Autore Redazione
mercoledì
12 Aprile 2023
09:58
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Politica - Acqui Terme

Duro affondo del Pd ad Acqui: “La città ha un nuovo sindaco, è Bernardino Bosio”

Duro affondo del Pd ad Acqui: “La città ha un nuovo sindaco, è Bernardino Bosio”

ACQUI TERME – Duro affondo del Partito Democratico di Acqui Terme nei confronti della maggioranza dopo l’ultimo consiglio comunale. A scatenare le ire dell’opposizione la discussione sullo statuto del Consorzio intercomunale “Acqui e le valli” che però per il centrosinistra presenta troppi problemi. Non si capiscono quanti comuni ci saranno, spiega il Pd, il testo “pieno di errori, le finalità poco chiare, la procedura di approvazione del tutto irrituale per l’assenza di un vero passaggio in Commissione e il documento da votare neanche distribuito ai consiglieri“. La situazione ha indotto a chiedere un rinvio su cui anche l’assessore Mario Elio Giuseppe Pasqualino si era dimostrato conciliante. Lo stesso sindaco, Danilo Rapetti, aveva dato la propria disponibilità a ogni soluzione fino a che, contesta il Partito Democratico acquese, è intervenuto “Bernardino Bosio il quale semplicemente ha detto ‘Votiamo e basta. Si perde troppo tempo in questo Comune’ e la maggioranza si è accodata, pur con qualche mal di pancia”. 

Un epilogo che dimostra il presunto atto di forza mirato unicamente a un presunto atto di forza, che in questo modo “ha voluto plasticamente dimostrare chi comanda. È la seconda volta che Bernardino Bosio impone la sua volontà ad un maggioranza riluttante. Era già accaduto con il progetto “Valle dei Sensi”, che sta gestendo in piena autonomia e che toglie un bel po’ di competenze all’assessorato Commercio e Turismo. Queste manovre sono possibili solo se c’è un accordo politico di base tra tutte componenti della maggioranza. È quindi chiaro che Bosio è entrato stabilmente in maggioranza. Oppure, volendola leggere in altra maniera, è altrettanto chiaro che quando Bosio vuole spingere su un progetto la maggioranza si accoda al suo volere“. Un fatto politico , conclude il PD, “assolutamente normale, ma basta che sia chiaro anche agli elettori“. Tutto questo, rileva ancora il Pd, dopo le considerazioni dell’ente del turismo delle Langhe che in un recente convegno ha spiegato: “noi 25 anni fa eravamo niente, adesso guardate dove siamo noi e dove siete voi. Per ora navighiamo paralleli, magari tra qualche anno, se cambiate rotta, possiamo anche collaborare“. Un attestato di quanto poco si sia fatto negli ultimi decenni nell’acquese, critica il partito che ora richiama tutta l’opposizione a una mobilitazione più viva che mai. 

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