Autore Redazione
lunedì
14 Aprile 2025
07:00
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Feste e Sagre - Spettacoli - Tempo Libero - Piemonte

Torna il giovedì santo la “Passiùn di Gesü Crist” a Castagnole Monferrato

Torna il giovedì santo la “Passiùn di Gesü Crist” a Castagnole Monferrato

CASTAGNOLE MONFERRATO – Torna, il Giovedì Santo, 17 aprile, alle 21, la tradizionale “Passiùn di Gesü Crist”, che giunge quest’anno alla ventitreesima edizione dall’anno della ripresa, operata dalla comunità castagnolese su impulso del drammaturgo Luciano Nattino e dell’antropologo Piercarlo Grimaldi.

Appuntamento fisso nella Settimana Santa astigiana, la Passiùn è un’azione teatrale con fiaccole, suoni delle tenebre, musica e canto, che si dipana per il centro storico del paese come una processione a stazioni. Un incontro aperto, come sempre, a tutte le confessioni, che vedrà la partecipazione attiva della comunità di Castagnole, del vescovo di Asti Mons. Marco Prastaro, di artisti ospiti che proporranno il loro punto di vista, di gruppi di ogni età e provenienza.

Si incentra sul Canto della Passiùn,  eseguito un tempo durante la Settimana Santa dai giovani che andavano di casa in casa a far la questua, portando una croce di canna e ricevendo uova, vino, dolci e monete. Il Canto  parla di scontri celesti nel momento del sacrificio di Cristo e di eventi cosmici straordinari che portano il mondo alle tenebre. A ricordare i suoni delle tenebre verranno utilizzati strumenti artigianali in legno e ferro (cantarane e tarabacole), il cui rumore si associa anche alle grida degli aguzzini.

Diretta per il terzo anno consecutivo da Tommaso Massimo Rotella, questa volta ha per tema: “I volti del dolore”. “Quando si cerca di definire cosa sia il dolore – spiega Rotella – ci si trova di fronte a enormi difficoltà, in considerazione delle sue mille sfaccettature. Il termine dolore si utilizza in maniera ambivalente, sia a designare il dolore fisico, sia a indicare il dolore morale come sinonimo di sofferenza”. Con il Cristianesimo il dolore assume un ruolo centrale, perché rappresenta una frattura che apre la prospettiva del cambiamento. San Paolo nella II Lettera ai Corinzi parla di un dolore e di una tristezza che sono da benedire, segno del rinnovarsi della vita e dell’accedere a una dimensione nuova. Nel Cristianesimo il modello di vita diventa il Cristo sofferente, il cui dolore assume una funzione salvifica. Il problema allora non è liberarsi dal dolore, ma accettarlo e farlo fruttare come strumento di redenzione.

Il Cristo-albero, opera dell’artista tedesco Hans Jurgen Vogel, e simbolo della Passiun, sarà il fulcro di movimenti coreografici e tableau vivant creati dai danzatori torinesi di Cifra danzateatro, che dopo la partecipazione alla Passione dello scorso anno, quest’anno tornano accompagnati da alcuni allievi di ContacTO – contact improvisation Torino.

Tra gli ospiti, Lello Ceravolo, attore di fama nazionale che interpreterà un brano di Elsa Morante tratto dal “Il mondo salvato dai ragazzini”; l’attrice e cantante fossanese Chiara Magliano interpreterà “L’ora della Passione”, poesia di B. Pasternak, e canterà insieme a “J’Arliquato” di Castiglione d’Asti, presenza musicale immancabile per intonare con il pubblico in processione “Passiùn di Gesü Crist”, il canto piemontese di questua di antica memoria.

L’attrice Elena Formantici reciterà un brano tratto dal testo del poeta Antonio Catalano, “Il Quarto Re Mago”; interverrà Alba Nicoletti, che farà iniziare e concluderà la Passiùn 2025 nel ricordo di Luciano Nattino.

Sarà coinvolto attivamente il gruppo spontaneo degli abitanti del paese durante le azioni. La partecipazione del pubblico è gratuita. Al termine la Pro loco offrirà, come da tradizione, Ruchè e torta di castagne. Info: cell.3287069085 (orario pomeridiano) – info@archivioteatralita.it – www.casadeglialfieri.it – www.archivioteatralita.it

Per preparare la “Passiùn” sono stati organizzati e sono in corso come ogni anno incontri con la popolazione locale attorno agli elementi antropologici e di memoria dell’iniziativa, oltre che di valorizzazione della parlata piemontese. L’iniziativa è realizzata dal Comune di Castagnole Monferrato con casa degli alfieri nell’ambito di “Monferrato Spirituale”, con il contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRAsti e della Fondazione CRT e con la collaborazione della Fondazione Radici per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato e della rivista Astigiani.  E’ coinvolto nel progetto l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

 

 

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