Autore Redazione
martedì
22 Dicembre 2015
14:42
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Eventi - Alessandria

Alla Gambarina arriva il “Natale di pane”

Alla Gambarina arriva il “Natale di pane”

ALESSANDRIA – Quella che il pubblico alessandrino potrà seguire la sera di mercoledì 23 Dicembre al Museo della Gambarina sarà per certi versi la prima di uno spettacolo che tornerà ogni anno a segnare, e a consolidare, il tempo natalizio della nostra tradizione.

Si tratta del “Natale di Pane”, titolo tratto da un verso della canzone “Natale di Paglia” di Aldino Leoni, canzone che per un quarto di secolo ha introdotto l’atmosfera dell’omonimo lavoro rievocativo degli “Amici” del Museo della Gambarina. Come nella precedente opera, saranno i testi di Corrado Cicciarelli a sostanziare questo nuovo allestimento: l’autore chiavarese ha donato ripetutamente al Museo scritti dedicati al tema della tradizione, di un Natale ricchissimo quanto a significati intrinseci, ma volutamente povero quanto al superfluo dell’esteriorità.

Cicciarelli ha scritto dei Magi, metafora della conversione umana; della “nonnina” custode silenziosamente umile del passato; della durezza della vita contadina che si manifesta nel trasloco dei giorni di San Martino; dell’essenzialità del presepe di cartone e dell’albero natalizio addobbato di poche simboliche cose…. Contenuti, questi e altri, fatti arrivare alla penna dell’attore e drammaturgo Alberto Raiteri, che ne ha fatto un copione “nuovo”, ma, nell’essenza più profonda, non poi così lontano da quello del precedente “Natale di Paglia”. Certamente i linguaggi teatrali sono diversi: al racconto e alla descrittività dell’opera precedente, Raiteri ha sostituito e in parte aggiunto i codici e i registri simbolici, prosciugando il testo e restituendo centralità alla parola, anche con la decisione di ridurre il numero degli attori (nove in tutto) e di sceglierli fra giovani, cui affidare in qualche modo la staffetta di un appuntamento che ha saputo caratterizzare fortemente il momento natalizio alessandrino.

Altra novità non da poco: l’espressione dialettale cede il passo, nel “Natale di Pane”, alla lingua italiana, scelta imposta dall’adesione totale alla scrittura di Cicciarelli e dall’opportunità di estendere il cerchio d’ascolto del pubblico, senza nulla togliere all’intensità e all’identità delle tradizioni. Personaggi affidati a giovani attori, si è detto… tranne il personaggio del cantastorie-anima affidato a un grande amico della Gambarina, nonché una tre le più rappresentative voci del folk italiano, “Chacho” Marchelli troppo noto per venire ulteriormente presentato. La regia, poi, affidata alla professionalità e passione di Daniela Desana, è tutta imperniata sulla forza della parola che, raccontando, enuclea l’essenza di un Natale semplice… di niente, ma buono, appunto, come un pane: non a caso alle due “donne dell’impasto” è affidata la presenza costante sulla scena e la coesione delle varie parti dello spettacolo. Le musiche, da quelle di Chacho Marchelli e Andrea Sibilio a quelle delle canzoni di Aldino Leoni, accompagneranno gesti e recitativi; anche il “respiro” silenzioso della fisarmonica aiuterà lo spettatore a penetrare nei significati, non così evidenti da risultare scontati… ma neppure così nascosti da non venir compresi. I giovani attori che daranno vita a questo “Natale di Pane”: Gian Luca Bianchi, Surekha Dagnino, Martina Lobascio, Simona Lobascio, Marianna Rapetti, Gabriele Sacchi, Sonia Turetta, David Turri. Alberto Raiteri, voce fuori campo. Gli aspetti tecnici sono curati da Daniela Romussi.

Inizio spettacolo alle 21 a ingresso libero.

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