in scena una vicenda simile al delitto del re padre, al fine di suscitare una reazione auto-accusatoria da parte dei colpevoli, la madre e lo zio. Nella trasposizione del Teatro delle Forchette è l’intera tragedia che prende forma all’interno della finzione e assume i contorni del dramma, confondendosi con la realtà.  Amleto è regista e autore, ma, sebbene inizialmente esterno alla scena, vi entra e diventa se stesso, affranto, corroso dall’odio e dalla sete di vendetta.

L’aspetto più notevole dello spettacolo è la coralità. I sette protagonisti recitano in perfetta sincronia di movimenti, in un contesto velocissimo nei cambi di scena che appartengono allo spettacolo nello spettacolo e sono eseguiti con movenze perfettamente coreografate. L’ambiente è circense e la tragedia emerge in tutte le sue angolazioni drammatiche, pur con attori vestiti da artisti di strada, che, sulle note della Carmen o del Bolero, diventano domatori, belve feroci o pagliacci. L’impressione è quella di un carosello cui partecipano pupazzi, ombrelli, casse mosse con ritmo frenetico che si trasformano in sedili, in ostacoli da saltare o in pareti contro cui si consumano dialoghi fatali.

In scena Stefano Naldi, Massimiliano Bolcioni, Antonio Sotgia, Roberta Gabelli, Francesca Leoni, Leonardo Casadio, Matteo Rambelli.

Da sottolineare l’interpretazione di Roberta Gabelli nella parte di Ofelia, inquietante nella follia che le deforma i lineamenti e fa di lei un essere temibile, e la perfetta tempistica di tutti protagonisti, che consente la grande fisicità dell’insieme in uno spazio limitato.  

Il prossimo spettacolo de “I Crepuscoli” sarà  “Agamennone” di Eschilo, presentato da “Nuovo Palcoscenico”, compagnia organizzatrice del Festival, il 7 e l’8 novembre.

Per informazioni:  tel. 0142 781716 dalle ore 20.00 alle 21.00
La biglietteria è aperta nei giorni di spettacolo dalle ore 20,30 alle 21,00
www. nuovopalcoscenico. it
associazione@nuovopalcoscenico.it

Nicoletta Cavanna

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