Autore Redazione
giovedì
7 Aprile 2022
15:15
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Eventi - Incontri - Novi Ligure

L’11 aprile a Novi Ligure “Vassallo e il mistero delle foto perdute della strage di Capaci”

L’11 aprile a Novi Ligure “Vassallo e il mistero delle foto perdute della strage di Capaci”

NOVI LIGURE – Lunedì 11 aprile, alle 21, nell’aula magna del Foral di Novi Ligure, in via Carducci 6, la rete antimafia di Libera in collaborazione con l’associazione “Addio Pizzo” e il progetto legalità dell’istituto novese Ciampini-Boccardo propongono una conferenza per il 30° anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio. All’incontro parteciperà Antonio Vassallo, il primo fotografo ad accorrere sul luogo della strage di Capaci, le cui foto sono misteriosamente scomparse. Parteciperà anche Dario Riccobono, uno dei fondatori dell’associazione AddioPizzo di Palermo. Interverranno Paola Sultana, coordinatrice provinciale di Libera, Andrea Vignoli, in rappresentanza del circolo novese di Libera intitolato ad Domenico Petruzzelli. Modera l’incontro Valentina Avvento, referente del progetto legalità del Ciampini Boccardo.

Il giorno successivo, martedì 12 aprile, alle ore 10.30 al teatro Giacometti di Novi Ligure, Antonio Vassallo e Dario Riccobono incontreranno gli studenti del Ciampini Boccardo nell’ambito del progetto di educazione alla legalità.

Antonio Vassallo, fotografo, nasce a Palermo nel 1966, vive da sempre a Capaci. Al fianco di Gianni Minà, in centro America, ha raccontato con i suoi scatti, pagine di storia mondiale, come la visita di Giovanni Paolo secondo a Cuba. È tra i fondatori del Gruppo Giovanile 88 e del locale circolo Legambiente che, nel paesino alle porte di Palermo, si occupava di attività socio-culturali e ambientali. Quel maledetto 23 maggio del 1992 fu tra i primissimi ad arrivare sul luogo della strage. Si allontanò dopo che uno dei superstiti dell’attentato, il poliziotto Angelo Corbo (oggi suo carissimo amico), ancora sotto choc, gli puntò il mitra contro. Tornato dopo pochi minuti, scattò delle foto che gli vennero sequestrate, foto assenti dagli atti giudiziari e mai più ritrovate. All’indomani della strage, fu ideatore e autore, assieme ad alcuni amici, della scritta No Mafia nella casina sulla collina di Capaci, da dove venne azionato l’esplosivo che fece saltare l’autostrada.

Oggi, quasi quotidianamente, in quella che è stata ribattezzata la casina No Mafia, si ritaglia un po’ di tempo per incontrare tutti gli studenti che passando da Capaci, vogliano conoscere la storia di quel dannato 23 maggio 1992, e la successiva resistenza dei giovani siciliani.

Il Comitato Addiopizzo è un movimento antimafia italiano, nato e sviluppatosi in Sicilia, impegnato principalmente sul fronte della lotta al racket delle estorsioni mafiose (il cosiddetto pizzo), nato a Palermo nel 2004. Ha sede a Palermo, in via Lincoln n. 131, in un appartamento confiscato alla famiglia mafiosa degli Spataro e concesso al Comitato in base alla legge n. 109 del 7 marzo 1996, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali.

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