Autore Redazione
domenica
9 Ottobre 2016
22:00
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Politica - Alessandria

Elezioni Alessandria, Cammalleri (M5S): “costruiamo il programma con i cittadini”, e attacca l’operato dell’amministrazione Rossa.

Elezioni Alessandria, Cammalleri (M5S): “costruiamo il programma con i cittadini”, e attacca l’operato dell’amministrazione Rossa.

ALESSANDRIA – Le elezioni 2017 si avvicinano sempre di più, ma già da un anno e mezzo il Movimento 5 Stelle di Alessandria sta preparando il suo programma “di governo”, con incontri aperti al pubblico “per costruire insieme ai cittadini”.

Del resto, Andrea Cammalleri, dal 2012 consigliere comunale pentastellato dal 2012, dice ironico di dover “riflettere molto per trovare qualcosa di buono fatto dall’amministrazione Rossa” e il Movimento 5 Stelle,  forte anche dell’andamento nazionale, si candida come vera e propria forza di governo.

È vero, siamo nati come un gruppo di opposizione dal basso” ha ricordato Cammalleri a Radio Gold “ma abbiamo sempre aspirato a governare, come facciamo a Roma, Torino, Livorno e Parma. Per cambiare davvero le cose bisogna diventare una maggioranza, perché all’opposizione puoi criticare, attaccare e magari fare anche proposte che, però, ti vengono tutte bocciate. Comunque io non penso che il Movimento sia cambiato: la volontà di amministrare c’è sempre stata”.

Nel 2012, con Angelo Malerba candidato sindaco, il risultato fu del 12% (4687 i voti), in linea con il livello nazionale. I consiglieri eletti furono tre, Malerba, poi espulso in seguito a guai giudiziari fuori dalla politica, Cammalleri e Domenico Di Filippo. Da lì il Movimento ha cominciato ad avere dimestichezza con le istituzioni pubbliche, facendosi le ossa all’opposizione.

 “Ci auguriamo di rimanere in linea con le statistiche nazionali anche quest’anno, tra il 25 e il 30%, e puntiamo almeno al ballottaggio”, ha aggiunto Cammalleri che si è subito tirato fuori dalla rosa dei possibili nomi per il ruolo di candidato sindaco. Al momento il candidato non c’è, anche se nell’ambiente circola il nome di Michelangelo Serra. “Michelangelo è molto attivo, sia sui social sia nei meet-up, ma non c’è nessuna candidatura per ora, verrà deciso assieme agli iscritti nei prossimi incontri pubblici. Per quanto mi riguarda, rinnoverò il mio impegno solo come consigliere comunale” ha chiarito Cammalleri. Serra ha invece bollato la sua candidatura come “voci di corridoio”.

Intanto, fioccano le critiche del Movimento al quinquennio di Rita Rossa. “I risultati sono sotto gli occhi di tutti,” ha attaccato, “quello che non possiamo perdonare a questa amministrazione è l’autorizzazione alle cave per lo smarino del Terzo Valico. Il nostro territorio sarà attraversato da “milioni” di camion che trasportano terra e amianto. Per non parlare poi degli schiumogeni che potrebbero penetrare nelle falde. Il rischio per la salute è troppo alto: l’esperienza di Casale dovrebbe averci insegnato qualcosa”.

Immancabile con Cammalleri il discorso dissesto, che ha tenuto banco per gran parte del mandato. “Gli Alessandrini hanno pagato il dissesto con tasse al massimo e tagli ai servizi. Le carte ora dicono che siamo rientrati, anche se bisognerà vedere se restituire o no i debiti di massa passiva (quelli messi fuori bilancio, ndr): il rendiconto andava presentato entro il 16 settembre ma non ce n’è traccia”.

Ma il dissesto era evitabile? Per il consigliere “in un certo senso no, per lo meno lo sarebbe stato in una fase iniziale”. La giunta infatti avrebbe avuto due opzioni: o chiedere un mese di proroga alla Corte dei Conti per analizzare il bilancio e capire le criticità oppure, appunto, dichiarare dissesto entro i limiti previsti della legge, altrimenti si sarebbe corso il rischio di commissariamento. “Ovviamente una volta messi di fronte al bivio “dissesto o commissariamento” è stato inevitabile votare per il dissesto, altrimenti sarebbe stato il fallimento di un’intera classe politica”, ha commentato.

C’è poi il teleriscaldamento, una forma di riscaldamento che porta acqua calda attraverso tubature interrate da una centrale adiacente. L’opera, già attivata in parte del Quartiere Cristo e affidata per 60 anni a una società privata, non piace ai pentastellati. Secondo il consigliere, porterebbe “aumenti delle bollette del 200% senza che la centrale unica dia vantaggi ambientali”.

Le critiche però non si esauriscono qui. I 5 Stelle non sono per nulla soddisfatti di come Palazzo Rosso ha gestito il Pisu (Progetto Integrato di Sviluppo Urbano) e il piano infrastrutturale. Cammalleri ha chiosato: “Per il Pisu negli ultimi tre anni abbiamo fatto due mozioni di 20 pagine con progetti integrativi e ci era stato detto di no perché le opere, ereditate dall’amministrazione Fabbio, non erano più modificabili. Invece hanno stravolto molte di queste, l’ultima solo 6 mesi fa. E, proprio alcuni giorni fa, abbiamo posto dei quesiti sul rendiconto trasmesso a giugno, riferito ai lavori del Parco Tanaro a dicembre 2015. La giunta dice di aver eseguito i lavori e aver speso i soldi, dicendo che il parco è di nuovo usufruibile. Noi abbiamo effettuato un sopralluogo e abbiamo trovato una situazione completamente diversa, i lavori sembravano a mala pena iniziati.  È nostro dovere chiedere al sindaco dove sono finiti quei soldi pubblici e su questo il M5S andrà a fondo”.

Anche mobilità e trasporti non convincono.  Dalle piste ciclabili che sarebbero “spot senza progetto e senza senso” a lavori di asfaltatura “fatti qua e là” senza un reale piano di viabilità. “Finalmente avevamo avviato l’elaborazione di un progetto con uno studio di Milano per 100.000 euro, ma sarà pronto solo a maggio o giugno quando la continuità di questa giunta potrebbe finire”, ha ammesso Cammalleri. Anche il trasporto pubblico farebbe acqua da tutte le parti, ma qui ammette che il lavoro per l’amministrazione non era semplice, perché il Comune ha dovuto riorganizzare tutte le partecipate in una situazione di dissesto. “In quasi tutte le città i trasporti sono in perdita, ma deve essere un servizio garantito. Per supplire all’attuale mancanza di mezzi, però, si sono rimessi in sesto 10 autobus veramente vecchi, quando con gli stessi soldi si potevano prendere nuovi mezzi”.

Nel condurre le sue critiche, l’ultima menzione va alla telenovela del Ponte Meier. Qui i toni si fanno sarcastici: “Abbiamo effettuato un controllo il 6 ottobre e il capocantiere ha detto che i caschetti di protezione non servono. Comunque, è dal 2013 che aspettiamo l’inaugurazione, doveva essere il 30 settembre, ora pare sia il 27 novembre, staremo a vedere. Dipende anche se e quando verrà il premier Renzi. Intanto il tempo passa e con il maltempo c’è il rischio che le ditte chiedano soldi per i danni, tra l’altro previsti per legge”.

Ma nella nuova pelle di un Movimento che si candida a governare, c’è spazio alle proposte per migliorare Alessandria, anche perché amministrare una città da poco uscita dal disseto non sarà compito facile. Su questo Cammalleri vuole essere chiaro: “La prima cosa che vogliamo fare da amministratori è occuparci del Terzo Valico. Non possiamo pensare assolutamente di bloccare il progetto, ma faremo di tutto affinchè le cave per lo smarino vengano rimosse dal nostro territorio. Se ce l’ha fatta il Comune di Pontecurone, possiamo farlo anche noi”. Anche sul fronte sicurezza, l’idea è chiara: riattivare le telecamere esistenti e ampliarne il numero, cercando di dare vita a una control room con persone che effettivamente le monitorino.

Il programma che attivisti e cittadini stanno mettendo a punto si divide in due parti: i progetti a breve termine, realizzabili cioè in 6 mesi o un anno, e i progetti che prevedono l’intero mandato per essere implementati. Nell’ultimo incontro, i pentastellati hanno elaborato le loro proposte su scuola, istruzione e il caso mensa scolastica. Il programma intero sarà pronto entro dicembre e visibile sul sito web.

Il Movimento non chiede un voto”, ha quindi concluso il consigliere, “chiede partecipazione. Ci siamo sempre riuniti pubblicamente e continueremo a farlo, creando spazi per esporre i problemi e trovare delle soluzioni. Noi questo vogliamo: che tutti i cittadini partecipino con dibattiti, volantinaggio, sostegno”.

L’attivismo non cessa. Il Movimento, attraverso i suoi numerosi incontri, dimostra di volerci essere per la città. Da ultimo, il MoVifest, tre giorni d’incontri e dibattiti organizzati alla caserma Valfrè tra il 16 e il 18 settembre, che per il consigliere “è stata un’esperienza positiva per essere la prima volta, peccato il ritardo nelle affissioni dei manifesti e la pioggia di sabato”. Quello che è certo è che anche ad Alessandria la classica alternanza politica tra destra e sinistra potrebbe essere interrotta da un Movimento che, visto il suo consolidamento a livello nazionale e i cinque anni all’opposizione, si pone sempre più come forza capace di amministrare Palazzo Rosso.

 

Giovanni Prati 

 

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