3 Dicembre 2025
11:41
Scontro sul gruppo Amag, Locci: “Maggioranza blocca commissione d’indagine”. Pd: “Sarebbe inutile e dannosa”
ALESSANDRIA – Il gruppo Amag torna a essere terreno di scontro politico ad Alessandria. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Emanuele Locci, ha ritirato la sua proposta di istituire una commissione d’indagine sulla multiutility dopo che, ha rimarcato l’esponente della minoranza, nell’ultima Commissione Affari Istituzionali “la maggioranza di sinistra ha svuotato la mia proposta presentando emendamenti che ne stravolgono finalità e struttura, fino a cambiarne addirittura il titolo e ridurla a un generico approfondimento da svolgere in commissione Bilancio. È un fatto gravissimo. La commissione d’indagine è uno strumento previsto dal regolamento del Consiglio Comunale proprio per garantire piena trasparenza: consente di audire tutti – manager, amministratori, dirigenti, dipendenti – con obbligo di comparizione e in un contesto neutrale, fuori dal controllo della Giunta e della struttura tecnica. Le testimonianze vengono raccolte in condizioni di riservatezza, così da proteggere chi teme pressioni o ritorsioni sul posto di lavoro. Indebolire questo meccanismo significa togliere garanzie e protezioni a chi vorrebbe parlare” prosegue Locci.
“La scelta della maggioranza” ha aggiunto Locci “appare dettata dalla paura di ciò che potrebbe emergere. È un segnale preoccupante, perché impedire la commissione d’indagine significa rifiutare di fare piena chiarezza sulla legalità e sulla gestione delle società partecipate, in particolare all’interno del Gruppo Amag. Chi davvero vuole trasparenza non ostacola gli strumenti che la garantiscono. Pensare poi di rimandare le audizioni in una normale commissione consiliare, dove chi interviene non ha tutele adeguate, espone potenziali testimoni al rischio di pressioni o condizionamenti. È un metodo che crea un clima intimidatorio e che nulla ha a che fare con la cultura della legalità che dovrebbe guidare un ente pubblico“.
Durante il dibattito in aula è intervenuto, dagli scranni della maggioranza il consigliere Pd Rapisardo Antinucci: “Il presidente Locci è in piena campagna elettorale, questa commissione sarebbe inutile e dannosa. Inutile perché le commissioni d’inchiesta normalmente si fanno su fatti specifici, non su dieci anni dell’attività di un ente. Sarebbe una cosa totalmente senza senso. Si può anche chiedere una commissione sulla vendita di Alegas. Fare una commissione su dieci anni di lavoro di un ente diventerebbe un convegno, non avrebbe un senso logico. Sarebbe dannosa perché Amag è una azienda che ha rapporti continui con le banche. Questa tipologia di commissione d’indagine non farebbe altro che indebolirla, dare un senso di instabilità, sarebbe un danno per l’azienda e per la città. Sarebbe invece logico discutere del futuro di Amag: non è vero che manca la trasparenza, se ci sono fatti specifici è giusto intervenire, ma c’è già una Commissione bilancio preposta”. Contraria alla proposta di commissione d’indagine su Amag anche la lista Abonante che, con il presidente Lodovico Como, ha fatto notare che, chi volesse eventualmente fare emergere delle ipotetiche irregolarità potrebbe fare riferimento alla procedura del cosiddetto whistleblowing, informazioni che sarebbero analizzate dal controllo analogo, il sistema di monitoraggio dell’ente su una partecipata.