13 Gennaio 2024
05:45
Sanità Piemonte, Cirio: “Invertita la tendenza dopo anni di tagli”. Pd e M5s: “Realtà che non esiste, frottole”
PIEMONTE – La sanità è stato uno dei temi al centro della conferenza stampa di inizio anno della Giunta Regionale del Piemonte. “Dopo anni di tagli si è invertita la tendenza, a partire dal personale“ ha sottolineato il Governatore Alberto Cirio. “Nel 2014 lavoravano in Piemonte 54.967 persone nella sanità” ha detto il presidente “dopo 5 anni di governo del centrosinistra erano oltre 400 in meno, e il totale era sceso a 54.543 unità, che è il numero del personale sanitario quando sono diventato presidente nel 2019. Oggi, a fine del 2023, dopo 4 anni della nostra amministrazione, è cresciuto a 56609 unità, oltre 2 mila in più rispetto al 2019. Questo risultato è anche il primo frutto dell’accordo sottoscritto con i sindacati della sanità, che grazie allo stanziamento straordinario della Regione di 56 milioni di euro all’anno ha già permesso di assumere, al 31 dicembre 2023, 250 persone per arrivare a 2000 entro dicembre 2024. Anche il dato sui posti letto certifica il cambio di passo. Nel 2014 in Piemonte c’erano 17992 posti letto, nel 2019, dopo cinque anni di governo del centrosinistra erano scesi a 16429. Oggi, dopo 4 anni della nostra amministrazione, sono 17810: 1400 posti letto in più a cui si aggiungono ulteriori 1000 posti letto, previsti dall’aggiornamento del piano socio-sanitario che sarà approvato entro il mese di marzo. Prosegue poi il recupero delle liste d’attesa per cui la Regione ha attivato il piano straordinario. Dopo il Covid si è scelto di concentrare gli sforzi sul recupero delle prescrizioni più urgenti – U, B e D – perché sono quelle tempo-dipendenti. Il lavoro di questi anni ha consentito di recuperare gran parte degli arretrati. Nel 2018 se si confrontano i primi 11 mesi dell’anno, le prestazioni ambulatoriali erano state 1.081.744, nel 2019 1.144.304 e nel 2023 sono state 1.535.868, ovvero il 134% del recupero rispetto al periodo pre-covid con tempi di attesa sostanzialmente invariati. Per le U (urgenti entro 3 giorni) nel 2019 si aspettavano in media 2 giorni mentre nel 2023 un giorno; nel 2019 per le B (brevi entro 10 giorni) si aspettavano 14 giorni e ora 9, per quanto riguarda le D (differite entro 30/60 giorni) l’attesa media è passata da 31 a 41 giorni, ma si sono prodotte 265 mila prestazioni in più. I dati migliorano, ma non basta. Il tema vero restano le prescrizioni programmate, su cui concentreremo il lavoro nei prossimi mesi. Ho chiesto al neo direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, di elaborare entro la fine di febbraio un piano straordinario per ridurre le liste di attesa nelle prestazioni P, programmate, finanziato con 25 milioni di euro di risorse regionali, che inseriremo nel bilancio previsionale”, ha annunciato il presidente Cirio. A questo si aggiunge il potenziamento delle agende per le prenotazioni che tra gennaio e aprile sono state integrate con 14 mila slot per esami e prestazioni il sabato e la domenica. Sul fronte dell’edilizia sanitaria, a marzo Agenas concluderà l’esame della proposta di partenariato pubblico/privato per l’ospedale di Alessandria e sulla base dell’esito la Regione individuerà con quale finanziamento procedere.
Non si sono fatte attendere le repliche dei partiti di minoranza. “Il Presidente Cirio è insuperabile nel raccontare una realtà che esiste solo nelle sue slide, peccato che non abbia nulla a che fare con quella che incontrano i cittadini piemontesi tutti i giorni” ha detto il segretario regionale del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Sanità a Palazzo Lascaris, Domenico Rossi “in questi anni abbiamo dimostrato dati alla mano, grazie ad accessi agli atti fatti in ogni singola Asl, che il saldo delle assunzioni del personale sanitario è sempre stato negativo con la destra, mentre, al contrario, registrava un segno più con la giunta Chiamparino. Per non parlare dell’incapacità di concretizzare il piano di edilizia sanitaria o della spesa folle per i medici gettonisti. Con la sua ormai nota capacità di giocare con i numeri, il presidente Cirio presenta una sanità che viaggia a gonfie vele in cui ci sarebbe più personale e persino più prestazioni, un mondo ideale… ma allora come mai le cose non funzionano? Come mai ogni giorno i cittadini incontrano pronto-soccorso ingolfati e liste d’attesa infinite come ogni giorno i cittadini ci segnalano? Perché non parla dei 246 giorni di attesa per una prima visita ginecologica all’ASL di Novara, dei 364 giorni per una visita endocrinologica a Torino o dei 198 giorni per una TAC a Casale Monferrato? Come mai continua l’esodo di medici e infermieri? Forse sarebbe il caso di cominciare a guardare in faccia la realtà e trovare delle soluzioni invece di prendere in giro i piemontesi: si perda meno tempo per le slide e si garantiscano più servizi”.
“La realtà dei fatti, come al solito, è ben differente da quella descritta da Cirio” le parole dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Sean Sacco, Sarah Disabato e Ivano Martinetti “basti pensare alle frottole che il Governatore racconta sulla sanità piemontese, che secondo Cirio starebbe finalmente uscendo dalla crisi. Niente di più falso e sarebbe sufficiente lasciar perdere le inaugurazioni in pompa magna e visitare gli ospedali della nostra Regione per vedere con i propri occhi quel che sta accadendo.”Migliaia di persone sono ammassate nei pronto soccorso in attesa di un posto letto che non c’è, mentre il personale è costretto a turni massacranti per salvare il salvabile e le liste d’attesa si allungano per la necessità di rispondere ad urgenze ed emergenze. Per non parlare di chi è costretto a ricorrere al privato oppure a doversi spostare fuori Regione per ricevere una prestazione o una visita a cui altrimenti non riesce ad accedere col servizio pubblico. Non capiamo di quale Regione stia parlando Cirio, ma sicuramente non del Piemonte. Il nostro presidente torni con i piedi per terra, lasci perdere annunci e proclami e si tiri su le maniche per migliorare davvero la vita dei piemontesi. Il resto, come sempre, sono chiacchiere”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato tutti gli assessori della Giunta, che hanno indicato i risultati conseguiti nel 2023 e gli obiettivi dei prossimi mesi.
“Siamo riusciti a portare il prodotto interno lordo del turismo piemontese al 9,5%, quando l’avevamo trovato al 7,4, centrando quasi del tutto l’obiettivo che ci eravamo prefissati – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio –. Poi abbiamo istituito i distretti del commercio che non esistevano in Piemonte, 77 zone che hanno coinvolto più di 600 Comuni, ovvero quasi un Comune piemontese su due, e sostenuto tutte le filiere della produzione della cultura senza ricorrere a tagli e anzi mettendo nel bagaglio delle buone azioni un investimento senza precedenti di oltre 20 milioni per il cinema”.
“Abbiamo chiuso una programmazione che ha investito risorse a favore delle aziende agricole proiettandole verso nuove sfide e puntando su giovani e innovazione – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca, Marco Protopapa -. Nel 2024 continuerà il sostegno all’agricoltura piemontese, con particolare attenzione ai grandi temi ambientali, alle criticità dovute ad un importante e preoccupante cambiamento climatico, alla tutela delle nostre produzioni agroalimentari di qualità sui mercati. Per la gestione dell’irriguo in agricoltura verranno stanziati fondi per le infrastrutture, per le aziende e per il comparto risicolo. Saranno aperti nuovi bandi dello sviluppo rurale sugli interventi agroclimaticoambientali, benessere animale e investimenti per le aziende”.
“Tra gli obiettivi strategici e fondamentali per la Sanità regionale – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Edilizia sanitaria, Luigi Genesio Icardi –, accanto al “piano Marshall” per il rinnovo del parco ospedaliero piemontese, al piano straordinario delle assunzioni e a quello altrettanto importante per la prevenzione e diagnosi delle malattie professionali, l’Assessorato ha lavorato fin dal suo insediamento alla riorganizzazione della rete erogativa, secondo una metodologia del tutto innovativa, basata su criteri oggettivi e scientifici e usata dal Piemonte per la prima volta in Italia. Un’approfondita analisi preliminare delle esigenze cliniche, sanitarie ed assistenziali dell’intera rete dei servizi sanitari del Piemonte, come linea guida per la redazione del nuovo piano socio-sanitario che vedrà la luce nei primi mesi del 2024. Sono stati valutati il contesto sociodemografico ed epidemiologico per rilevare il fabbisogno di salute rispetto alla struttura demografica, alle prospettive epidemiologiche ed ai cambiamenti socioeconomici, lo scenario istituzionale e regolatorio, l’offerta della rete erogativa sanitaria regionale, con i relativi livelli di performance e la mobilità sanitaria attiva e passiva. Criteri di importanza assoluta, quando si tratta di prendere decisioni di enorme impatto sulla risposta ai bisogni di salute della popolazione piemontese”.
“Nel 2023, dopo aver approvato la Strategia per la Montagna, abbiamo investito circa 13 milioni con i bandi Botteghe dei servizi e Green communities. Abbiamo avviato la revisione e l’aggiornamento del Piano territoriale regionale. Con il camper forestale itinerante abbiamo intensificato le attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio – ha spiegato il vicepresidente e assessore Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi, Enti locali, Fabio Carosso – Nel 2024 altre risorse per la montagna grazie al Fosmit: in tutto 24 milioni, di cui 5 per la filiera bosco-legno, 5,2 per la prevenzione del dissesto idrogeologico, 3 per la salvaguardia del territorio montano e la tutela del paesaggio agrario, 1 per installazione defribillatori, 9,6 per integrare la dotazione del bando Green communities. In continuità con il progetto Oro Monferrato si terrà la prima Fiera del Tartufo nero”.
“Potenziamento dei servizi alla famiglia, contrasto alla denatalità, formazione come leva strategica per rendere competitive le imprese, ma anche una progettualità industriale garantita dal Fondo di Rilancio e Sviluppo per le pmi e dall’Unità di Crisi: abbiamo tracciato delle misure che traducono una visione politica volta a tutelare il dato occupazionale, i lavoratori, il supporto alla competitività delle nostre imprese e che si schiera al fianco delle famiglie – ha sottolineato l’assessore all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario, Elena Chiorino -. Si è scelto di sostenere l’occupazione femminile prolungando gli orari degli asili comunali, mantenendo la tariffa invariata: una misura fortemente voluta per fare in modo che ogni donna, in Piemonte, possa essere libera di scegliere il proprio futuro. Siamo orgogliosi di aver portato la rivoluzione delle Academy di filiera, perché le nostre aziende e i lavoratori stessi possano esprimere al massimo la loro capacità competitiva. E poi il diritto allo studio, con borse di studio più che raddoppiate per mettere al centro del processo il concetto di merito”.
“Abbiamo ereditato un Piemonte con opere ferme al palo e con treni che avevano 40 anni di età – ha evidenziato l’assessore ai Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del Suolo, Protezione civile, Marco Gabusi –. Nel 2024 il Piemonte si può definire a pieno titolo “cuore d’Europa” perché abbiamo definitivamente avviato la Tav e la Pedemontana Piemontese, mentre stiamo concludendo Terzo Valico ed Asti-Cuneo. Se aggiungiamo un rinnovo quasi totale dei treni piemontesi e di un piano della ciclabilita’ che ci porterà ad essere una delle regioni europee con piu km di piste ciclabili, possiamo dire che il 2024 si compirà la transizione che molti sognavano e che abbiamo fatto diventare realtà”.
“L’azione del mio Assessorato – ha dichiarato l’assessore all’Infanzia, famiglia, Politiche della casa, Benessere animale, Chiara Caucino – è stata e sarà ancora caratterizzata da una coerenza politico-amministrativa volta in primo luogo alla tutela dei più fragili e al perseguimento del benessere delle famiglie piemontesi più vulnerabili. Ne sono esempio i 42,5 milioni per la famiglia (per potenziare le competenze genitoriali e offrire nuove opportunità ai minori in condizioni di fragilità). Sono stati poi sbloccati, dopo 20 anni, 18 milioni ex Gescal che stanno permettendo il recupero di 216 alloggi di risulta che verranno presto assegnati, così come si stanno realizzando centinaia di interventi di adeguamento energetico e termico, sostituzione di ascensori, oltre all’azione di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici di edilizia residenziale. Inoltre, stiamo attivando una grande azione di welfare abitativo in 4 quartieri degradati del Piemonte, coinvolgendo 2mila immobili e 6mila persone. A questo si aggiunge l’apertura di 11 Ambulatori Veterinari Sociali che servono un bacino di 30mila animali e 120mila famiglie. Infine, per la prima volta nella storia, la Regione avvierà, il 18 gennaio prossimo, il Servizio Civile regionale, con i primi 52 ragazzi selezionati”.
“Il 2023 – ha chiarito l’assessore all’Ambiente, Energia, Innovazione, Ricerca, Matteo Marnati – è stato, come avevamo annunciato, un anno dedicato alla messa in campo di misure strutturali per abbattere i costi energetici, attraverso l’efficientamento ma anche la promozione dell’utilizzo di energie rinnovabili, e per rendere più competitive, nel rispetto dell’ambiente, attraverso la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione, le nostre imprese, in particolar modo le piccole e medie che sono la spina dorsale dell’economia della nostra regione. Ma è stato anche l’anno in cui, dopo un lungo lavoro iniziato nel 2021, è stato approvato il nuovo piano di gestione dei rifiuti urbani con obiettivi ambiziosi, dall’aumento della percentuale di raccolta differenziata all’82% al 2035 alla contrazione della produzione di rifiuti totali. Obiettivo del 2024 è l’aggiornamento del piano regionale di tutela e qualità dell’aria, mentre, in parallelo, continuerà l’impegno per proseguire sulla strada dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici e continueremo ad investire sulla ricerca e sull’innovazione per migliorare la competitività delle nostre imprese”.
“Scelta Sociale, Vita Nascente, Fondo anti-usura: in Piemonte nessuno resta indietro – ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, Rapporti con il Consiglio regionale, Maurizio Marrone -. Mai così tanti milioni su natalità, anziani, disabili e persone in difficoltà. Nel 2024, inoltre, istituiremo i tutor socio-sanitari, nuove figure che avranno lo specifico compito di indirizzare e accompagnare i senzatetto con problemi mentali o di dipendenze verso i servizi sanitari più appropriati ci sono le condizioni per non lasciare in strada queste persone, con l’auspicio che il Comune impegni adeguatamente servizi sociali e polizia municipale al fine di ripristinare la dignità di chi è senza dimora, ma anche il decoro delle vie cittadine colpite dall’accattonaggio, come ci chiedono a gran voce tanti residenti e commercianti”.
“Quello appena trascorso è stato un anno di grandi successi sportivi che hanno coinvolto il Piemonte. Siamo riusciti a creare un clima favorevole che vogliamo mantenere – ha annunciato l’assessore all’Internazionalizzazione, partecipate, Sicurezza, Polizia locale, Immigrazione, Sport, Politiche giovanili, Fabrizio Ricca –. La Regione stanzierà anche un altro milione di euro per sostenere le azioni securitarie delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali. Proseguendo, quindi, con una politica di supporto collaudata nel corso del 2023″.
“Nel 2023 – ha evidenziato l’assessore al Bilancio, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese, Andrea Tronzano – abbiamo completato il trasloco al Grattacielo Piemonte, rendendo funzionale una struttura per troppo tempo incompiuta, e consentito la riapertura del Museo di Scienze Naturali, valorizzando così al meglio un asset importante del nostro patrimonio. È partita la Città dell’Aerospazio dando così concretezza a un’intuizione della Regione di valorizzare un comparto in forte crescita, anche occupazionale. Per le nostre imprese abbiamo messo in campo, grazie ai fondi Fesr e a quelli regionali, 160 milioni di euro per valorizzare il nostro sistema produttivo e 20 milioni per il comparto cinematografico per dare la spinta a un settore utile sotto tanti punti di vista. Nel 2024 investiamo 110 milioni per il sostegno alle attività produttive e restituiremo alla collettività, dopo averlo messo a norma, un bene confiscato alla mafia come il Castello di Miasino nel Novarese”.