15 Aprile 2025
08:22
Mariantonietta Calasso nuova consigliera Pari Opportunità a Pavia
PAVIA – L’avvocata Mariantonietta Calasso, funzionaria pubblica, è la nuova Consigliera di Parità della Provincia di Pavia. Già Consigliera provinciale prima a Mantova e poi a Parma è stata nominata dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, su proposta della Provincia all’esito della relativa procedura selettiva. La Consigliera di Parità è una figura che rientra nel mondo del volontariato ma con funzioni importanti per la comunità. Non soltanto promuove l’equità di genere nel mercato del lavoro, ma vigila sull’attuazione delle normative contro le discriminazioni, interviene nei casi di disparità e incentiva la diffusione di buone pratiche inclusive presso enti e imprese. L’importanza di questo ruolo in provincia di Pavia emerge dal tasso di occupazione femminile che resta inferiore alla media regionale: circa il 54% contro oltre il 60% della Lombardia. A questo si aggiungono le difficoltà legate alla precarietà lavorativa, alle interruzioni di carriera e alla conciliazione tra vita professionale e familiare.
In questo scenario, il ruolo della Consigliera si inserisce in un quadro di rete istituzionale che coinvolge il sistema pubblico e privato: le associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali, l’Ispettorato del lavoro, i Comitati Unici di Garanzia, l’Università e le pubbliche amministrazioni. “Solo continuando una collaborazione strutturata da noi intrapresa potremo produrre effetti misurabili sul piano dell’inclusione e della valorizzazione del lavoro femminile“.
“Ringrazio il Presidente, l’Ufficio di Gabinetto, il Segretario Generale per l’accoglienza riservatami – ha spiegato Mariantonietta Calasso. Nel corso del mandato lavorerò per dare concreta attuazione al ruolo, far conoscere e riconoscere la figura della Consigliera di parità che è sentinella sul territorio contro le discriminazioni in ambito lavorativo. Ciò richiederà la collaborazione e sinergia di tutti gli attori del territorio a partire dalle associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali, l’Ispettorato del lavoro, i Comitati Unici di Garanzia delle PP.AA., l’Università. È necessario un lavoro di squadra volto a raggiungere obiettivi a vantaggio delle donne lavoratrici ma anche delle aziende che intendono valorizzare e sostenere l’occupazione femminile favorendo la genitorialità”.