Autore Redazione
domenica
5 Novembre 2017
21:16
Condividi
Altri Sport - Alessandria

Freccebianche Triathlon sul tetto d’Italia

Prima volta storica per la squadra alessandrina al campionato nazionale. Nell'ultima tappa a San Martino Siccomario decisivi le vittorie e i secondi posti di Marta Menditto, Stefano Davite, Luca Patris, Gianfranco Cucco, Peo Luparia.
Freccebianche Triathlon sul tetto d’Italia

SAN MARTINO SICCOMARIO – Un traguardo storico. La squadra Freccebianche Triathlon ha vinto per la prima volta il campionato italiano. Grande festa per i quaranta atleti alessandrini presenti a San Martino Siccomario, dove si è disputata l’ultima gara di cross nazionale. Battuta in finale Gran Bike di Torino, a pari punti con la squadra alessandrina prima di questa domenica. Al termine Freccebianche Triathlon ha totalizzato 1260 punti contro 1200.

Da segnalare le vittorie individuali di Marta Menditto nel triathlon cross, del coach delle Freccebianche Stefano Davite, sesto assoluto tra gli uomini e primo di categoria. Sul gradino più alto del podio anche il valenzano Luca Patris, tra gli juniores. Secondo nella sua categoria Gianfranco Cucco, di Terruggia, già primo assoluto alla tappa italiana di Scanno del circuito mondiale di triathlon cross Xterra Lite. Nella categoria 74-79 anni l’inossidabile Peo Luparia ha conquistato la piazza d’argento.

Alla fine il presidente Ivano Rivera ha trattenuto a stento le lacrime di commozione, mostrando orgoglioso il trofeo. “Non ci credo ancora, mi sono emozionato tantissimo e a fatica ho trattenuto le lacrime di gioia” ha detto Ivano Rivera “Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e i supporter che hanno resistito sotto la pioggia per tutta la gara. Ringrazio poi tutti gli atleti che questo anno hanno aderito al progetto sportivo delle Freccebianche. Spero che questo risultato faccia crescere ancora la nostra squadra e il movimento del triathlon.”

 

 

 

“Ognuno ha dato un contributo fondamentale e ha permesso alla squadra di vincere. La vittoria più bella della mia carriera, perché di squadra” ha detto Stefano Davite. 

Condividi