Autore Redazione
venerdì
6 Ottobre 2017
05:32
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Calcio

Nel nome del Barone: Montella premiato a casa Liedholm. “Un onore”

Il tecnico del Milan ha ricevuto a Villa Boemia il premio intitolato al grande Nils.
Nel nome del Barone: Montella premiato a casa Liedholm. “Un onore”

CUCCARO MONFERRATO – Hanno allenato le stesse squadre, Fiorentina, Roma e Milan, ma forse mai come qualche giorno fa Vincenzo Montella si è avvicinato, per stile e ironia, al grande Nils Liedholm. “Se vuole, Ancelotti può venire al Milan a fare il mio vice” aveva detto sorridendo il tecnico rossonero dopo i rumors di un possibile ritorno dell’ex tecnico del Bayern.

Giovedì Montella si è detto orgoglioso e molto emozionato di ricevere il Premio Liedholm, ritirato proprio a Villa Boemia, in quella che fu la dimora del “Barone”, a Cuccaro Monferrato. Da giocatore giallorosso, inoltre, Montella conobbe di persona Liedholm, quando quest’ultimo rivestiva il ruolo di consigliere della Roma. “Aveva una intelligenza e una ironia fuori dal comune. A quei tempi era un dirigente ma non si staccava mai dalla squadra, ci veniva a trovare in palestra.”

Se Liedholm era chiamato uno svedese “napoletano” per la sua positività e ironia, lui che è nato in Campania, a Pomigliano d’Arco, si dimostrato “nordico”, visto soprattutto il tifo per il Milan di Sacchi. “Erano i tempi di Maradona ma io non tifavo Napoli, mi piaceva Van Basten. Riuscire a conquistare la seconda stella al Milan dopo la prima di Liedholm? Pensiamo a vincere uno scudetto prima.”

Finora la provincia di Alessandria ricordava all’Aeroplanino il brutto ricordo dell’infortunio, la frattura al perone patita al Moccagatta quando giocava con la maglia dell’Empoli: “Fu una prova dura da superare”.

Un altro momento toccante della giornata è stato l’abbraccio con Sergio Viganò, il fisioterapista (e patron della BonBon Lu ndr) che, ai tempi della Sampdoria, lo aiutò a superare un grave problema muscolare patito con la maglia del Genoa.

Nell’albo d’oro del premio Liedholm l’allenatore del Milan succede a Claudio Ranieri, Carlo Ancelotti, Vicente del Bosque, Michel Platini, Paolo Maldini e Roberto Donadoni.

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