Mercato di Alessandria spostato in piazza Libertà? Vicesindaco Barosini: “Idea da approfondire”

ALESSANDRIA – Un tema già discusso in passato e che ora torna di attualità. Quattro anni dopo il no della giunta Cuttica e dei rappresentanti degli ambulanti, il vicesindaco di Alessandria Giovanni Barosini ha aperto all’eventuale spostamento del mercato da piazza Garibaldi a piazza della Libertà. “Un’idea da approfondire” ha sottolineato l’esponente della giunta Abonante nell’ultima Commissione Bilancio, sollecitato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco Gentiluomo. Già nella scorsa consiliatura i pentastellati avevano proposto questa idea: “Non dovrebbe essere collocato necessariamente dentro l’anello di piazza Libertà” ha precisato Gentiluomo “ma abbiamo avuto dei feedback positivi tra gli stessi ambulanti”.

“La collocazione del mercato può essere rivisitata” ha sottolineato il vicesindaco Barosini, precisando di parlare “a titolo personale”. “Le deleghe sono in capo all’assessore Mazzoni ma la giunta è un organo collegiale. Non farò affermazioni che sono antitetiche al suo pensiero. Sull’eventuale spostamento bisognerà valutare la capienza. Già in passato il mercato era in piazza Libertà ma non c’erano mezzi così imponenti. Sarebbe anche un modo per fare arrivare tante persone a piedi nel nostro centro. Il nostro obiettivo è far vivere il nostro centro storico in senso ampio. Insomma, ci sono tutti gli elementi per valutare tutti insieme questo tema, coinvolgendo le associazioni, ascoltando le loro voci per arrivare a una soluzione. Condivido l’idea di riqualificare il mercato, occorre avere il coraggio di farlo. Questo proposito viene evocato spesso, ora è il momento. Oggi ci sono elementi di poco decoro: con la polizia amministrative dobbiamo far rispettare le regole sul decoro e sull’aspetto sanitario di alcuni prodotti. Il mercato ha una storia e una tradizione: dobbiamo renderlo più decoroso con provvedimenti determinati”.

Il vicesindaco Barosini ha poi fatto una considerazione sul commercio online e sulla crisi dei piccoli esercenti: “Il commercio online non è un mostro. Bisogna trovare soluzioni alternative: ad esempio si può rispondere con la qualità del prodotto e attrarre il cliente con altre modalità, come l’unicità e la tipicità. Amazon ad Alessandria non influisce sul fatto che il commercio al dettaglio sia in sofferenza. Nelle zone della città dove sono nati comitati e associazioni dei commercianti c’è stato un incremento delle aperture delle attività. Dobbiamo sostenere queste realtà associative, un fattore da tenere presente”.