29 Settembre 2023
05:37
Grigi, ds Ciccone: “Nicola Di Matteo ha fatto un’offerta concreta”. Ma lo studio legale di Benedetto smentisce
ALESSANDRIA – “Non è vero che non ci sono offerte concrete“. Ai microfoni di Radio Gold il direttore sportivo Michele Ciccone, referente della cordata che avrebbe come primo investitore interessato all’acquisizione delle quote dell’Alessandria Calcio l’imprenditore Nicola Di Matteo, non ha apprezzato le parole del presidente Enea Benedetto che, martedì, aveva sottolineato la mancanza di passi avanti significativi da parte di eventuali soggetti interessati all’acquisizione della società. “In questo momento, nonostante molteplici manifestazioni di interesse, non c’è mai stata alcuna offerta concreta, né per rilevare il 40% di Pedretti né per il 100% del club” aveva detto Benedetto ai nostri microfoni.
“All’inizio di agosto è stata fatta una manifestazione di interesse da parte dell’avvocato Severati all’avvocato Gioia” ha precisato Ciccone, ex dirigente del Grosseto “Benedetto si è incontrato con Di Matteo a Rimini, dicendogli che sarebbe stato disposto ad avere un partner di minoranza ma non può comandare coi soldi degli altri. Qualche mese fa ha contattato anche me, voleva che io sostituissi Zerbo e Quistelli. Ripeto: l’unica persona che ha fatto una offerta concreta è Di Matteo, che vorrebbe la maggioranza. Nell’incontro di sabato scorso Pedretti sarebbe stato anche d’accordo a vendere ma Benedetto non si è presentato. Una piazza blasonata e importante come Alessandria non merita una società guidata da Benedetto. Mi assumo tutte le responsabilità di quello che dico. Lui, purtroppo, non vuole vendere la maggioranza delle quote. Se temo di complicare ancora di più una eventuale trattativa con queste parole? Non mi interessa, evidentemente non vuole vendere”.
Contattato da Radio Gold, però, lo studio legale Gioia conferma una manifestazione di interesse avvenuta all’inizio di agosto ma smentisce offerte concrete e ufficiali da parte di Nicola Di Matteo per rilevare l’Alessandria Calcio. Dopo i contatti di oltre due mesi fa i rapporti tra le parti, secondo l’avvocato torinese, si sarebbero interrotti.