4 Dicembre 2020
06:19
Alessandria: sul sì della Corte dei Conti al piano di riequilibrio il botta e risposta tra Pd-M5S e Giunta
ALESSANDRIA – La notizia dell’approvazione del Piano di Riequilibrio varato dal Comune di Alessandria da parte della Corte dei Conti non è certo passata inosservata a Palazzo Rosso, coi commenti delle opposizioni. “L’approvazione del piano di riequilibrio è una notizia positiva per Alessandria. Tuttavia, per informare correttamente i cittadini sul significato di questo delicato passaggio, bisogna essere chiari e onesti nei commenti” hanno sottolineato il Partito Democratico e la Lista Rossa, che hanno individuato due ragioni. “La prima è che per la Corte dei Conti il piano presentato dal Comune è ragionevole ma questo non cancella i problemi irrisolti del bilancio di Palazzo Rosso. Il Comune deve chiarire se per i prossimi esercizi intende chiudere il bilancio come ha fatto quest’anno vendendo la sua quota di proprietà in Farm.al. Inoltre” sottolineano Pd e Lista Rossa “la Corte dei Conti ha approvato il piano di riequilibrio perché sa che Alessandria ha cambiato modo di gestire il bilancio del Comune non da tre anni ma da otto, dal 2012. Mai dimenticare che il disavanzo, ancora da coprire completamente, nasce dalla cesura avvenuta il 31 dicembre 2011 e dai problemi di incasso, certamente affrontati in tutti questi anni, ma non ancora risolti”.
“In sostanza” sottolineano gli esponenti del Pd e Lista Rossa “la Corte dei Conti non ha promosso il bilancio del Comune e non bisogna dimenticare che l’aver dovuto presentare un piano di riequilibrio significa aver certificato uno stato di pre-dissesto perenne da cui si uscirà solo quando non sarà più necessario vendere patrimonio pubblico per coprire i disavanzi di fine anno, dovuti anche dalla necessità di finanziare le rate del piano di riequilibrio (già si parla della vendita di Alegas, non in Consiglio comunale purtroppo). Morale, attenzione nel dare messaggi sbagliati ai cittadini e più rispetto per chi queste vicende ha iniziato ad affrontarle nel 2012 sotto il fuoco di quel negazionismo interessato e diffuso che oggi, alla luce dei fatti, mostra tutta la sua incoerenza e meschinità”.
“Siamo contenti che sia stato approvato il piano di riequilibrio pluriennale da parte della Corte dei Conti” ha sottolineato il Movimento 5 Stelle Alessandria “resta da capire come verrà finanziata la rata di circa 4 milioni che dovremo pagare ogni anno fino al 2038 mantenendo in piedi i servizi. Quest’anno la giunta è riuscita a coprirla con la vendita di Farm.AL. ma le proprietà del Comune restano poche, e Amag Rete Gas non fa più utili. In questi anni il Comune ha anche ricevuto o riceverà dal governo 20 milioni dal Decreto Crescita, più di 4 milioni e mezzo di anticipazione per le funzioni fondamentali un rimborso di 236 mila euro per Tosap e tassa di soggiorno non incassata, quasi un milione di euro per l’emergenza alimentare e 3 milioni per le scuole per gli eventi atmosferici del 1 e 2 Agosto. Pensiamo” hanno concluso gli esponenti pentastellati “che il Comune debba rimettere sotto controllo diretto i parcheggi visto che la tariffazione della sosta fattura 2,8 milioni l’anno e debba investire su telecamere per il controllo e il sanzionamento dell’abbandono dei rifiuti fuori cassonetto che creerebbero utili e migliorerebbero decoro ed efficienza del servizio. Non vogliamo che i cittadini debbano pagare con peggioramento dei servizi e impoverimento dell’ente i danni creati al Comune dalle amministrazioni degli ultimi decenni”.
Immediata la replica dell’assessore al Bilancio Cinzia Lumiera: “Sono assolutamente soddisfatta del pronunciamento, frutto del lavoro di tre anni. Sono invece dispiaciuta leggendo queste interpretazioni, che puntano sull’incertezza per il futuro. L’impegno di tutti è rispettare il piano con linee definite, apprezzate dalla Corte, questa era l’unica soluzione per evitare il dissesto data la situazione pregressa che siamo stati costretti ad affrontare, questo lo voglio rimarcare. Abbiamo agito con coraggio e impegno, a beneficio della nostra città. Il controllo semestrale lo percepisco, da assessore al Bilancio, come un aiuto a mantenerci sempre sulla retta via. La Corte dei Conte e noi lavoriamo negli stessi interessi, collaboreremo insieme per rispettare il piano”.
Lumiera ha poi risposto in particolare al Pd: “Non è vero che Alessandria ha cambiato modo di gestire il bilancio dal 2012. La Corte ha segnalato a noi che era il caso di cambiare modo di gestire i conti. Aveva espresso forti dubbi sulla correttezza della permanenza, nel bilancio del Comune, di tutti i residui attivi e passivi dopo l’insediamento dell’Osl e ha quindi disposto che il Comune ricalcolasse i risultati di amministrazione dell’esercizio 2013 fino al 2017, oltre a chiederci di verificare la correttezza delle operazioni del riaccertamento dei residui, effettuando accantonamenti e vincoli. Noi non lo avevamo fatto prima perché i bilanci pregressi erano stati approvati all’unanimità, tutti gli anni, dal collegio dei revisori dei conti e c’era stata la chiusura di dissesto con silenzio assenso, solo dopo siamo poi tornati sull’argomento. Ma non ci siamo fatti prendere dal panico, abbiamo affrontato questa situazione con forza e determinazione, non era facile dal punto di vista dell’interpretazione. Il piano di riequilibrio era l’unica strada giusta da intraprendere, volevo evitare il dissesto. Non è un libro dei sogni, è quello che il Comune sa di poter fare con le proprie forze” ha poi sottolineato Lumiera accennando alla vendita delle quote di Farm.Al “tutti gli anni dobbiamo far fronte a una quota di debito, di circa 3.5 milioni. Quest’anno Farm.Al è stata un’operazione straordinaria, fortemente voluta da questa amministrazione, ma portata avanti indipendentemente dal discorso del ripianamento. A prescindere, infatti, abbiamo dimostrato di poter recuperare risorse attraverso una gestione sotto controllo della spesa corrente, il miglioramento e gli accertamenti delle entrate, il recupero coattivo (quest’anno ci sono state però entrate ridotte rispetto al passato a causa del covid ma non sarà così in futuro) oltre alle alienazioni del patrimonio immobiliare, abbiamo già venduto alcuni terreni. Insomma, abbiamo ben chiare diverse situazioni. Perché facciamo anticipazioni di cassa? Noi abbiamo sempre pagato i debiti pregressi e le spese, in passato non è sempre stato così. Ora che i nostri debiti si sono ridotti dovremmo avere la situazione sotto controllo. Abbiamo scritto una linea ben definita di comportamento, chiara per i prossimi anni. Tutto questo ci fa pensare di essere sulla strada giusta per poter intraprendere il risanamento, un percorso difficile e faticoso. Anche rispetto agli esempi citati dal Movimento 5 Stelle si tratta di discorsi indipendenti rispetto al piano di riequilibrio che, ricordo, durerà 20 anni. L’amministrazione si muove in modo indipendente dal piano, si evolve. L’operazione Farm.Al, ribadisco, non è motivata per il fatto che il Comune è alla canna del gas. Non è così: fa parte di una serie di situazioni che possono evolvere in base alla gestione amministrativa, finanziaria, politica e contabile. Tutte le nostre azioni sono poste in essere con un occhio di riguardo al piano, con l’obiettivo di non fare più debiti attraverso una gestione ben controllata della spesa e delle entrate”.