Autore Redazione
mercoledì
17 Gennaio 2024
05:00
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Cronaca - Provincia di Pavia

Treni in ritardo e convogli soppressi. Anche nel 2023 “un calvario” viaggiare sulla Milano-Mortara-Alessandria

Treni in ritardo e convogli soppressi. Anche nel 2023 “un calvario” viaggiare sulla Milano-Mortara-Alessandria

PROVINCIA PAVIA/ PROVINCIA ALESSANDRIA – Nel 2023 poco più di 1 treno su 4 della linea Milano-Mortara-Alessandria ha accumulato un ritardo superiore ai 5 minuti. Il dato raccolto dall’associazione “Mi.Mo.Al.” racconta un altro anno di disagi per i pendolari che usano la linea ferroviaria. Oltre ai 4200 treni arrivati in ritardo, il 25,7% dei 16.343 programmati nella tratta, ci sono stati anche i 712 convogli soppressi durante l’anno (il 4.4%).

L’indice di affidabilità reale del servizio, calcola ancora l’associazione “Mi.Mo.Al.” è quindi sceso al 69,9% (3,7% in meno rispetto all’anno precedente). Se si confrontano i dati del 2023 con quelli del 2022 i treni in ritardo sono aumentati del 4,6%, mentre quelli soppressi sono diminuiti dell’1%.

Le cause per la soppressione dei 712 treni sono riconducibili per 402 treni (63,5%; 2,8% sul totale) a Trenord, per 61 treni a RFI (8,6%; 0,4% del totale), per 110 treni (15,4%; 0,7% del totale) a sciopero, per 89 treni (12,5%; 0,5% del totale) ad altre motivazioni, si legge ancora nel rapporto “Barometro 2023” dell’associazione dei pendolari “Mi.Mo.Al.”

Analizzando nel dettaglio i motivi delle soppressioni, 98 su 110 (89%) sono riconducibili ad azioni riguardanti la sola impresa Trenord: “Questo vuol dire che c’è un’alta conflittualità interna all’impresa stessa” sottolineano i pendolari. Le cause di ritardo dei 4.200 treni sono riconducibili per 2.595 treni a Trenord (61,8%; 15,9% del totale), per 1.467 treni a RFI (34,9%; 9% del totale) e 138 treni per altre motivazioni (3,3%; 0,8% del totale)

Mesi “peggiori” del 2023 per chi si sposa usando i treni della linea Milano-Mortara-Alessandria sono stati marzo, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, dicembre. Meno disagi, invece, a gennaio, febbraio, aprile e novembre.

Tra le cause di ritardi, soppressioni e dei tanti disagi per i pendolari sono stati “lavori programmati, eventi non programmabili (mancanza personale per Covid-19), interventi del soccorso sanitario e delle forze di polizia, atti vandalici, eventi climatici, incidenti ai passaggi a livello imputabili a terzi”.

I dati ufficiali certificati da Regione Lombardia, aggiornati da gennaio a novembre 2023, – concludono i pendolari della linea – evidenziano che in tutti i mesi considerati è stato sforato l’indice di affidabilità ammesso dando origine all’erogazione dei bonus. Questo a conferma della bontà e attendibilità dei dati che noi riportiamo mensilmente e qui in questo report annuale”.

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