Autore Redazione
giovedì
7 Aprile 2016
03:00
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Politica - Alessandria

Dopo dieci anni di controlli saltuari sulle insegne pubblicitarie ora con Ica si cambia musica

Dopo dieci anni di controlli saltuari sulle insegne pubblicitarie ora con Ica si cambia musica

ALESSANDRIA – Per quattordici anni, dal 2001 al 2015, la partecipata del Comune di Alessandria Aspal non è stata solerte e stringente nel controllo per il pagamento dell’imposta sulla pubblicità da parte dei commercianti. Se n’è parlato mercoledì durante la Commissione Bilancio incentrata sulla relazione del direttore di Ica Srl Bruno Delfino, riunione convocata dopo le tante polemiche delle scorse settimane. “Abbiamo preso in gestione il servizio dallo scorso 1° luglio” ha riferito il funzionario della società incaricata dal Comune della riscossione dei tributi minori “non voglio parlare di come ha lavorato Aspal, la partecipata che ci ha preceduto. Ma l’imposta di pubblicità è, per legge, una autotassazione. E’ l’utente che deve far presente al Comune prima o contestualmente all’installazione di insegne. Questo ad Alessandria non è avvenuto.” A certificare le maglie troppo larghe di Aspal nel monitoraggio di questi tributi un altro dato emblematico, ricordato da Delfino: “E’ da 10 anni che in Commissione Tributi non vengono fatti dei ricorsi.”

Su questo il Movimento 5 Stelle sta anche valutando la possibilità di redigere un esposto alla Corte dei Conti. “La Commissione di indagine sulle partecipate da me presieduta” ha poi rimarcato il consigliere Di Filippo “non è stata prorogata per permettere di controllare anche Aspal.”

Di Filippo ha poi chiesto conto al direttore Delfino sull’operato degli addetti di Ica Srl in questi mesi: “Mi risulta che qualcuno abbia detto al negoziante di voler fare un semplice censimento, che non si sia presentato e che abbiamo cominciato a fotografare. Molti commercianti si sono rivolti a un avvocato per far valere le proprie ragioni. Può capitare di sbagliare ma c’è del fumo intorno a questa vicenda.”

“Personalmente non ho mai pronunciato il termine censimento” ha ribattuto Delfino “ma possono esserci stati degli errori. Di sicuro, però, chi ha controllato si è presentato come dipendente di Ica. Ma siamo pronti al dialogo e chi ha pagato di più rispetto al dovuto è stato rimborsato. E poi non ci sono interessi se il pagamento avviene a rate”.

In questi mesi Ica ha controllato gli esercenti su circa un terzo del territorio comunale e all’appello mancano circa 300 mila euro. Sono state monitorate alcune vie del centro e le zone limitrofe, gli spalti, Spinetta Marengo e i centri commerciali come Panorama, Bennet, Self.

Pronta a partire a breve, infine, la riscossione della Cosap, la tassa di occupazione suolo pubblico.

Delfino ha poi difeso l’amministrazione comunale, “accusata ingiustamente con proteste politicizzate” per non aver avvisato che i controlli sarebbero stati più stringenti del passato. “Non è vero. Gli atti dimostrano che sono state fatte molte riunioni con le associazioni dei commerciati per spiegare come avremmo lavorato: la prima il 4 agosto e poi, a settembre, incontri specifici con Ascom, Confartigianato, Confesercenti e i rappresentanti degli ambulanti” ha precisato Delfino.

Ica SRL gestisce in Italia circa 900 Comuni, tra cui 30 capoluoghi di provincia, come Alessandria. Come da contratto con l’amministrazione, la società ha assunto a tempo indeterminato tutti e 10 dipendenti della partecipata Aspal che già si occupavano del servizio, “anche se sono troppi” ha precisato Delfino “a Terni, una città più popolosa rispetto ad Alessandria, ne bastano sei.”

Francesco Conti 

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