14 Novembre 2020
19:22
Caso Fteita, anche Rita Rossa invoca le dimissioni: “Il sindaco le chieda un passo indietro”
ALESSANDRIA – Non si placano le polemiche sull’assessore alle Manifestazioni ed Eventi di Alessandria Cherima Fteita che, sul suo profilo Facebook, ha rilanciato le dichiarazioni del virologo Giulio Tarro sull’emergenza covid che non sono certo passate inosservate: “Come se fossimo ai tempi di Goebbels” scrive ad esempio Tarro, riferendosi al mondo dell’informazione. Cherina Fteita si è dissociata da quelle parti di riflessione ma ora anche il consigliere comunale del Pd Rita Rossa, come già aveva fatto l’Onorevole di LeU Federico Fornaro, ha invocato le dimissioni dell’assessore.
“Quando si scrive o si parla è necessario conoscere il peso che quel che viene detto può avere” ha sottolineato anche Rita Rossa, consigliere del Pd ed ex sindaco di Alessandria “È fondamentale sempre ma quando si ha un ruolo pubblico ancora di più! Evidentemente l’assessore Fteita non solo ignora il buon senso e il rispetto ma anche il valore istituzionale di ciò che lei rappresenta. Quello che ha postato, facendo sue le parole di uno squilibrato, non solo è grave per il contenuto ma anche per il messaggio. E così in un post ha calpestato le sofferenze, le paure, il dolore di chi ha avuto o ha a che fare con questo maledetto virus; ha infangato e insultato il lavoro di medici, infermieri, volontari e personale sanitario; ha deriso i sacrifici di tutti coloro che con il senso di comunità che lei, piccola e meschina non ha, si attengono alle regole e rispettano un doloroso fermo. Grave, molto grave ciò che è successo. Se la signora avesse un minimo di dignità si dimetterebbe perché ha insultato il senso più profondo dell’idea di comunità e di città. Non capiterà, non è capace di gesti coerenti. Tra i suoi colleghi c’è chi condannava in questi giorni proprio coloro che Fteita osanna” ha scritto Rita Rossa, riferendosi all’assessore Paolo Borasio, colpito dal covid e autore di un post di condanna contro chi nega questa malattia. E allora questa volta i distinguo non bastano. Spetta al Sindaco tirare le somme e dimostrare ai suoi cittadini che la salute viene prima di tutto, che le istituzioni non sono un circo e che la serietà non può essere sacrificata sull’altare della propaganda. Ora è lui che deve provvedere a chiederle un passo indietro e se lei non lo farà dovrà farlo lui perché l’assessore parla in forza di una delega ricevuta dal Sindaco. Se non lo farà vorrà dire che in fondo non è pienamente contrario a ciò che la sua assessora scrive”.