Autore Redazione
lunedì
18 Marzo 2024
16:36
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Cronaca - Provincia di Pavia

Insulti a calciatore U16 Oltrepò, l’Albuzzano: “Solo un fraintendimento, condanniamo ogni forma di razzismo”

Insulti a calciatore U16 Oltrepò, l’Albuzzano: “Solo un fraintendimento, condanniamo ogni forma di razzismo”

ALBUZZANO (PV) – Domenica 18 marzo, la partita di calcio Under 16 tra Albuzzano e Oltrepo è stata segnata da un acceso diverbio in campo. Secondo alcune testimonianze, un genitore avrebbe rivolto dagli spalti insulti razzisti al giovane calciatore, di origine nordafricana. Ciò ha richiesto l’intervento dei Carabinieri, con il match regolarmente terminato con la vittoria dei padroni di casa.

La replica dell’Albuzzano

La società Albuzzano ha diramato un comunicato stampa in cui nega l’accaduto. Si parla di “mero fraintendimento” tra il giocatore dell’Oltrepo e il genitore. Si precisa inoltre che i carabinieri sono stati chiamati da alcuni genitori dell’Albuzzano, con l’assenso di alcuni tesserati della società, per “chiarire e pacare gli animi”. Si sottolinea infine che l’arbitro non ha mai sospeso la partita.

Il comunicato dell’Albuzzano

Albuzzano Calcio: “In merito all’episodio di razzismo che si è verificato domenica mattina durante la partita Under 16 Albuzzano vs Oltrepo’ la società Asd Albuzzano rende noto quanto segue:

  • L’episodio è stato frutto di un mero fraintendimento tra il giocatore del l’Oltrepo e un genitore presente sugli spalti;
  • La società Asd Albuzzano è profondamente dispiaciuta dell’accaduto e soprattutto dell’ incomprensione. Come Club riaffermiamo la nostra avversione ad ogni forma di razzismo e di violenza, continueremo a lavorare diligentemente, come abbiamo sempre fatto, per promuovere la diversità e l’integrazione di tutte le etnie, culture e lingue;
  • Precisiamo che i Carabinieri sono stati chiamati da genitori dell’Albuzzano con l’assenso di tesserati della nostra Società, proprio per chiarire e pacare gli animi. Altra precisazione, l’arbitro non ha mai sospeso la partita, giusto per correttezza di informazione”.
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