Autore Redazione
venerdì
24 Gennaio 2025
13:32
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Cronaca - Pavia

La generosità che salva vite. Al San Matteo di Pavia 3 prelievi multiorgano e 10 prelievi di cornee

La generosità che salva vite. Al San Matteo di Pavia 3 prelievi multiorgano e 10 prelievi di cornee

PAVIA – Il Policlinico San Matteo di Pavia ha raggiunto risultati eccezionali nel campo delle donazioni e dei trapianti di organi, grazie alla collaborazione tra équipe mediche, infermieristiche e, soprattutto, grazie alla generosità dei donatori e delle loro famiglie.

In una settimana sono stati eseguiti 3 prelievi multiorgano e 10 prelievi di cornee.

L’8 gennaio, l’ECMO Team del Policlinico San Matteo ha prestato supporto all’ASST di Pavia per una donazione a cuore fermo. Una donna di 74 anni, deceduta a causa di un coma postanossico, aveva espresso in vita la volontà di donare gli organi e i tessuti dopo la morte. Il team del San Matteo ha permesso la perfusione e la stabilizzazione degli organi, portando al trapianto di fegato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e un doppio trapianto di rene al San Raffaele Milano.

Nella stessa giornata, al Policlinico, era in corso un accertamento di morte secondo criterio neurologico e si configurava la fattispecie di un potenziale donatore a cuore battente, cioè ricoverato in Rianimazione e sottoposto a ventilazione meccanica per cui, anche se il soggetto muore per la distruzione dell’encefalo, il cuore continua a battere (donatore a cuore battente).

La paziente, una donna di 72 anni, affetta da una rara malattia ematologica, è deceduta per un’emorragia cerebrale. Nonostante il suo quadro clinico complesso, gli specialisti del San Matteo sono riusciti a permettere il prelievo del fegato, che è stato trapiantato all’Ospedale San Camillo di Roma, con un intervento che ha richiesto l’utilizzo dell’aereo di Stato per accelerare il processo.

Il 13 gennaio, è stata realizzata un’altra donazione multiorgano, anche questa da donatore a cuore battente, da una donna di 51 anni deceduta per idrocefalo iperteso. Il cuore è stato destinato alla Città della Salute di Torino, mentre il fegato ed entrambi i reni sono stati trapiantati in pazienti del Policlinico di Milano.

Nella stessa settimana sono stati realizzati 10 prelievi di cornee da altrettanti pazienti deceduti presso il San Matteo.

Questi interventi sono il risultato di un grande lavoro di squadra, che coinvolge medici, infermieri, perfusionisti, tecnici di laboratorio, operatori socio-sanitari e tante altre figure professionali, tutte impegnate quotidianamente con passione e competenza per salvare vite – commenta Andrea Bottazzi, responsabile del Centro Donazione Organi e Trapianti del Policlinico San MatteoLa nostra attività si inserisce in un contesto di continua collaborazione tra ospedali e centri trapianto, confermando il nostro ruolo fondamentale nella rete trapiantologica regionale e nazionale. Una doverosa menzione di merito va alle coordinatrici infermieristiche Stefania Pisano e Aurelia Campaci che insieme con me gestiscono il Centro Donazioni e che in questi giorni hanno permesso una precisa organizzazione”.

“Un ringraziamento speciale va alle famiglie che, con un gesto di immensa generosità, hanno reso possibile che i loro cari diventassero una fonte di speranza per altri, in un momento di profondo dolore – conclude Bottazzi – Esprimere il proprio SI consapevole alla donazione degli organi e dei tessuti è un gesto di alto valore morale e sociale che permette, non solo di salvare delle vite, ma anche di farci sentire parte di una immensa famiglia solidale”.

 

 

 

 

 

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