23 Febbraio 2017
05:00
“Uovo amaro” per i dipendenti dell’Outlet di Serravalle. Il centro resterà aperto anche a Pasqua e a Santo Stefano
SERRAVALLE SCRIVIA – Sarà amaro l’uovo di Pasqua dei dipendenti del Designer Outlet di Serravalle. Il cioccolato, però, non c’entra nulla. Nel centro McArthurGlen l’aria è elettrica per la decisione della direzione di tenere aperti gli store anche a Pasqua e a Santo Stefano.(Continua a leggere dopo il banner)
Nel 2017, ha spiegato Fabio Favola segretario Filcams Cgil, le quattro giornate festive di chiusura dell’Outlet verranno dimezzate e dai 361 giorni di apertura all’anno si salirà a 363. Una notizia certo gradita ai tanti clienti che potranno approfittare delle giornate di festa per fare shopping. Un “regalo” indigesto, però, per i dipendenti che dovranno stare “dall’altra parte” del bancone o delle casse.
A “pagare il conto” dei due giorni festivi di shopping in più, ha sottolineato Fabio Favola, saranno infatti le lavoratrici e i lavoratori dell’Outlet di Serravalle che, anche a Pasqua e Santo Stefano, non potranno stare con le loro famiglie. “E chissà che in futuro la direzione non decida di tenere aperto anche a Natale”, ha aggiunto stizzito Favola.“La realtà dell’Outlet è molto variegata – ha spiegato il segretario Filcams Cgil – I dipendenti sono tantissimi e molte sono le donne. Il tema delle condizioni di lavoro e degli orari è quindi centrale, anche perché molti vanno avanti con contratti precari e modesti”.
Proprio per fare emergere le esigenze dei dipendenti del Designer Outlet di Serravalle la Filcams Cgil ha deciso di convocare un’assemblea lunedì 27 febbraio al Dlf Di Novi Ligure. Nel salone in Piazza Falcone e Borsellino, a partire dalle 21, i dipendenti del centro avranno la possibilità di confrontarsi sulla decisione della dirigenza di tenere aperto anche a Pasqua e Santo Stefano e insieme alla Filcams Cgil valutare eventuali iniziative da adottare. “Vogliamo dare voce a lavoratori che fino a oggi non l’hanno avuta. Certo, noi rappresentiamo i singoli dipendenti ma all’interno dell’Outlet non esiste un vero sistema di relazioni sindacali. Siamo quindi preoccupati dalle condizioni di lavoro e dalla tipologia di contratti applicati e vorremmo avere un confronto con la dirigenza e coinvolgere nel dibattito anche le amministrazioni locali”.