Autore Redazione
martedì
18 Ottobre 2016
03:15
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Politica

Discarica Sezzadio: il Comitato Agricoltori contro i sopralluoghi nei propri terreni

Discarica Sezzadio: il Comitato Agricoltori contro i sopralluoghi nei propri terreni

SEZZADIO – “I nostri forconi sono già pronti.” Il Comitato Agricoltori della Valle Bormida fa sentire la propria voce contro il progetto di discarica di Sezzadio. In un comunicato stampa, l’associazione ha espresso la sua contrarietà alla determina della Provincia di Alessandria che autorizzerebbe i tecnici della ditta Riccoboni a entrare nei terreni privati per effettuare rilievi finalizzati alla costruzione della tangenziale. “La Provincia ha compiuto un atto che noi consideriamo un attacco diretto agli agricoltori ed alla popolazione di Sezzadio. La Provincia e la società Riccoboni (…) sono stati da tempo diffidati ad introdursi nei nostri terreni. Per questo noi saremo pronti a far valere i nostri diritti,  segnalando alle autorità competenti chiunque intenda andare contro questa disposizione, anche in forza di una autorizzazione che noi riteniamo illecita. Il nostro legale ha sollevato in merito al procedimento obiezioni ed appunti chiari e precisi, ai quali la stessa Provincia, con i suoi dirigenti da noi lautamente stipendiati, non ha ancora dato risposta. Il mondo agricolo e la popolazione di Sezzadio sono pronti a rispondere con decisione a questo affronto, non accetteremo mai che qualcuno possa  sottrarci i terreni e distruggere il futuro dei nostri figli. Le Associazioni Agricole, che già da tempo si sono schierate al nostro fianco, ora sono ora chiamate ad assumere una posizione netta su questa vicenda, compiere atti concreti a difesa degli agricoltori che rappresentano ed a difesa  dell’agricoltura del territorio, minacciati da un progetto industriale che andrà a minare un settore tanto importante per l’economia dell’alessandrino. Da parte nostra abbiamo nuovamente dato incarico all’avvocato Faletti affinché vengano tutelati i nostri interessi, decisi più che mai a resistere sino alla fine, con ogni mezzo e ad ogni costo. Abbiamo il dovere morale di preservare il nostro territorio e l’acqua che “abbiamo preso in prestito dai nostri figli” e con questo spirito continueremo a lottare.”

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