14 Maggio 2025
15:05
Ex Ilva di Novi, Pd: “Per il futuro della siderurgia e del territorio è tempo di azioni concrete”
NOVI LIGURE – Sono tanti gli esponenti del Partito Democratico intervenuti sulla delicata situazione dell’ex Ilva di Novi Ligure, dopo l’annuncio dell’aumento dei dipendenti in cassa integrazione straordinaria. “L’incertezza che sta attraversando il settore industriale, in particolare la siderurgia, continua a mettere in difficoltà migliaia di lavoratori e famiglie del nostro territorio. È ormai evidente che la gestione delle crisi aziendali, come quella dell’ex Ilva, non può più essere rimandata con soluzioni temporanee, ma necessita di un piano industriale strategico e di lungo termine. La vocazione industriale del nostro territorio, e in particolare del Novese, è messa seriamente a rischio. Non possiamo più accettare l’incapacità di governo e regione nel rispondere in modo reale alle sfide che ci troviamo ad affrontare, spesso confinati in slogan che non portano a risultati concreti”.
“In questo periodo di incertezza” ha detto Luca Patelli, capogruppo PD in consiglio comunale a Novi “ci troviamo a dover esprimere un forte e deciso dissenso nei confronti del governo attuale, non solo per gli inviti di alcuni esponenti a disertare le urne al referendum dell’8-9 Giugno, ma anche per l’incapacità nell’affrontare le crisi aziendali. Non possiamo più limitarci a dichiarazioni di vicinanza o a esprimere solidarietà. È urgente che vengano fornite chiare prospettive industriali per il futuro dell’Ex Ilva, un tema cruciale che non può essere trascurato. La situazione dell’industria siderurgica italiana è in uno stato di precarietà allarmante. Ci chiediamo: esiste un piano nazionale serio per il futuro della siderurgia? Le incertezze e le crisi industriali, come quella dell’Ex Ilva, richiedono risposte concrete e tempestive. In questo contesto, ci chiediamo come mai la Regione Piemonte non abbia più convocato il tavolo di confronto con le parti coinvolte, un’iniziativa che è stata richiesta con forza dal Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere. È fondamentale che la Regione assuma un ruolo attivo nella vicenda, per garantire un futuro dignitoso ai lavoratori e per la comunità”.
“In un momento storico come questo, è fondamentale che il Governo e le istituzioni comprendano che la siderurgia non è solo un tema economico, ma un elemento strategico per il Paese” le parole di Daniele Mascia, segretario PD di Novi Ligure “la produzione siderurgica è vitale non solo per l’industria italiana, ma anche per il nostro posizionamento europeo e internazionale. Essere vincolati a imprese siderurgiche di proprietà di paesi non comunitari, come India, Cina e altri paesi extra UE, mette in serio pericolo la nostra indipendenza produttiva e la sicurezza dell’approvvigionamento. È tempo di agire con determinazione per preservare la nostra industria e la nostra sicurezza economica”.
“È urgente che il Governo faccia chiarezza sullo stato delle trattative con Baku Steel e informi in modo trasparente le parti sociali. I lavoratori e l’intero territorio hanno diritto a conoscere le prospettive future, non possono più essere ostaggio dell’incertezza” ha aggiunto il segretario provinciale Pd Giorgio Laguzzi. “la situazione dell’ex Ilva è la punta di un iceberg che riguarda l’intero sistema industriale italiano. È necessario che il Governo e le istituzioni non si limitino a parole vuote, ma che intervengano con azioni concrete, che dimostrino una visione chiara e un piano per rilanciare l’industria siderurgica, un settore cruciale per il nostro Paese. La produzione siderurgica è un pilastro fondamentale per la nostra economia, e la sua gestione non può essere lasciata in balia di incertezze e ritardi”.
“Serve fare definitivamente chiarezza sulle prospettive future dell’ex Ilva e occorre un piano nazionale per salvare e rilanciare la siderurgia italiana” ha detto Domenico Ravetti, vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte e consigliere regionale del Pd “tutto il resto sono chiacchiere o, tutt’al più, tavoli di crisi con conferenze stampa successive, che non pare abbiano offerto grandi risultati. Chiederò al Presidente Cirio un’informativa in Consiglio regionale: la nostra Regione non può assistere impotente al dissolversi dei posti di lavoro nella siderurgia piemontese. È fondamentale che la Regione e il Governo si assumano la responsabilità di affrontare la crisi in modo serio e tempestivo, avviando un piano nazionale di rilancio per la siderurgia che non sia solo una risposta momentanea, ma una strategia di lungo termine. La crisi dell’ex Ilva non è solo una questione di fabbrica, ma riguarda il futuro industriale e la sicurezza del nostro Paese. Inoltre, ci rivolgiamo al Governo per avere chiarezza sulla ripresa di un marchio storico come Pernigotti. Siamo contenti di aver rivisto i prodotti sugli scaffali sia a Natale che a Pasqua, e che si intenda tornare a investire sul comparto creme e basi per gelateria. Tuttavia, la domanda resta: qual è il piano industriale per il futuro? È prevista la costruzione di un nuovo stabilimento o l’acquisizione di quello di Viale Rimembranza? È imperativo che il management di Invitalia, ancora presente nel gruppo, fornisca risposte concrete e rassicuranti. È ora di smettere con gli slogan e di passare ai fatti. I lavoratori e le comunità meritano risposte chiare e azioni concrete. Non possiamo permetterci di restare immobili di fronte a un futuro incerto e a una crisi che rischia di indebolire ulteriormente la nostra industria e la nostra economia”.