Anomalie pfas, Abonante: “Per Regione e Asl al momento non servono provvedimenti a tutela della salute pubblica”
ALESSANDRIA – Tanti i temi al centro del tavolo tecnico di questo martedì pomeriggio in Comune ad Alessandria con Provincia, Arpa e Asl rispetto alla situazione del Polo Chimico, alla luce dei dati diramati da Arpa lo scorso venerdì riguardo la presenza di schiume nel Bormida e sulle concentrazioni anomale di c6o4 nella falda superficiale. Presente anche il sindaco di Montecastello, Gianluca Penna. Il tavolo è stato convocato per martedì prossimo.
“Il problema del reattore probabilmente fonte dell’inquinamento è stato stoppato dall’intervento della Provincia che rilascerà l’autorizzazione al ritorno di attività di quella parte di stabilimento solo quando sarà certificata e documentata la fine di ogni tipo di fuoriuscita di materiali inquinanti. Come è stato dimostrato dai fatti gli enti hanno fatto un controllo molto puntuale. È emersa una modalità di lavoro utile e concreta” ha sottolineato il sindaco Giorgio Abonante “ho chiesto ad Asl e Regione se ci fossero i presupposti per emettere un’ordinanza a tutela della salute pubblica, ma gli enti preposti non hanno ravvisato che, al momento, vi siano le condizioni perché ciò accada. Si conferma la bontà in termini di efficacia della modalità di lavoro del Tavolo Tecnico che intendiamo confermare e che sarà riconvocato già la prossima settimana. Alla fine del lavoro di questa fase che abbiamo inaugurato quando è emerso il problema dello sversamento vedremo se dovranno essere adottati altri provvedimenti a tutela della salute della cittadinanza. Lo scorso anno, ad esempio, siamo intervenuti sul problema del cloroformio nelle cantine dell’area attorno allo stabilimento”.
“I monitoraggi di Arpa continueranno con cadenza periodica per parecchi giorni” ha aggiunto il sindaco di Montecastello Gianluca Penna “attualmente sarà importante verificare quello che succederà all’esterno. Ringraziamo Arpa per la disponibilità”.
Il primo cittadino ha poi commentato la difformità di pareri tra Syensqo e Arpa riguardo l’origine delle schiume nel Bormida. Secondo l’azienda, infatti, la provenienza non sarebbe riconducibile al Polo Chimico, come invece ha evidenziato l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. “Sicuramente sono difformità spiazzanti, non ci piacciono ma dal punto di vista operativo non cambia nulla. Il nostro rapporto è con gli enti competenti. Syensqo, comunque, ha comunicato i dati correttamente. Queste cose non dovrebbero succedere ma il lavoro del tavolo tecnico andrà avanti. Ci basiamo sui dati e su quello che gli enti competenti ci suggeriscono di fare. Il tema è capire il controllo retroattivo che viene fatto all’interno dello stabilimento e in quale tempo si è in grado di far emergere i problemi che poi si riscontrano, ad esempio nella falda superficiale. Quanto, quindi, si è in grado di intervenire prima che il problema emerga”.
“Arpa ha fornito dati precisi e molto puntuali” ha aggiunto il presidente della Commissione Sicurezza e Ambiente Adriano Di Saverio “mentre Syensqo ha espresso una opinione non supportata da dati”.
Il tavolo si è anche soffermato sui dati della centralina vicino all’Istituto Volta che ha rilevato la presenza di pfas nell’aria: “Sono stati rilevati valori bassi che, però, occorre tenere sotto controllo. Abbiamo anche analizzato il problema delle matrici animali e vegetali commestibili. Ho chiesto agli enti se devo redigere una ordinanza precisa: al momento mi è stato risposto di no”.
Rispetto al biomonitoraggio, inoltre, a breve la Regione comunicherà i primi dati: “Abbiamo ribadito” le parole di Abonante “che il Comune è pronto a versare una cifra consistente (tra i 20 mila e i 25 mila euro, ndr) per poter procedere alla terza fase dell’indagine epidemiologica. Aspettiamo di sapere come Asl vorrà proseguire e utilizzare queste risorse”.
“Pur non ritenendo che vi siano problemi riguardo l’acqua potabile” ha concluso Abonante “a questo proposito già ASL ci ha rassicurato nello scorso tavolo tecnico, abbiamo chiesto ad Amag reti idriche di valutare l’opportunità di un campionamento straordinario nei pozzi della rete dell’acquedotto a Spinetta Marengo”.
Nel tavolo tecnico di oggi, inoltre, Regione ha fatto sapere di aver sollecitato il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità sulla necessità di un intervento che possa dare le coordinate ad Arpa e a tutti gli enti istituzionale per proseguire la fase di analisi avendo dei punti di riferimento sui valori limite dei pfas.