25 Gennaio 2018
06:00
850 anni di Alessandria tra Totò, numero verde, l’Opera e fiere agricole
ALESSANDRIA – Un’occasione importante da non sprecare. Questo il presupposto bipartisan che ha contraddistinto l’ultimo consiglio comunale dedicato agli 850 anni di Alessandria, una seduta aperta al pubblico dove maggioranza e minoranza si sono confrontate su come sfruttare al meglio questo evento storico: il compleanno della città.
“Passato, presente e futuro sono i tre temi da approfondire” ha sottolineato il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco “e su questo dobbiamo essere una città che dialoga con l’esterno. Occorre capire come è cambiato rispetto a 50 anni fa il tessuto sociale economico produttivo e tentare di individuare quali possono essere le prospettive future.”
“Tolkien diceva che le radici profonde non gelano” ha aggiunto il presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci “gli 850 anni sono l’occasione per ritrovare l’orgoglio di una identità condivisa e far conoscere la nostra città, ricreare reti sociali. Ricordo che per gli 800 anni furono varati degli eventi importanti come il concorso internazionale di chitarra classica Pittaluga. Anche oggi occorre qualcosa che passi alla Storia.”
In occasione di questo anniversario è nato un comitato che coordinerà il programma di eventi, un organismo formato dallo stesso sindaco Cuttica, da Emanuele Locci, Enrico Mazzoni, Antonio Maconi e dal professor Roberto Barbato. In parallelo nascerà un altro comitato ad honorem con tutti gli attuali consiglieri comunali e un comitato scientifico, la cui composizione è ancora in via di definizione.
Dai banchi della minoranza è arrivato un appello all’unità di intenti. L’ex sindaco e attuale consigliere Pd Rita Rossa ha invocato un “patto” tra le diverse forze politiche per celebrare al meglio “la sacralità” di questo compleanno: “Poniamoci un obiettivo comune. Sulla Cittadella, ad esempio, questa amministrazione non tentenni. Utilizziamo lo studio già concluso del Politecnico di Torino sulle modalità di investimento dei fondi in arrivo dal Cipe e dai Por Fesr. Certo, la valorizzazione dell’ex Ospedale Militare è importante ma giochiamo con un respiro più ampio. E poi facciamo “lobbing territoriale” per far diventare Alessandria una città universitaria. Facciamo una battaglia comune per portare in città la facoltà di Medicina. Sui trasporti, poi, ci giochiamo molto della nostra credibilità. Siamo ambiziosi, e non chiusi, dobbiamo essere agitatori di idee e entusiasmo.”
Insieme a progetti per il prossimo futuro non sono mancate poi alcune stilettate sulla condizione attuale della città, arrivate paradossalmente dagli scranni dei consiglieri di maggioranza: “Per fare cose importanti questa città deve farsi bella, ha bisogno di una ripulita e c’è ancora molto da fare” ha sottolineato il capogruppo della Lega Nord Evaldo Pavanello “Sarà una festa per tutti, anche per i non alessandrini e dobbiamo far sì che poi tornino da noi. Lo dico senza fare polemica. Ricordo gli 800 anni: nel 1968 Alessandria era una città accogliente, oggi non penso proprio che riusciremo a raggiungere quei livelli.”
“Barbarossa portò via i cavalli ma ancora oggi per terra è rimasta la biada” ha aggiunto Giuseppe Bianchini, di SiAmo Alessandria, nel solco di quanto sottolineato anche da Pavanello. Tra le proposte del consigliere di maggioranza poi, un numero verde stampato sui cartelli di ingresso, per informare i turisti su tutto quello che succede in città, sottolineare attraverso alcune targhe celebrative i riferimenti al dialetto alessandrino nella Divina Commedia di Dante Alighieri oltre che l’impegno dei volontari di Comune e Provincia durante la tragica alluvione del 1994.
“Alessandria è sempre stata una città militare” ha aggiunto Maurizio Sciaudone, capogruppo di Forza Italia “sarebbe interessante organizzare alla Cittadella un raduno degli ex militari che hanno prestato servizio ad Alessandria, magari in occasione del 4 novembre. E poi valorizzare l’episodio che vide protagonista il grande Totò, Antonio De Curtis, ricoverato all’ospedale militare dopo un suo finto attacco epilettico per evitare di andare al fronte.”
“Nel passato Alessandria è stata una città resiliente” le parole di Michelangelo Serra, capogruppo del Movimento 5 Stelle “ha subito invasioni, bombardamenti, alluvioni e distruzioni ma è sempre sopravvissuta nonostante le avversario. Questo passato è da trasmettere. La parola dell’Alessandria del presente, invece, è “riscatto“: usciamo da una situazione economica disastrosa, con un debito pesante come un macigno. Il futuro, infine, non deve essere un salto nel buio. Ci sono più parole per il futuro: caparbietà, e anche sfacciataggine. Dobbiamo anticipare il futuro, non subirlo come abbiamo fatto negli ultimi 40 anni. Abbiamo tante risorse da valorizzare come la Cittadella: il fattore turismo ancora tutto da sfruttare, in un contesto territoriale intorno a noi che invece sta crescendo. Alessandria è una città con grandi aspettative, non dobbiamo lamentarci ma attrarre persone da fuori. Non dovremo fare una festa privata ma grandi eventi. Siamo il centro urbano più importante nel raggio di 50 chilometri.”
Significativo l’intervento del capogruppo del Partito Democratico Paolo Berta, vicino a lui una carrozzina vuota: “È il simbolo di chi non ce la fa, delle persone in difficoltà. Il compleanno di Alessandria sia l’occasione di non dimenticare nessuno di loro. L’attuale comunità Rosanna Benzi, ospitata all’ex Ipab San Giuseppe potrebbe infatti ospitare altri alloggi per famiglie composte da persone con disabilità, attraverso l’utilizzo dei fondi derivati dalla legge sul “Dopo di noi”. L’edificio che una volta ospitava lo Ial, poi, potrebbe essere destinato alle persone in difficoltà, magari a quelle coppie che non possono permettersi di pagare un affitto. Il Sanatorio Borsalino, poi, è sottoutilizzato. Servono risorse da investire.”
“I prossimi saranno anni importanti per Alessandria” ha aggiunto Vittoria Oneto, sempre del Partito Democratico “la cultura e il turismo siano vocazioni importanti della nostra città. Abbiamo la Cittadella e apprezzo la proposta del presidente Locci di un grande evento nella fortezza. Altri importanti spunti possono essere l’Opera lirica e una gestione del teatro visto che quest’anno ricorrerà il 40^ anniversario della sua riapertura. A proposito della Borsalino, poi, si potrebbe allestire una mostra con le opere degli artisti di tutta Italia dedicate al cappellificio e raccolte dal quotidiano La Stampa.”
Mauro Bovone, di Forza Italia, ha proposto una fiera agricola e una fiera agroalimentare mentre il consigliere Vincenzo Demarte, del gruppo misto ha ricordato la Beata Madre Michel e della mancanza di un monumento che ne celebri la memoria.
“Sarebbe importante convocare un consiglio comunale alla presenza del vescovo Guido Gallese” ha poi aggiunto Carmine Passalacqua, di Forza Italia “e poi siano ricordate altre figure importanti come Madre Carolina Beltrami e Francesco Faà di Bruno. Sottolineo anche io l’importanza dell’Opera ad Alessandria: una volta si diceva che i cantanti lirici che strappavano un applauso all’esigente pubblico di Alessandria poi potevano andare a esibirsi alla Scala.”