12 Dicembre 2016
05:01
La Provincia dei Comuni: il centrodestra contro la riforma Delrio e pronto alle elezioni per il consiglio
PROVINCIA – Sono stati presentati i dodici candidati della lista di centrodestra in vista delle elezioni del consiglio provinciale del prossimo 18 dicembre. Saranno chiamati alle urne i circa 2080 consiglieri di tutti i 190 Comuni del territorio, come prevede la riforma Delrio. Secondo gli esponenti dell’opposizione la tornata elettorale sarà l’occasione per esprimere un voto politico di dissenso rispetto al mandato dell’attuale presidente Rita Rossa.
Dodici i nomi scelti per la lista “La Provincia dei Comuni”: i consiglieri comunali di Alessandria Emanuele Locci, Maurizio Sciaudone e Giovanni Barosini, i consiglieri comunali di Casale Monferrato Nicola Sirchia e Federico Riboldi, il consigliere comunale di Novi Ligure Costanzo Cuccuru, il consigliere comunale di Valenza Luca Rossi, il consigliere comunale di Ovada Assunta Boccaccio, il sindaco di Quattordio Alessandro Venezia, il vicesindaco di Fraconalto Andrea Bagnasco, il sindaco di Paderna Matteo Gualco, il sindaco di Melazzo Piero Luigi Pagliano.
“Una campagna elettorale depotenziata dal fatto che il consiglio provinciale viene rinnovato ogni due anni e il nome del presidente ogni quattro” ha sottolineato il coordinatore della lista Ugo Cavallera.
“Anche se la Lega Nord appoggia questa lista” ha detto il segretario regionale del Carroccio Riccardo Molinari “abbiamo deciso di non far candidare alcun nostro rappresentante, per protestare contro questa riforma Delrio: occorrerebbe un ritorno al passato con l’elezione diretta del presidente da parte dei cittadini, soprattutto alla luce dei risultati dell’ultimo referendum.”
“Il fatto che i cittadini non possano votare rende queste elezioni strane e inquietanti” ha detto Nicola Sirchia “al contario di quanto è stato detto da questo governo le province ci sono ancora, ma dovrebbero essere più vicine ai Comuni. Da presidente della Provincia Rita Rossa si è dimostrata in questi anni impreparata e molte volte assente. Invece la Provincia dovrebbe mostrarsi molto più vicina ai Comuni, rispetto a quanto accade. Un ente, quello di Palazzo Ghilini, alle prese con la necessità di risparmiare ma bisognerebbe farlo recuperando fondi magari con scuole rese più efficienti. E poi basta ricordare ciò che è stato stabilito per la neve: che lo spazzamento strade scatterà solo quando sarà stato superato il livello di 8 centimetri.”
“Le province sono state ridicolizzate” ha tuonato Federico Riboldi “Rita Rossa si è poco occupata di aree periferiche, mentre dovrebbe essere a servizio dei Comuni, non solo dei centri zona. Il Piemonte è una regione grande e un ente intermedio con i Comuni è fondamentale. Negli ultimi anni la Provincia è sembrata non esistere più per i cittadini ma in realtà continua a occuparsi di tante funzioni come il mantenimento di strade e scuole. La Provincia di Alessandria già non funzionava bene prima della Delrio e ora fa acqua da tutte le parti. Questo voto deve essere un giudizio sull’operato di Rita Rossa.”
“Sarà una valutazione politica sull’attuale presidente Rita Rossa” concorda Giovanni Barosini “sì al taglio di sprechi ma non a quello dei servizi essenziali come invece è stato fatto.”
“Il ruolo della Provincia è stato svilito” ha aggiunto Luca Rossi “proprio dai piccoli Comuni dovrebbe arrivare una bocciatura a questa legislatura”
“Ringrazio il centrodestra per avermi scelto” ha sottolineato Sciaudone “sono convinto di poter dare il mio contributo come già sto facendo ad Alessandria.
“Nel mio ruolo di consigliere comunale ho già dato prova di fermezza nel controllo delle attività di Rita Rossa” ha sottolineato Emanuele Locci “serve far luce sulle spese fatte e una commissione di indagine sugli sprechi della Provincia. Questi danni dovrebbero essere fermati una volta per tutte.”
“Ora tutto torna in discussione” ha detto Costanzo Cuccuru “ai cittadini dovrebbe essere data di nuovo la possibilità di scegliere.”
“Porterò la voce dei piccoli Comuni” ha detto il sindaco di Melazzo Pagliano “a fronte di uno Stato che ci ha tolto la possibilità di procedere a interventi mirati.”