Autore Redazione
sabato
21 Novembre 2015
04:00
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Politica - Casale Monferrato

Demezzi interroga la giunta: “Perché usare i fondi dell’eredità Roveglia per attività di pertinenza comunale?”

Demezzi interroga la giunta: “Perché usare i fondi dell’eredità Roveglia per attività di pertinenza comunale?”

CASALE – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del consigliere di minoranza di Casale Monferrato Giorgio Demezzi. 

Dopo circa un anno dall’attivazione di Progetto Futuro, che prevedeva di utilizzare una parte consistente dei fondi dell’eredità Roveglia per incentivare le aziende ad assumere cittadini disoccupati con un reddito ISEE inferiore ai 5.000 Euro, ho richiesto all’Amministrazione, con una interrogazione a risposta scritta, l’elenco delle imprese che hanno aderito al progetto e l’elenco delle somme erogate a titolo di contributo nell’ambito del progetto. La risposta, giunta dopo un mese dalla richiesta, conferma il clamoroso flop dell’iniziativa, che proprio l’anno scorso in occasione dei premi San Vas, era stata presentata da un importante esponente della maggioranza come la risposta ai bisogni lavorativi del nostro territorio. Al momento è stata erogata un’unica somma di 900 euro ad una azienda del torinese a conclusione del tirocinio di tre mesi. Sono in corso altri 3 o 4 tirocini, che dovrebbero concludersi positivamente. Il Bando incentivi all’assunzione prevedeva una spesa di 280.000 euro con l’avvio di 80 progetti, ma il risultato ad un anno di distanza conferma il completo fallimento dell’iniziativa. Per porre rimedio a questo insuccesso la sindaca Palazzetti, invece di trovare soluzioni che diano un aiuto durevole nel tempo al futuro delle famiglie in difficoltà, ha scelto di affidare a un ristretto gruppo di associazioni una parte consistente di risorse per far svolgere attività, normalmente di competenza comunale, a persone bisognose, offrendo comunque un aiuto provvisorio e limitato nel tempo. Ma attività quali la pulizia delle aree monumentali e delle immediate vicinanze, il mantenimento delle ringhiere e dei cancelli dei monumenti, la pulizia, l’estirpazione di erbacce e la raccolta calcinacci alle tombe monumentali, non dovrebbero già far parte dei compiti del Comune ed essere finanziate con il suo bilancio? E’ corretto utilizzare le risorse  dell’eredità Roveglia per svolgere attività di stretta pertinenza comunale? Ad esempio la manutenzione del sottopasso ferroviario, che da tempo era stata sollecitata da persone del quartiere e recentemente anche da noi? Oltre a stigmatizzare il fallimento, anche per questa iniziativa, della progettualità dell’Amministrazione Palazzetti, rimane il fondato dubbio che le scelte fatte dal Comune di utilizzo delle risorse, rese disponibili dalla generosità della Signora Roveglia, non corrispondano alle sue reali intenzioni.

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