9 Novembre 2017
05:00
Lo stipendio del Capo di Gabinetto Molina nel mirino del M5S
ALESSANDRIA – Anche il Movimento 5 Stelle ha lanciato l’affondo sulla nomina del segretario cittadino della Lega Nord Roberto Molina come Capo di Gabinetto del Comune di Alessandria. Dopo la prima stilettata del Pd delle passate settimane, “non tanto per una questione di cifre ma di priorità” aveva spiegato all’epoca Giorgio Abonante, anche i consiglieri pentastellati Michelangelo Serra e Francesco Gentiluomo hanno puntato il mirino sull’ingresso a Palazzo Rosso di Molina.
“Studiato il contratto”, il Movimento 5 Stelle ha denunciato la presenza di “errori procedurali” e “forzature”, per i pentastellati finalizzati a favorire il leghista. Secondo i consiglieri d’opposizione l’amministrazione “potrebbe aver violato i generali principi di trasparenza” non chiarendo le modalità di selezione che l’hanno portata a scegliere Molina tra oltre 50 candidati. I pentastellati alessandrini sono inoltre convinti di aver “scoperto il trucco per stipendiare Molina come un dirigente”. L’amministrazione avrebbe infatti usato “un escamotage” per aggirare la norma che impone il titolo di laurea per una retribuzione pari a quella di un dirigente e “omaggiare” così il Capo di Gabinetto di un ugual compenso. “Il Sig. Molina – ha spiegato il Movimento 5 Stelle – è stato infatti assunto con la qualifica C1, in sostanza impiegato amministrativo con uno stipendio part-time di circa 650 euro mensili, ma poi, all’art. 5 del contratto viene riconosciuto un non meglio precisato “unico emolumento” pari alla retribuzione di un dirigente. La previsione è (volutamente?) fumosa e poco chiara e fa pensare che, nonostante l’assunzione part-time, il bonus sarà pari all’intera retribuzione di un dirigente. E anche sull’entità di tale emolumento il contratto non fa chiarezza ma dovrebbe aggirarsi, in base ai dati pubblicati per i dirigenti full time del comune, da un minimo di € 32.483,20 fino a € 43.310,93”.
In sintesi, per i pentastellati alessandrini, l’amministrazione “ha assunto Molina senza selezione, lo fa lavorare part-time, e gli riconosce uno stipendio superiore a quello di un dirigente a tempo pieno senza che abbia i requisiti richiesti per i dirigenti”. Sul piede di guerra, il Movimento 5 Stella ha quindi dato mandato ai propri legali di procedere “nelle competenti sedi giudiziali” contro un’azione ritenuta “grave e illegittima”.
L’iniziativa del Movimento 5 Stelle non sembra comunque preoccupare Roberto Molina, che si è detto però “disgustato” da un attacco “frutto di affermazioni demagogiche” fatte da consiglieri comunali “che avrebbero dovuto informarsi”. “Lo stipendio annuale lordo che percepirò dal Comune è di circa 41 mila euro. Sommato al compenso del lavoro part-time in banca a fine anno darà un totale inferiore al mio stipendio del 2016. Praticamente ci sto perdendo a lavorare in Comune. Solo negli ultimi tre giorni ho già fatto le stesse ore settimanali di un operaio e se divide il totale delle mie effettive ore di lavoro a Palazzo Rosso per lo stipendio che dovrei percepire a fine mese la mia paga oraria risulta inferiore a quella di una persona che raccoglie pomodori nei campi. Io non so quanto prendono i dipendenti del Comune di Alessandria perché non ho l’abitudine di andare vedere nelle tasche degli altri. Mi riservo di verificare ma mi sembra davvero strano che un dirigente prenda 1800 0 comunque meno di 2000 euro al mese”.