6 Ottobre 2023
23:55
Grigi ko a Mantova, Banchini: “Serve più fame, i nostri pensieri negativi sono più pericolosi degli avversari”
MANTOVA – “Devo lavorare sulla mentalità”. Il nuovo mister dell’Alessandria Calcio, Marco Banchini, ha le idee chiare e, dopo la sconfitta contro il Mantova, ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi, ricordando anche alla dirigenza la necessità di rinforzare il gruppo. “Dobbiamo far arrivare adesso un centrocampista e un attaccante svincolati e poi lavorare per un difensore e un esterno di destra“ ha detto il neo tecnico dei grigi “bisogna adeguare la squadra per il bene del gruppo e per alzare il livello, altrimenti è difficile far crescere i giovani senza giocatori di esperienza che trascinano”.
Sul match, poi, l’allenatore dell’Orso ha ammesso i limiti dell’organico attuale. “Nella mia cultura quando non porti a casa punti c’è poco o niente da salvare, dobbiamo renderci conto della situazione che stiamo vivendo, una situazione complicata. Al primo errore abbiamo preso gol dopo pochi minuti, non andava fatto. Il Mantova è stato bravissimo ma dobbiamo essere molto più cattivi, soprattutto nelle fasi di inizio e fine dei tempi. Un aspetto positivo? Siamo stati ordinati: è lontano dal mio pensiero speculare sull’avversario ma sapevamo che il Mantova giocava in verticale dentro il campo e dovevamo per forza stare attenti per provare poi qualche situazioni offensiva. Sulle palle inattive, però, dovevamo impegnare il portiere. Abbiamo avuto una fase iniziale problematica, abbiamo adeguato il centrocampo a tre, prendevamo Burrai ma non riuscivamo a contenere Panizzi: ci faceva abbassare tanto e non andava bene. Abbiamo sistemato questo aspetto ma all’inizio del secondo tempo non mi è piaciuto il nostro atteggiamento, una squadra che deve salvarsi deve avere più fame. Il raddoppio di Fiori? Ha fatto un gran gol ma dobbiamo essere bravi nello stare ordinati”.
Banchini si è poi soffermato sull’episodio che avrebbe potuto cambiare la gara, l’occasione sciupata da Pagliuca: “Abbiamo avuto una palla gol da sfruttare, avremmo potuto riaprire la partita. Invece non è stato così e qualcuno ha iniziato a non crederci più. Dobbiamo lavorare sull’atteggiamento e sul carattere: in questi casi qualcuno deve prendere per le orecchie chi non ci crede più e far sentire meno il peso dell’errore. Bisogna avere pazienza, lavorare sull’atteggiamento, i nostri pensieri negativi sono più pericolosi degli avversari, la condizione atletica e i pensieri negativi ci hanno limitato. Dobbiamo tirare fuori qualcosa in più nella fase offensiva. Per avere organizzazione ci vuole tempo e lavoro, due giorni non bastano ma serve più coraggio. Alla fine ho cambiato sistema e qualcosa è venuto fuori, anche se il Mantova non è mai andato in difficoltà dal punto di vista emotivo. I nostri avversari hanno fatto una partita tranquilla, dominando il gioco, fino a una certa altezza glielo abbiamo lasciato fare poi abbiamo fatto dei begli intercetti e transizioni ma dobbiamo pensare di avere una buona idea, che arriva quando si lavora. Abbiamo fatto alcune cose bene ma ancora troppi errori e la colpa è nostra. Dobbiamo essere uniti”.
Alla fine del match anche il tecnico è andato con la squadra sotto la curva dei tifosi grigi: “Quando vinceremo starò un passo indietro, quando perdiamo sarò sempre al fianco dei miei giocatori. I tifosi ci hanno incitato e salutato, vogliono vedere la squadra lottare e nell’ultimo quarto d’ora non abbiamo mollato”.