Autore Redazione
mercoledì
8 Luglio 2015
11:20
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Tempo Libero

Perché nel fine settimana non scoprite Noli?

Perché nel fine settimana non scoprite Noli?

NOLI – Sono sempre molte le grandi e piccole sorprese che l’Italia ha da offrire. La nostra terra possiede infatti un patrimonio ambientale, culturale, artistico e architettonico, a dir poco invidiabile. Nel ricco mosaico di bellezze che il Bel Paese ha da proporre a visitatori, curiosi e turisti si trovano anche una serie di piccoli e suggestivi borghi, sparsi qua e là in tutta la penisola.

Centri dal grande fascino e dallo spiccato interesse storico e artistico che in questa stagione estiva possono diventare una meta dove trascorrere una breve vacanza o una giornata in allegria, all’insegna delle tradizioni, della storia e della cultura locale.

Tra questi nella vicina Liguria, si trova Noli. Situato in un angolo sulla costa della Riviera di Ponente, in un’insenatura chiusa e riparata dai venti a est dall’Isola di Bergeggi e a sud-ovest da Capo Noli, il paese nolese è uno dei più interessanti e suggestivi centri storici della riviera ligure.

Tra l’altro il borgo, nonostante le sue piccole dimensioni, è testimone di una pagina importante della storia italiana. Nel tempo, i suoi abitanti si sono infatti trasformati da abili e audaci marinai a semplici pescatori.

 Il paese ligure a ridosso del mare, come racconta l’etimologia del  nome, affonda le sue radici ai tempi dell’Impero Bizantino ma la sua epoca migliore è da ricercarsi dal 1192 al 1797, periodo in cui Noli fu capitale dell’omonima Repubblica. Proprio a quei tempi Noli divenne un importante centro marinaro con una cospicua flotta navale che, seppur legato alle sorti della Repubblica di genova, godette  a tratti di una certa indipendenza formale. Lo splendore de la ricchezza di questo periodo durarono però fino al 1797, data in cui la Liguria venne occupata dalle truppe napoleoniche. Pochi anni dopo l’occupazione francese, nel 1815, Noli fu inglobata nel Regno di Sardegna e poi, nel 1861, nel Regno d’Italia.

Storia, arte e tradizioni che si possono osservare tra le vie, le chiese, i palazzi e i monumenti del paese.

Porta di Piazza rappresenta l’ingresso principale di Noli, posto sulla seconda cinta muraria.  In questa piazza  sorge il Palazzo Comunale che fu il centro della vita politica ed economica della Repubblica. Accanto si erge, con la sua merlatura a coda di rondine, la Torre del Comune, posta su un basamento in pietra verde locale. Si vedrà, passeggiando, come le torri con la loro tonalità rossastra dei mattoni, siano l’emblema più significativo della Noli medievale. Dal municipio, si passa sotto i due grandi archi della Loggia della Repubblica , da dove, percorrendo una passeggiata coperta, si arriva in piazza Dante. Qui sorge la Torre della Marina che nel 1673 fu donata dai nolesi ad Agostino Viale, inviato del doge, per aver impedito al duca di Savoia di impadronirsi del borgo. Accanto alla torre, si trova il signorile Palazzo Viale-Salvarezza. Via Transylvania termina con la Torre di Papone, posta appena fuori della prima cinta muraria e collegata al camminamento delle mura che scendono dal Castello dei marchesi Del Carretto. Una fortezza affascinante sopravvissuta fino ad oggi dopo i rifacimenti genovesi del 1522. Invece, aggrappato alle pendici del Monte Ursino si nota il Palazzo Vescovile, oggi trasformato in albergo. Costruito in varie epoche, conserva tracce di affreschi, iscrizioni, pitture e ambienti che vanno dal XV sec. al 1770. Accanto sorge la Chiesa di Nostra Signora delle Grazie, costruita agli inizi del Seicento e restaurata nel 1769. Scendendo da via Vescovado per piazza Chiappella, si arriva poi all’Oratorio di Sant’Anna, dal cui sagrato si ha una bella veduta d’insieme del castello e delle mura. Proseguendo a destra per via Colombo, ricca di edifici medievali e di torri mozzate, si arriva alla trecentesca Porta di San Giovanni sormontata dall’omonima Torre coronata da merli. Varcata la Porta verso la città, si scorgono tutti e quattro gli angoli della Torre del Canto. Giunti in piazza, ci si trova di fronte la Chiesa di San Pietro, cattedrale dal 1572, costruita su base romanica in blocchi di pietra grigia ma rifatta in epoca barocca. Nella piazzetta attigua si trova Casa Repetto, bella dimora medievale del sec. XIV. Attraversato il ponte, si raggiunge San Paragorio, con le sue linee bianco-rosate e il portico quattrocentesco fiancheggiato da tombe medievali. Cattedrale dal 1239 al 1572, è uno dei monumenti più importanti della regione. Degno di nota è il crocifisso ligneo in stile bizantino del XII sec., noto come “Volto Santo”, da cui si sprigiona il mistero dell’Oriente e delle ignote mani che l’hanno scolpito. Sotto il presbiterio rialzato, si apre una suggestiva cripta dove la luce è chiusa in una sfera di silenzio che solo il mare vicino può infrangere.

Ora non vi resta che mettervi in marcia per andare a visitare questo borgo affascinante.

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