Autore Redazione
venerdì
6 Febbraio 2015
14:41
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Politica - Novi Ligure

La vita nei piccoli comuni sempre più difficile tra tagli e problemi

La vita nei piccoli comuni sempre più difficile tra tagli e problemi

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Vita dura per i cittadini dei piccoli comuni della provincia di Alessandria alle prese con tagli delle corse dei mezzi pubblici, chiusura imminente degl uffici postali e una nuova stangata, quella dell’imu agricola. Chi ha cercato una vita tranquilla ai margini dei grandi centri ora deve lottare per mantenere i servizi essenziali. Arfea, per esempio, ha soppresso numerose corse tra lo sbigottimento dei cittadini, come ha spiegato a Radio Gold News, il sindaco di Borgoratto, Simone Bigotti: “ho appreso la notizia da una mail di una concittadina che utilizza i mezzi pubblici per lavoro – ha spiegato il sindaco. Mi ha scritto una mail martedì dicendomi che erano state soppresse alcune corse, in particolare quella della sera, delle 19.25, in partenza da Alessandria per Acqui Terme e molto utilizzata dai pendolari. Non siamo stati avvisati di nulla e neanche gli utenti hanno avuto comunicazioni e questo è inaccettabile. Il trasporto pubblico è indispensabile per i paesi ed è anche sovvenzionato dai fondi pubblici e quindi non è il modo corretto di comportarsi questo”.

I piccoli Comuni devono subire delle decisioni dall’alto e si sentono sempre più abbandonati, ha aggiunto Bigotti: “posso capire che ci siano meno risorse e quindi siano necessarie razionalizzazioni ma non in questo modo. Sono decisioni che andrebbero condivise con chi vive il territorio. Per esempio hanno soppresso delle corse largamente utilizzate e ne hanno lasciate altre meno utili. Hanno eliminato una corriera che parte 5 minuti dopo la partenza di un treno e ne hanno soppressa un’altra senza coincidenze”.

Il sindaco di Borgoratto tuttavia non si è arreso e ha già interpellato le istituzioni: “anche loro sono cadute un po’ dalle nuvole per questa posizione di Arfea improvvisa. Abbiamo scritto all’azienda e pare si siano impegnati a rivedere la posizione ma nel frattempo i cittadini restano senza trasporti. Per dei pendolari che vivono nei paesi questo diventa un disagio forte. Continuiamo a parlare di agevolare il trasporto pubblico rispetto all’impiego delle automobili, facciamo di tutto per evitare lo spopolamento dei territori limitrofi alle città e poi ci troviamo davanti a queste situazioni“.

Il trasporto pubblico però non è il solo problema dei piccoli comuni. Da tempo infatti si trascina la questione degli uffici postali (si legga QUI e QUI), anche qui con moltissime perplessità dei sindaci. A Predosa, per citare solo un esempio, è emersa l’imminiente chiusura della Posta a Castelferro. “L’amministrazione comunale si è subito attivata per raccogliere informazioni in merito, ed è arrivata la risposta da parte del direttore di filiale che ha annunciato l’imminente chiusura (13 aprile 2015). E’ intenzione dell’amministrazione organizzare un incontro pubblico per esaminare la situazione e valutare le iniziative per continuare la difesa dell’ufficio postale di Castelferro. La serata sarà organizzata in settimana, non appena avuto l’incontro con il Direttore della Filiale Alessandria 2“. Qui i cittadini si sono mobilitati per difendere l’ufficio postale, nella speranza di impedire la chiusura.

Come se non bastasse, nel caos dei piccoli comuni c’è poi la questione dell’Imu agricola, con il marasma delle aliquote che sta facendo impazzire i servizi fisali. Ferocemente critica la Confederazione italiana agricoltori della provincia di Alessandria: “la vicenda dell’Imu dei terreni agricoli sta assumendo i toni della farsa, molti comuni hanno fornito e qualche volta stanno ancora indicando sui loro siti aliquote errate per il calcolo dell’imposta. Siamo veramente alla frutta se la vicenda non incidesse sulla sopravvivenza delle nostre aziende la vicenda potrebbe essere quasi divertente. Alcuni comuni della provincia di Alessandria in particolare quelli che erano definiti come collina depressa hanno fatto e stanno ancora facendo confusione nei confronti dei contribuenti segnalando erroneamente quale aliquota applicare sui terreni esenti”.

Vita dura insomma, per chi vive nei piccoli comuni.

Fabrizio Laddago

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