24 Settembre 2019
06:43
Ztl, stazioni dei bus e più parcheggi: ecco l’Alessandria del futuro
ALESSANDRIA – Una zona a traffico limitato più ampia e omogenea a livello di orari, due stazioni dei bus per efficientare il trasporto pubblico e più parcheggi.
Con l’adozione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile l’amministrazione di Alessandria ha compiuto il primo passo per una serie di modifiche legate alla viabilità, misure ad ampio respiro con una prospettiva di dieci anni. Questa complessa documentazione, stilata con la collaborazione della azienda Trt, Trasporti e Territorio, in sinergia con Amag Mobilità, ora dovrà essere approvata in Consiglio Comunale.
Prima però, per tutto il mese di ottobre, sarà a disposizione della città. Cittadini, associazioni e portatori di interesse potranno esprimersi su eventuali modifiche o implementazioni. Nelle prossime settimane avranno così luogo presentazioni pubbliche più dettagliate delle linee guida del Pums. L’obiettivo è arrivare all’approvazione definitiva del Piano entro la fine dell’anno, per poi passare alla fase attuativa dal 2020.
“Come un piano regolatore, il Pums esprime un orientamento sulla vivibilità dei cittadini, attraverso il potenziamento del trasporto pubblico e con misure su ambiente e tecnologia. La realizzazione di questo piano non è stata un’operazione semplice, ha richiesto tempo” le parole del sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco.
Due i cosiddetti “hub”, le stazioni dei bus che potrebbero sorgere sul territorio: la prima sarebbe a fianco di quella della stazione ferroviaria, nell’area attualmente occupata dal parcheggio di proprietà di Fs Sistemi Urbani. Proprio a questo proposito il vicesindaco Davide Buzzi Langhi ha espresso la ferma intenzione di proseguire il dialogo con la proprietà e Metropark per poter acquisire l’area e non ha escluso l’ipotesi di un eventuale esproprio per pubblica utilità, qualora la situazione non si sbloccasse. La seconda stazione dei bus sorgerebbe a Spinetta Marengo.
I due hub rappresenterebbero quindi uno scalo dei bus. Da lì partirebbero delle navette, possibilmente elettriche, per i tragitti in centro, così da evitare la presenza di grandi mezzi nel centro cittadino. L’ambizione è quella di far scattare le corse ogni cinque minuti, ospitando nelle stazioni dei bus anche dei punti per il bike sharing.
Come finanziare la realizzazione delle due stazioni? “Fatta salva l’acquisizione del parcheggio della stazione da Sistemi Urbani sono due le opzioni” ha sottolineato il vice sindaco Buzzi Langhi “utilizzare parte dei 20 milioni in arrivo dal Decreto Salva Alessandria oppure approntare un dialogo con un’azienda esterna che gestisca i parcheggi, in cambio di investimenti”.
Proprio il tema parcheggi è un altro nodo cruciale del Pums: piazza Gobetti e piazza Cavallotti sono le due aree individuate che potrebbero vedere sorgere due strutture per la sosta delle auto. “Magari con navette che colleghino quello di piazza Cavallotti al centro” ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Paolo Borasio “stiamo parlando di spese importanti e dobbiamo pensare a un project financing, con l’intervento di privati”.
L’intenzione dell’amministrazione sarebbe anche uniformare il costo dei parcheggi, tra quelli su strada e quelli in strutture. Tre le aree “concentriche” individuate nel Comune, con quella centrale che ovviamente comporterebbe un costo maggiore, una cifra che calerebbe per le altre due, progressivamente più lontane dal cuore della città e nelle quali si potrebbe anche non far pagare nulla nei primi 30 minuti di sosta.
Intenzione dell’amministrazione Cuttica è rendere più omogenea la zona a traffico limitato in centro, con uno stop alle auto dalle 7 alle 20 nelle vie San Giacomo della Vittoria, via San Lorenzo e Corso Roma, e le relative strade traverse.
Per far rispettare la Ztl, inoltre, è prevista l’implementazione di sistemi automatizzati. “Coi fondi del Por Fesr si potrebbero installare dei pali intelligenti per monitorare gli accessi” ha aggiunto l’assessore Borasio “il problema smog è annoso e ogni anno la Regione invita i Comuni ad arrangiarsi, vista la mancanza di fondi. Questo non è, a mio avviso il modo corretto. Ad oggi, inoltre, la chiusura del traffico alle auto con le ordinanze antismog presenta una serie di problematiche visto che è difficile monitorare gli accessi e ci sono tantissime deroghe che, inevitabilmente, depotenziano il divieto. Invece avere in città un trasporto pubblico più efficiente va proprio nella direzione di limitare l’uso delle auto e il conseguente aumento dell’inquinamento anche se, è bene precisarlo, circa il 70% della presenza di Pm10 nell’aria è dovuto agli impianti di riscaldamento, in particolare dalle stufe a pellet. Bisogna agire, visto che l’Unione Europea ha già sanzionato due volte la nostra regione per non avere fatto nulla per migliorare la qualità dell’aria”.
Tra le novità legate al traffico, infine, c’è anche la creazione del “Mobility Manager Scolastico“: una figura comunale in grado di organizzare delle misure per migliorare i momenti di uscita dalle scuole dei bambini e studenti.