Autore Redazione
venerdì
4 Marzo 2022
05:38
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Politica - Alessandria

Elezioni, sabato M5S svelerà il programma ma non il candidato: asse col Pd ancora in stallo

Elezioni, sabato M5S svelerà il programma ma non il candidato: asse col Pd ancora in stallo

ALESSANDRIA – Rispetto alla campagna elettorale, la giornata di sabato 5 marzo rappresenterà uno snodo importante sul fronte del centrosinistra: il Movimento 5 Stelle, infatti, presenterà alle 17.30 in via Mazzini 36 il suo programma intitolato “Alessandria 2030”. Al momento, però, i pentastellati non hanno ancora sciolto la riserva sul nome di Giorgio Abonante, candidato ufficiale del Partito Democratico da quasi quattro mesi. Un nodo che, con tutta probabilità, sabato non sarà sciolto. Ad oggi, quindi, è lecito pensare che tutti gli scenari siano ancora possibili: dall’accordo M5S-Pd sul nome di Abonante fino a una corsa solitaria dei pentastellati, come era già avvenuto nelle campagne elettorali del 2012 e del 2017.

Le incognite, in casa M5S, saranno risolte dopo una ulteriore fase: un processo di confronto e condivisione del programma coi cittadini. Già a novembre, quando il Partito Democratico ruppe gli indugi e lanciò nell’agone della campagna elettorale il nome di Giorgio Abonante la reazione del Movimento 5 Stelle fu fredda: ai microfoni di Radio Gold il capogruppo Michelangelo Serra definì questa mossa “un’accelerazione inaspettata, inutile cercare un autista se non si è ancora deciso dove si vuole andare. A stretto giro di posta arrivò la risposta dello stesso Abonante: “Dal M5S mi aspetto maggiore consapevolezza rispetto al percorso molto concreto già fatto insieme in questi anni. M5S tenga a mente questo percorso, auspico che le scelte si compiano il prima possibile” aveva detto Abonante lo scorso novembre.

Un auspicio evidentemente caduto nel vuoto visto che, a distanza di quasi quattro mesi, ancora non ci sono state novità su questo fronte. Anzi, una settimana fa il Movimento 5 Stelle si è risentito rispetto a quella che è stata definita una “scorrettezza” all’interno delle opposizioni, il cambio di nome del gruppo consiliare presieduto da Simone Annaratone: da Italia Viva ad Alessandria 2030. Annaratone è stato accusato dai 5 Stelle di essersi “appropriato del nome del programma che avevamo condiviso con le forze progressiste e riformiste, a cui stiamo lavorando da mesi, non insieme a Italia Viva”. I pentastellati avevano poi chiamato in causa Giorgio Abonante, sollecitandolo a prendere una posizione “a tutela del lavoro fatto insieme per provare a costruire un percorso condiviso”: un appello, però, non raccolto dall’ex assessore al Bilancio della Giunta Rossa.

Insomma, è evidente che il cosiddetto “fronte giallorosso” alessandrino resta, al momento, uno scenario ancora da verificare. 

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