Autore Redazione
martedì
19 Dicembre 2017
19:02
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Politica - Alessandria - Tortona

Nessun licenziamento: i gruppi Gavio e Benetton ritirano i 3000 esuberi

A Roma i Gruppi Gavio e Benetton hanno annunciato ai ministeri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e dei Trasporti e alle parti sociali che nessun lavoratore perderà il posto. Decisivo il sì della Commissione Bilancio della Camera all'emendamento Bargero votato domenica.
Nessun licenziamento: i gruppi Gavio e Benetton ritirano i 3000 esuberi

ROMA – Dopo la bella notizia di domenica col sì della Commissione Bilancio all’emendamento Bargero ora anche le concessionarie autostradali hanno confermato ai ministeri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e dei Trasporti e alle parti sociali il ritiro dei 3 mila esuberi. In provincia di Alessandria sarebbero stati circa 600 i posti di lavoro a rischio.

“È stato un lavoro duro e impegnativo, però ne è valsa la pena” ha sottolineato l’onorevole del Partito Democratico Cristina Bargero, firmataria dell’emendamento “Abbiamo raggiunto l’obiettivo, la nostra è stata una battaglia importante a tutela dell’occupazione e della sicurezza di chi usufruisce del servizio autostradale.”

L’emendamento Bargero aumenterà dal 20% al 40% la percentuale dei lavori di manutenzioni e progettazione affidabili senza gara ai concessionari autostradali. Ora la modifica al Nuovo Codice degli Appalti sarà inserita nella Legge di Stabilità, al voto con la fiducia tra giovedì e venerdì.

Dopo più di due anni di lotta sindacale fatta di scioperi, manifestazioni in autostrada e presidi, quindi, anche le parti sociali possono esultare.

“Ora possiamo dire che i lavoratori sono salvi” ha sottolineato a Radio Gold il segretario regionale Fillea Cgil Massimo Cogliandroè stata una vertenza unitaria gestita in maniera perfetta. La lotta dei lavoratori ha pagato, insieme alla testardaggine dei sindacati. Abbiamo vinto una battaglia storica, negli ultimi vent’anni forse una battaglia così si è vista di rado. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo.”

“Nella vicenda dei lavori di manutenzione e progettazione delle opere delle società autostradali ha prevalso il buon senso evitando che fossero i lavoratori, i soggetti più deboli, a pagare il conto finale” ha sottolineato il senatore di Articolo 1-Mdp-Liberi e Uguali Federico FornaroFin dall’inizio, dall’approvazione del nuovo Codice degli Appalti avevamo chiesto che vi fosse gradualità nell’applicazione della nuova normativa e soltanto in extremis, con un emendamento parlamentare alla legge di bilancio, il Governo ha accolto questa impostazione. Resta comunque il fatto positivo della salvaguardia dei posti di lavoro, ottenuta grazie all’intelligente e tenace azione dei sindacati“.

“L’emendamento posto a tutela dei lavoratori autostradali segna un punto positivo sotto diversi aspetti” ha aggiunto il senatore del Partito Democratico Daniele Borioli, firmatario dello stesso emendamento a Palazzo Madama insieme al collega Esposito “primo fra tutti, la capacità della politica di prestare ascolto ai problemi del lavoro e di correggere, ragionevolmente, anche le proprie legittime impostazioni di partenza. Il merito principale andrà dunque alla lotta composta ma determinata dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali, che non hanno mai smesso di rivolgersi alle istituzioni, chiedendo a loro la soluzione, e alla fine accettando quella dalle stesse proposta attraverso i Ministeri competenti. Andrà ai parlamentari del Partito Democratico che per primi al Senato se ne sono fatti portatori, mettendoci la faccia, e a quelli della Camera che hanno raccolto il testimone e lo hanno portato al traguardo. Andrà a Matteo Renzi, che ha impegnato il Partito su questo obiettivo, vincendo le perplessità e talune resistenze, e schierandosi con i lavoratori. Merito andrà più in generale alla politica che sa decidere, e che avendo di fronte interessi economici contrapposti, si schiera con in primo luogo con il diritto al lavoro. Senza fermarsi davanti a farraginosi iter burocratici, troppo spesso autoalimentati da codicilli di dubbia rilevanza, poco utili all’efficacia del lavoro istituzionale e quasi sempre ostili a una corretta connessione tra il “dover decidere” della funzione politica e le concrete attese della società e delle persone che in essa operano”.

Foto tratta dalla pagina Facebook di Cristina Bargero

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