12 Maggio 2023
05:13
5 sobborghi della Fraschetta senza medico di base, sindaco Abonante: “Stiamo cercando delle sedi per convincerli”
ALESSANDRIA – Sanità e trasporti. Queste le due criticità evidenziate nella sala consiliare del Comune di Alessandria dal gruppo Vivere in Fraschetta rispetto ai sobborghi a est del capoluogo (Spinetta Marengo, Cascinagrossa, Castelceriolo, Litta Parodi, Lobbi, Mandrogne, San Giuliano Nuovo, San Giuliano Vecchio, ndr). “Sono problemi che preoccupano soprattutto gli anziani” ha sottolineato Nicoletta Mensi, intervenuta nella commissione congiunta Politiche Sanitaria e Sviluppo del Territorio “chiediamo risposte concrete, le pretendiamo. Anche perché, facendo una battuta, per noi pensionati i tempi sono corti. Il sentore dei cittadini della Fraschetta è totale abbandono e indifferenza, quasi come se la Fraschetta avesse perso interesse. Rispetto alla sanità mancano i medici di famiglia, un problema grave. Sappiamo che i medici di base non hanno alcun obbligo e non scelgono le sedi decentrate. Solo 3 sobborghi su 8 della Fraschetta hanno i medici di base. Occorre inoltre potenziare il presidio sanitario: 16 mila cittadini hanno diritto a insediamenti come ospedali di prossimità e case della salute. Sappiamo che ci sono immobili idonei a queste funzioni. L’impossibilità ad assumere ha impoverito la sanità, vittima di scelte politiche scellerate. A Spinetta, ad esempio, ci sono solo due infermiere e una di loro andrà in pensione. Spesso ci sono lunghe code all’esterno del presidio, anche con 40 persone in attesa con qualsiasi tempo. I pazienti più deboli fanno fatica ad andare in città. Serve un potenziamento dei servizi, in questo modo la popolazione della Fraschetta non graverebbe sul Pronto Soccorso e sull’Ospedale di Alessandria”.
“Rispetto al trasporto pubblico“ ha continuato Mensi “non possiamo spostarci con facilità, le corse che portano in città da Spinetta sono poche e mal distribuite, in alcuni casi inesistenti. Il sabato e la domenica, ad esempio, siamo isolati. E poi mancano negozi e servizi. I cittadini più disagiati o gli anziani con disabilità sono in difficoltà. Chiediamo all’amministrazione di farsi carico di queste richieste e di trovare soluzioni. Non accettiamo che si dica che non ci sono soldi”.
Durante il dibattito in commissione è intervenuto anche il sindaco, Giorgio Abonante: “Grazie per il vostro impegno, ci sollecitate ad tenere alta la soglia di attenzione” ha detto il primo cittadino “l’attività della libera aggregazione della cittadinanza è un valore aggiunto. Ammetto che non è sempre facile trovare le risposte ma con l’impegno quotidiano questo legame può portare a buoni risultati. Lo abbiamo visto, ad esempio, sui cimiteri. In alcuni casi le vostre segnalazioni hanno portato miglioramenti. Il Comune di Alessandria è molto molto vasto e non ha dipendenti, forza e strutture per seguire un Comune esteso su 200 km quadrati, più di Torino. Questa è la vera grande difficoltà del territorio. Saremmo felici di dare risposte efficaci ma non è semplice. Io stesso potrei dire che pretendiamo risposte da Asl, l’ente competente rispetto al tema sanità. Ma non è un modo di deresponsabilizzarci. Con Asl abbiamo una relazione continua. Abbiamo richiesto il potenziamento del presidio della fraschetta. Quindi anche noi pretendiamo risposte da Asl. Rispetto ai medici di base ci stiamo impegnando, come chiesto da Asl, a reperire sedi per medici di base che non accettano, così da convincerli ad accettare un incarico nei sobborghi, in particolare a San Giuliano, Mandrogne e Lobbi. I medici più giovani hanno un potere contrattale altissimo, spesso accettano soluzioni in città, in studi associati con servizi di segreteria e condizioni di lavoro più comode. Noi ci stiamo interessando per recuperare una serie di spazi, li proporremo ad Asl così da avere delle strutture da proporre ai medici che potrebbero così accettare di lavorare in periferia. Pretendiamo risposte anche sull’indagine epidemiologica che, come ha detto il direttore generale Asl Luigi Vercellino, sta partendo con le fasi preliminari, in particolare sulla matrice animale finanziata da Regione con 300 mila euro. Al momento, invece, sulla matrice umana, sono stati stanziati 70 mila euro. Pretendiamo risposte anche dall’Agenzia Regionale dei trasporti. Il trasporto pubblico locale non è di nostra competenza: il contratto di servizio sui bus non è nostro, noi raccogliamo le lacune e le inviamo all’Agenzia regionale per la Mobilità. Ad esempio tra le compensazioni per l’insediamento in zona D8 abbiamo chiesto di mettere risorse nel trasporto pubblico locale per implementare i servizi sulla direttrice Alessandria-Spinetta. Quando l’insediamento sarà operativo, verso la fine del 2024, arriveranno risorse per finanziare nuove linee di trasporto pubblico tra Alessandria e Spinetta”.
Presenti anche i sindacati. In particolare rispetto alla necessità di effettuare una indagine epidemiologica, il segretario provinciale della Cgil Franco Armosino ha ricordato quello che emerse nella commissione Sicurezza e Ambiente del 12 febbraio 2020, con l’incremento anomalo di alcune patologie nella zona di Spinetta. “Era anche prevista una terza fase di studio che individuava l’indagine su causa-effetto. Chiediamo di approntare al più presto un protocollo di verifica della salute e di contrasto alle malattie oncologiche, chiediamo al Comune di fare una ricerca epidemiologica per capire le condizioni del territorio”.
“Dal 2018 ci relazioniamo costantemente con le istituzioni” ha detto Antonella Albanese dello Spi Cgil “abbiamo più volte portato all’attenzione delle problematiche e delle istanze, nel territorio c’è da anni la concentrazione di tutto ciò che non va. Sul fronte del presidio sanitario c’è una risposta inadeguata dal punto di vista della salute. Sul fronte dei trasporti stanno scomparendo i negozi di prossimità, per gli anziani è problematico fare anche la spesa. La giunta conosce le problematiche, abbiamo fatto tante iniziative che vorremmo riprendere. Le persone hanno diritto a manifestare disagio, è tempo di dare risposte”.
“Un problema che non può più essere dilazionato” ha detto Luigi Ferrando della Uil Pensionati “chi vive in Fraschetta soffre di sindrome dell’abbandono, gli abitanti hanno l’impressione di essere considerati di serie B e solo un serbatoio di voti. Bisogna vincere questa sindrome, prendere in mano la situazione per dare segnale concreto che queste persone non sono dimenticate”.
“Nel prossimo consiglio comunale si discuterà rispetto all’ordine del giorno sull’indagine epidemiologica” le parole del consigliere Pd Daniele Coloris, oltre che presidente del circolo Soms “una proposta concreta che deve essere recepita a tutti i livelli per avere i soldi di questa indagine. Anche sui trasporti non è semplice: fino agli anni ’70 la proposta veniva recepita dal consiglio comunale e poi nell’azienda dell’epoca. Oggi non è più così, un problema che riguarda anche il comparto ferroviario”.
“Ho cercato di portare all’attenzione i problemi della Fraschetta” ha detto il garante dei diritti degli anziani Vincenzo Costantino “il distretto sanitario non funziona. Ho fatto sopralluogo, c’è una sofferenza notevole nel personale che lavora all’interno. Una delle due infermiere ha problemi di salute, ha chiesto di essere supportata ma le sue parole sono cadute nel vento. Chiedo ai sindacati di intervenire subito per far tornare a considerare il distretto della fraschetta di serie A”.
“Il sindaco Abonante, appena si è insediato, ha voluto dare il via ad un ciclo di incontri pubblici con l’obiettivo di attivare un filo diretto tra l’amministrazione comunale e i cittadini” ha detto la presidente della Commissione Politiche Sociali e Sanitarie Roberta Cazzulo “insieme alla Giunta Comunale ha incontrato e incontrerà i cittadini nei sobborghi e nei quartieri, per illustrare gli interventi principali previsti nel corso dell’anno, ascoltare i bisogni delle comunità residenti, approfondire e condividere temi e problematiche che richiedono un’attenzione particolare, che potranno emergere durante le assemblee. Si tratta di un “messaggio importante”, i quartieri ma soprattutto i sobborghi hanno trascinato nel tempo criticità che adesso è il momento di affrontare con la giusta attenzione. Per questo motivo il presidente Coloris ed io abbiamo deciso di dedicare una Commissione all’ascolto e all’approfondimento delle loro necessità e delle esigenze del gruppo vivere in Fraschetta che ci ha contattato avviando con loro un dialogo diretto, aperto e costruttivo. Il punto di partenza è stabilire dialogo e ascolto con gli abitanti dei sobborghi alessandrini. In questo modo i cittadini avranno la possibilità di intervenire nel processo decisionale dell’amministrazione segnalando le problematiche e ottenendo risposte dirette dall’amministrazione”.
“Come ha correttamente asserito il collega Bianchini, l’eventuale costruzione del nuovo ospedale nell’area tra il quartiere Cristo e Casalbagliano potrebbe far scaturire anche una maggiore e concreta attenzione, in termini di presidi socio-sanitari, in zona Fraschetta e altri sobborghi” ha precisato il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Barosini “potrebbe infatti esser traferito e istituito nei sobborghi della Fraschetta uno o più presidi o distretti sanitari come, e questo è solo un esempio, quello di via Buonarroti. Insomma ci sarebbe la possibilità di un maggior equilibrio e ridistribuzione sull’intero territorio di presidi sanitari nei nostri sobborghi, soprattutto in quelli dove c’è una cronica carenza di strutture sanitarie efficaci ed efficienti e dove esistano serie criticità legate alla salute dei cittadini, in particolare i più anziani”.