Autore Redazione
mercoledì
6 Novembre 2024
05:42
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Cronaca - Pavia

Beccaria 2.6: il programma di Pavia per i 260 anni di Dei delitti e delle pene

Beccaria 2.6: il programma di Pavia per i 260 anni di Dei delitti e delle pene

PAVIA – L’Università di Pavia celebra il 260° anniversario della pubblicazione di Dei delitti e delle pene, rendendo omaggio a Cesare Beccaria, ex studente dell’ateneo, figura cardine dell’illuminismo giuridico. Il tributo si svolgerà oggi, mercoledì 6 novembre nell’Aula Foscolo (Strada Nuova 65), con interventi del Magnifico Rettore, Francesco Svelto, e dei professori Ettore Dezza, Philippe Audegean e Gianni Francioni. L’evento rientra in una serie di iniziative denominate Beccaria 2.6, che commemorano anche i 230 anni dalla scomparsa del giurista milanese.

Beccaria nacque nel 1738 e frequentò l’Università di Pavia, dove si laureò in legge il 13 settembre 1758. Nel contesto accademico pavese si formarono molte delle idee che avrebbero alimentato l’opera di Beccaria e influenzato profondamente la cultura giuridica europea. Nel 1764, Beccaria pubblicò Dei delitti e delle pene, testo rivoluzionario che condannò la tortura e la pena di morte, esprimendo una visione umanitaria della giustizia. L’opera, anonima nella sua prima edizione, uscì a Livorno nel luglio di quell’anno e venne tradotta rapidamente in diverse lingue.

L’ambiente accademico di Pavia fu un terreno fertile anche per altri esponenti dell’illuminismo lombardo. Alessandro Verri e Giambattista Biffi, membri dell’Accademia dei Pugni insieme a Beccaria, si laurearono nello stesso periodo e contribuirono alla diffusione delle nuove idee illuministiche. Verri, in particolare, pubblicò su Il Caffè articoli giuridici che approfondirono temi legati alla giustizia e al diritto, anticipando alcune riflessioni fondamentali per le riforme giuridiche dell’epoca.

A partire dagli anni Ottanta del Novecento, l’Università di Pavia ha avviato un importante programma di studi su Beccaria e l’illuminismo lombardo. Nel 1984, la scuola storico-filologica della Facoltà di Lettere e Filosofia pubblicò l’edizione critica di Dei delitti e delle pene, una delle più rilevanti produzioni accademiche sul testo. L’Università ha poi ospitato dal 1989 la direzione dell’Edizione Nazionale delle opere di Beccaria, completata nel 2014 e composta da 16 volumi. L’ateneo ha finanziato e patrocinato anche la rivista Studi settecenteschi, l’unica pubblicazione scientifica italiana interamente dedicata alla cultura dei Lumi, rafforzando il suo ruolo come centro di ricerca e studio sull’illuminismo.

Il programma Beccaria 2.6 comprende vari eventi, iniziati il 18 ottobre con un convegno giuridico presso il Collegio Borromeo. L’appuntamento ha visto gli interventi di esperti come Ettore Dezza, Emanuela Fugazza e Silvia Larizza. Dopo l’Omaggio a Beccaria, il calendario proseguirà con un convegno filosofico il 7 novembre al Collegio Ghislieri. Gli studiosi Gianni Francioni, Philippe Audegean, Dario Ippolito e Gianvito Brindisi discuteranno il metodo e le prospettive di ricerca su Dei delitti e delle pene. A completare le celebrazioni, tra dicembre e gennaio, una mostra esporrà manoscritti e cimeli di Beccaria, curata dall’ambasciatore Bernardino Osio e da Gianni Francioni.

La mostra, intitolata Per Cesare Beccaria, si terrà nel Salone San Pio del Collegio Ghislieri. Esporrà preziosi manoscritti e edizioni di Dei delitti e delle pene, oltre a oggetti personali del filosofo, inclusi nella collezione di Bernardino Osio. Una grande statua in gesso di Beccaria, proveniente dal Museo per la storia dell’Università di Pavia, sarà esposta al centro del salone.

L’omaggio dell’Università di Pavia a Beccaria ribadisce l’importanza di un pensatore che ha contribuito a trasformare la giustizia penale e il sistema legale europeo. Le celebrazioni del 260° anniversario di Dei delitti e delle pene costituiscono un’opportunità per riflettere sul ruolo della cultura dei Lumi e sul valore delle riforme illuminate nella società moderna. La città di Pavia, storicamente legata a Beccaria, si conferma ancora una volta protagonista degli studi sull’illuminismo italiano e europeo.

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