
La crisi dei consumi, nel corso del 2012, ha ridotto la produzione di rifiuti urbani in Piemonte di quasi 100 mila tonnellate. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio regionale sui rifiuti, la produzione è calata del 4,7% rispetto all’anno precedente. In particolare, la produzione di rifiuti nell’anno 2012 si è attestata a circa 2.030.000 tonnellate, di queste 1.070.000 sono state raccolte in modo differenziato ed avviate ad operazioni di recupero, 960.000 sono state invece avviate a smaltimento. In termini di quantità pro capite, ogni abitante piemontese ha prodotto circa 464,5 kg di rifiuti di cui 245,1 kg sono stati raccolti in modo differenziato e avviati a recupero, mentre 219,4 kg sono stati avviati a smaltimento. Dati che hanno permesso di raggiungere, con largo anticipo, l’obiettivo che la Giunta si era posta già nel 2010, ossia ridurre la produzione di rifiuti urbani a 500 kg pro capite l’anno entro il 2015. Sebbene il Piemonte non sia ancora riuscito a raggiungere la quota del 60% di raccolta differenziata, così come indicato dalla normativa nazionale, si attesta comunque al quarto posto tra le Regioni più virtuose avendo raggiunto la percentuale del 52,8% (51,4% nel 2011). Diverse le province piemontesi che hanno superato la soglia del 60% di raccolta differenziata. Maglia nera di questa classifica spetta però proprio alla provincia di Alessandria che non raggiungere neppure il 50% di differenziata, fermandosi al 47,47%. Provincia più virtuosa è invece risultata Novara con 64,4% di differenziata. Segue Vco con il 64%, Vercelli con 62,5%, Asti al 60,7%; Biella il 51,4%; Cuneo con il 50, 9% e Torino al 50,3%.
“Per diverse realtà provinciali, i dati – ha affermato l’assessore Ravello – confermano un trend positivo ed in continuo miglioramento sul fronte della raccolta differenziata. Alcune province hanno già superato l’obiettivo del 60% richiesto dalla norma statale, nelle altre l’impegno e gli sforzi testimoniano comunque dei miglioramenti. Tra tutti, sicuramente significativi sono i dati che provengono da Vercelli, che ha notevolmente incrementato la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato. Diversi sono i punti di forza della nostra regione nell’ambito della raccolta e dello smaltimento rifiuti: la buona sinergia dei sistemi, la raccolta differenziata diffusa e in fase di estensione nei territori, un’impiantistica che, seppure da perfezionare, finora ha garantito l’autosufficienza per la gestione dei rifiuti urbani. Ora è fondamentale che le province, insieme ai comuni, diano finalmente piena attuazione alla riforma della governace dei rifiuti, prevista dalla legge regionale 7/2012, per garantire continuità e miglioramento nei servizi al cittadino. Nonostante il Piemonte mantenga salda l’ambizione di crescere ancora, le regioni, per nostra voce, hanno sollecitato il ministro Orlando a rivedere gli obiettivi per la raccolta differenziata, poiché persiste, ancora in molte realtà, un forte contrasto tra i requisiti normativi e l’effettiva pratica di gestione dei rifiuti”.