Politica - Alessandria

“Via dal centro empori, bazar, compro oro, sale bingo e sexy shop”: la proposta della Lega per il commercio

ALESSANDRIA – Una proposta realizzabile dal punto legislativo per il commercio locale, anche se manca una norma nazionale, e che già altre grandi città come Venezia, Genova e Bologna hanno adottato. Il gruppo consiliare della Lega di Alessandria ha presentato una mozione a tutela degli esercenti del centro. “Alla Camera c’è già una proposta di legge depositata dall’Onorevole Riccardo Molinari” ha precisato il capogruppo Mattia Roggero “l’obiettivo è vietare per un periodo di tre anni l’insediamento di una nuova tipologia di esercizi commerciali: attività di centri telefonici, internet point, money transfer, compro oro, sexy shop, sale scommesse e bingo, vendite di prodotti non tracciabili ed empori o bazar di souvenir o prodotti standardizzati. Per procedere andrà definita un’area interessata e sarebbe quella già delineata dai Distretti Urbani del Commercio, poi occorrerà valutare gli edifici di carattere storico da tutelare e, infine, una delibera di accordo tra Regione e Soprintendenza dei Beni Culturali” ha aggiunto l’esponente del Carroccio questa mozione eviterebbe l’aumento di superficie di vendita di questa tipologia di esercizi e ne impedirebbe la nascita di nuovi. Come gruppo di minoranza non facciamo polemiche ma proposte e questa sarà la prima di una lunga serie visto che finora a tutela del Commercio la giunta Abonante non ha prodotto alcun atto concreto in questa legislatura”. 

“Il Distretto Urbano del Commercio” ha aggiunto il consigliere leghista ed ex sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco “ha rappresentato per la città una grande opportunità, ha portato risorse e capacità. Questa amministrazione, invece, ha abbandonato il progetto di riqualificazione delle piazze che era stato elaborato con l’Università della Sapienza: questo aspetto mi ha fatto irritare non poco. Con me c’era una visione: ad esempio avevamo valorizzato le Botteghe Storiche. Ora, invece, si va verso il degrado”. 

La mozione è figlia di una petizione popolare promossa dalla sezione alessandrina del partito di Matteo Salvini che, in un mese, è stata firmata da 482 residenti di Alessandria, tra centro, periferia e sobborghi, che sollecita il sindaco e la giunta ad agire sul decoro, sulla sicurezza, sulla manutenzione strade e, appunto, sulla valorizzazione del commercio. “La Lega si conferma un partito del territorio” ha rimarcato la consigliera Cinzia Lumiera “questa petizione dimostra che siamo sempre pronti all’ascolto dei cittadini e che vogliamo essere propositivi e costruttivi. Ringrazio i tanti militanti che in queste settimane si sono impegnati, anche durante la settimana”. 

“A firmare questa petizione è stato anche un consigliere comunale dell’attuale maggioranza” ha sottolineato il segretario cittadino del Carroccio Alessandro Rolando “in alcuni sobborghi, in particolare, i cittadini si sentono abbandonati. Non hanno più un riferimento delle istituzioni. Finora le risposte che la giunta ha dato alle sollecitazioni del nostro gruppo consiliare sono state lacunose. In alcuni casi hanno agito ma sempre dopo il nostro stimolo. Insomma: una amministrazione sbadata e disattenta”. 

Presenti alla presentazione della mozione anche gli esponenti di altri due partiti di minoranza: Forza Italie e il Movimento Civico Per Alessandria. “Siamo preoccupati se, dal punto di vista della sicurezza, il nostro sindaco segue l’esempio di Milano” ha sottolineato il capogruppo azzurro Davide Buzzi Langhi “sul commercio l’attuale assessore e vicesindaco Barosini non ha prodotto alcun atto concreto e sul decoro sono tante le problematiche aperte”. 

“Sul commercio le parole del vicesindaco Barosini sono da palcoscenico ma non c’è un atto concreto” ha aggiunto il capogruppo di Per Alessandria Luigi Sfientii problemi di Alessandria sono peggiorati”. 

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