14 Settembre 2023
05:48
Fioriera ztl: per l’opposizione un “esperimento già fallito”. Per la maggioranza “non deve essere strumentalizzata”
ALESSANDRIA – Dopo la Casa delle Donne e la pulizia delle aree davanti alla propria abitazione, nell’ultimo consiglio comunale di Alessandria maggioranza e minoranza si sono confrontate anche su un altro tema divisivo: la ztl sperimentale. L’occasione è stata la discussione della proposta di mozione del capogruppo della Lega, Mattia Roggero, che ne invocava la sospensione.
“Era già prevista dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, approvato dalla precedente giunta e dal consiglio comunale nel 2019″ le parole dell’assessore alla Mobilità Michelangelo Serra “questa amministrazione, inoltre, ha agito dopo aver ascoltato le associazioni, i commercianti, le forze dell’ordine, tassisti e i residenti. Continuare a dire il contrario è una menzogna”.
“Le associazioni sono state informate” ha replicato Mattia Roggero, presidente della Lega “ma un conto è informare un altro è condividere insieme una strategia. Sono state incontrate ma non c’è stata una concertazione di questa operazione. Col Piano Urbano della Mobilità Sostenibile iniziammo un programma di chiusura di via San Giacomo della Vittoria istituendo il pilomat a metà via. Lavorammo per le chiusure nel weekend, di concerto coi commercianti, senza creare tensioni, creando iniziative, questo vuol dire lavorare coi commercianti. Chiediamo di tornare su quella strada. Non siamo contro la ztl, ma si costruisca un percorso partecipativo, noi arrivammo a rendere gratuito il parcheggio di piazza Libertà in certi periodi dell’anno. Quella via è penalizzata, vi fate ridere dietro dalla città, non c’è alcuna idea o programma”.
“Visto che la sperimentazione è iniziata più tardi del previsto” ha aggiunto il presidente di Forza Italia Davide Buzzi Langhi “ci aspettavamo che almeno si arrivasse a qualcosa di compiuto, funzionale e positivo per la città. Invece avete fatto una cosa che grida vendetta: l’esperimento della fioriera è già fallito. Questo è palese, lo dimostrano i video dei cittadini rispetto ai malfunzionamenti. Non è uno strumento idoneo a regolamentare la circolazione, è funzionale in quelle strade di periferia dove è richiesta una sua apertura per poche volte al giorno. Non in centro, va eliminata, non c’è da aspettare. Prima o poi sarà sostituita, l’hanno capito tutti, più la tenete e più la città ride ma i commercianti piangono e chiedono più parcheggi”.
“Sarebbe meglio installare le telecamere ed evitare di mettere una barriera fisica” ha sostenuto Fabrizio Priano, di Fratelli d’Italia “io mi sarei concentrato sul far rispettare la ztl in vigore già prima, magari ritrasformando corso Roma in zona pedonale e vietando il passaggio dei mezzi. E poi bisogna ricordarsi che ci sono i residenti: in quella zona, per motivi contingenti, sono stati eliminati tanti posti auto che non sono stati rimpiazzati. Ci dovrebbero essere delle strisce gialle con stalli destinati esclusivamente ai residenti. Faremo questa proposta in futuro. Quando si chiude un tratto servono parcheggi comodi e occorre favorire la presenza di mezzi per raggiungere quel luogo. Invece si è deciso di chiudere e basta. Oggi questa scelta va rivista”.
“Rispetto alla fioriera il periodo di prova è stato superato” ha rimarcato Luigi Sfienti, presidente del gruppo Per Alessandria “è evidente che c’è un problema di sicurezza, non sono funzionanti. In quella zona ci sono sono residenti, negozi. Chiedo di sostituire la fioriera con le telecamere”.
“La minoranza eviti di utilizzare le contingenze come la fioriera strumentalizzandola e facendoci allontanare tutti quanti dall’obiettivo di dare ordine al centro storico, e intervenire con politiche culturali, eventi e di accessibilità” ha replicato, dalla maggioranza, la capogruppo Pd Rita Rossa “gli acquisti sono più facili quando c’è il passeggio anzichè il passaggio delle auto. Un centro ordinato è confacente al passeggio e alla possibilità di procedere agli acquisti. Dobbiamo evitare che il centro diventi il luogo solo per attraversare velocemente la città. Nel piano approvato dalla scorsa amministrazione era comunque prevista dove oggi c’era la fioriera una postazione temporanea: magari voi avevate in mente di installare un pilomat. Ricordo che questo progetto è in continuità con la precedente amministrazione ed era già partito durante la mia consiliatura. Questa chiusura ha senso se si fa una vera ztl nel centro, preoccupandosi anche delle zone a servizio come i parcheggi e le navette. Aggiungo che se si togliessero le auto dalle piazze non sarebbe male. Basta guardare quello che è diventata piazza Santa Maria di Castello: l’assenza delle auto ha stimolato la presenza di attività commerciali e oggi quella zona è diventata luogo di ritrovo. Ricordo anche che quel passaggio delle auto in via San Giacomo della Vittoria era molto pericoloso per i pedoni. Se il centro sarà ospitale e accogliente daremo un contributo all’economia della città. Diciamo sì all’ascolto dei commercianti, al lavoro con le associazioni di categoria ma occorre avere fermezza sui temi sottoposti agli elettori durante l’ultima campagna elettorale. Non si utilizzino le difficoltà delle persone per dei fini di parte”.
“L’anno scorso, insieme all’associazione Idea, che ora presiedo, organizzammo una uscita in centro con altre associazioni di volontariato socio sanitario” ha spiegato il consigliere Pd Valerio Vanin “attraversare il centro cittadino era complicato per chi si muoveva sulla carrozzina. C’è il pericolo di essere investiti dalle auto, questa è una grossa problematica dal punto di vista della sicurezza e della autonomia. In via Milano, ad esempio, so che molte persone con disabilità non entrano nei negozi perché le auto passano vicino e gli esercizi commerciali non possono installare una rampa all’ingresso. L’altra questione riguarda i sanpietrini, che si staccano a causa del continuo passaggio dei mezzi”.
“Maggioranza e minoranza hanno due visioni di città completamente diverse” ha aggiunto Daniele Coloris, del Pd “c’è chi vuole un centro storico meno inquinato dalle auto e chi vuole lasciarlo così. La ztl è volta a migliorare la qualità della vita. Anche il commercio potrebbe avere riscontri positivi”.
“La minoranza guarda il dito e non la luna” le parole del capogruppo del M5S Francesco Gentiluomo “sono settimane che si parla di fioriere, uno strumento che ci consente di rispettare la ztl, noi la stiamo facendo rispettare, mettendo in pratica tutti gli interventi della precedente amministrazione. Ancora oggi si spendono risorse per mantenere i pilomat che il centrodestra ha installato. Ricordo, poi, che questi interventi fatti in altre città hanno spesso trovato il parere contrario iniziale dei commercianti che poi si sono convinti e non hanno voluto tornare indietro. Per questo si tratta di una sperimentazione. Al termine valuteremo il percorso fatto, anche se credo che già ora si è raggiunto l’obiettivo. Nel tratto chiuso di via San Giacomo, infatti, ho visto che il bar ha messo dei tavolini fuori: questo vuol dire più clienti e, di conseguenza, più risorse e assunzioni”.
“Tutto è migliorabile” ha aggiunto Massimo Arlenghi, capogruppo di Azione “la ztl c’è sempre stata ma non è stata fatta rispettare negli anni precedenti. Purtroppo molti esercizi commerciali del centro non ci sono più: le soluzioni finora trovate non hanno dato i risultati sperati. La ztl non c’entra con la crisi del commercio, ci sono dinamiche molto più complesse. Non va bene soffiare sul fuoco della paura di chi ha una attività. Si intavoli, invece, un discorso con l’assessore competente per capire perché ci sono così tanti negozi sfitti: conosciamo il problema del caro affitti. Non serve banalizzare: ricordo che uno dei principali punti di convergenza tra le coalizioni di Abonante e Barosini è stato proprio la rimodulazione del transito veicolare nelle vie del centro. Questo mandato arriva direttamente dai cittadini che hanno votato. La politica deve spiegare il perché delle proprie decisioni, non lasciarle ad altri per sollevarsi dalle responsabilità. Sarebbe miope tornare indietro su questa decisione. Quale capoluogo italiano con ambizioni turistiche non ha la ztl in centro? È nostro dovere ascoltare le persone, ribadisco che la scelta di ridurre il traffico è sacrosanta”.
“Occorre fare un passo avanti e parlare di visione” ha concluso Lodovico Como, presidente del gruppo Abonante per Alessandria “il metodo ‘approva e sospendi’ è ridicolo. Giusto, invece, mantenere una interlocuzione con la città. Noi non possiamo essere favorevoli alla sospensione di una sperimentazione: cogliamo i segnali della città, il tema vero è cambiare il modo in cui la percepiamo. Pensarla come un luogo di socialità e i cittadini sono chiamati a ripensare il rapporto con gli altri. Per l’imprenditoria questo rappresenta una sfida. Ci sono delle zone della città che non riescono a sfruttare la ricchezza che hanno perché non c’è passeggio. Con la ztl alcune vie potrebbero rifiorire e il mercato degli affitti tornare in equilibrio. Non è interrompendo un processo che si potrà fare il bene della città”.