6 Novembre 2020
19:41
Sindaco e maggioranza sul post del consigliere leghista: “Ci dissociamo ma non possiamo imporgli le dimissioni”
TORTONA – Un giorno dopo la bufera mediatica che si è abbattuta sul consigliere tortonese della Lega Nicolò Castellini dopo il suo post sessista nei confronti di una donna (“usi le sue dita per il suo piacere personale”) nell’ambito di una discussione sul web è arrivata la netta presa di distanza da parte del sindaco di Tortona Federico Chiodi e di tutti i partiti di maggioranza (Lega Salvini Premier, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuova Tortona): “Ci dissociamo completamente dalle parole e dai toni utilizzati dal Consigliere comunale Nicolò Castellini, che non rappresentano in alcun modo il pensiero né tanto meno gli ideali di questa Amministrazione comunale o dei partiti di maggioranza che la sostengono. Siamo dispiaciuti per quanto accaduto e profondamente delusi dalla condotta del Consigliere che conosciamo per essere una persona molto diversa da quella che emerge dalle parole che ha usato. E’ sicuramente un comportamento inqualificabile e se la Signora che è rimasta offesa deciderà di adire a vie legali è giusto che lui ne risponda nelle sedi opportune. Ci auguriamo che abbia compreso il grave errore commesso poiché indipendentemente dal ricoprire o meno una carica pubblica, non è accettabile da chiunque un linguaggio simile, anche di fronte alle provocazioni che sempre più spesso animano gli scambi fra gli utenti dei social network. Riteniamo che l’aver formulato scuse pubbliche per il suo comportamento sia stato un passaggio fondamentale e, crediamo, intrapreso con sincero rammarico”.
Il primo cittadino e la maggioranza hanno però voluto fare alcune precisazioni: “Sappiamo anche che una persona non può essere ridotta a un commento oggettivamente sbagliato sui social network: Nicolò Castellini ha dimostrato negli anni di essere una persona altruista e disponibile, e ne è testimonianza il suo impegno nel volontariato a favore del prossimo, nell’associazionismo e nei difficili mesi dell’emergenza sanitaria. Collabora a trasportare persone malate a Lourdes come membro dell’Oftal, ha assistito negli anni della sua reggenza della parrocchia di San Matteo, Don Romeo Gardella, ha portato la spesa ai nostri anziani per il servizio “SpesAnziani”, ha raccolto le donazioni per la “Spesa Solidale” e ha contribuito, insieme agli altri numerosi volontari, a distribuirla ai tanti tortonesi in difficoltà, per tutto il periodo della pandemia. Questa non intende essere una difesa d’ufficio o una giustificazione delle sue parole che, sia chiaro, offendono anche noi, ma il tentativo di puntualizzare che annientare una persona per un commento sui social network è un’approssimazione pericolosa. Nicolò Castellini non è una frase su Facebook, è un essere umano con dei difetti e con dei pregi, come tutti noi”.
“Non abbiamo risposto subito alle tante sollecitazioni di commentare e condannare le sue parole perché avremmo rischiato, anche noi come altri, di lasciare che a parlare fossero la delusione e la rabbia; crediamo invece che tutti meritino la possibilità di scusarsi e di riconoscere i propri errori. Per quanto ci riguarda le dimissioni sono e restano una scelta personale, e non possono essere imposte né dal Sindaco, né dal Consiglio comunale, così come personalmente si deve rispondere delle proprie colpe. Siamo molto rammaricati che alcuni organi di stampa e le forze di opposizione abbiano deciso, fin da subito, di strumentalizzare la vicenda, trasformandola in una occasione per attaccare questa maggioranza.
“Spiace in particolare” hanno infine sottolineato Chiodi e la maggioranza “che lo facciano il precedente Sindaco e il Partito Democratico che solo pochi anni fa, in una circostanza per certi versi simile, ma francamente molto più grave perché riguardava un’aggressione fisica in una sede istituzionale (l’episodio di tre anni fa che vide protagonisti l’esponente Pd Marco Picchi e quello del Movimento 5 Stelle Danilo Bottiroli, ndr), avevano perdonato le azioni di un loro Consigliere comunale, addirittura capogruppo del partito, accettandone le scuse e riconoscendo l’attenuante della provocazione. Lo stesso Consigliere comunale fu protagonista di un episodio simile in campagna elettorale e si decise di non infierire nè strumentalizzare fatti che, lo ribadiamo, erano anche più gravi delle parole del Consigliere Castellini”.