Autore Redazione
giovedì
3 Marzo 2016
23:11
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Politica - Alessandria

Biblioteca di Alessandria: più del nome è importante il suo stato

Biblioteca di Alessandria: più del nome è importante il suo stato

ALESSANDRIA – Proprio nella sua lectio magistralis del 2006 ad Alessandria, sulla “memoria vegetale”, l’intellettuale alessandrino, Umberto Eco, invitò i cittadini a frequentare le biblioteche. Era un appello sincero, appassionato, a tratti anche ironico, ma che esaltava il ruolo di un palazzo della cultura che dovrebbe essere sempre vitale. Ad Alessandria però la biblioteca non è messa troppo bene.

Se fosse una persona potremmo dire che è meteoropatica, visto che la pioggia intensa rende triste e fragile diverse zone del complesso. Lunedì pomeriggio, per esempio, chi è entrato nella struttura si sarà accorto della presenza di secchi d’acqua per raccogliere le gocce che cadono dalla vetrata superiore. Le perdite derivano da una manutenzione assente che lascia passare l’acqua in caso di piogge intense o prolungate. Le giunture dei vetri della biblioteca infatti presentano diversi problemi e avrebbero bisogno di un nuovo intervento urgente. Secchi, nastri e stracci sono il rimedio premuroso per mettere in guardia i lettori da possibili cadute e scivoloni soprattutto nel tunnel di ingresso e sulle scale.

Galoppano anche le infiltrazioni di acqua che nei periodi freddi guadagnano centimetri sulle pareti sia all’interno della biblioteca che fuori. Nei giorni molto piovosi addirittura affiora addirittura l’acqua.

Ai problemi strutturali, uniti alla scarsa o assente manutenzione, si aggiungono i comportamenti in alcuni casi non irreprensibili di alcuni utenti. Il piazzale esterno presenta infatti il segno dei tempi e del passaggio di migliaia di lettori nel tempo. Panchine rovinate, cestini distrutti, danneggiamenti ai totem luminosi, le scritte sulle pareti rendono gli spazi poco attrattivi. Un pessimo biglietto da visita che peggiora ancora nel caso di utilizzo dei bagni. I tagli alle spese hanno infatti dimezzato reso meno frequenti gli interventi di pulizia, rendendo i locali per gran parte della giornata un luogo da evitare.

Unica nota positiva, in questo scenario, arriva dagli ascensori, rimessi a posto da alcune settimane e quindi resi regolarmente accessibili e utilizzabili.

Che si chiami Calvo o Eco sicuramente la Biblioteca di Alessandria meriterebbe maggiore attenzione anche solo per evitare che diventi un serio problema tra qualche anno.

Fabrizio Laddago

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