Autore Redazione
venerdì
10 Marzo 2023
11:03
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Vivere il Pavese - Pavia

Le collezioni del Museo per la Storia di Pavia: un viaggio nella fisica di Alessandro Volta

Le collezioni del Museo per la Storia di Pavia: un viaggio nella fisica di Alessandro Volta

PAVIA – Se il buongiorno si vede dal mattino, allora oggi vi racconteremo di una bellissima collezione di fisica presente al Museo per la Storia dell’Università di Pavia. Nella parte settecentesca si trova infatti il gabinetto di fisica di Alessandro Volta. Questa collezione mostra una serie di strumenti importanti per la scienza, ma anche molto belli da vedere. Nel laboratorio di ricerca voltiano, molto avanzato per l’epoca, si studiavano infatti gli effetti della natura sulla costituzione del mondo e il ruolo attivo giocato dal calore, dal magnetismo, dalla pneumatica e dell’elettricità.

Il Settecento prosegue di fatto nel segno dell’eredità del Seicento, un’epoca in cui gli strumenti acquisiscono un nuovo ruolo. Fino a quel momento gli strumenti erano concepiti dagli scienziati solo come matematici; permettevano, ad esempio, di misurare con precisione le posizioni degli oggetti. Con l’avvento del Seicento entrano in gioco alcuni strumenti importantissimi come il cannocchiale e il microscopio, che aprono nuovi mondi alla ricerca scientifica. La pompa pneumatica permette inoltre di studiare i gas e di costituire nuove ricerche scientifiche sulla costituzione dell’Universo.

Nel Settecento, poi, si sviluppano ricerche di filosofia naturale, in particolare nel campo della pneumatica, dell’ottica e dell’elettricità. Gli strumenti presenti nella collezione settecentesca del gabinetto di fisica di Alessandro Volta sono ben rappresentativi di questo sviluppo. Proprio adoperando questi strumenti, gli studiosi del Settecento si specializzano negli effetti potenti della materia. Ad esempio nelle elettricità molto forti, parenti del fulmine, ma anche in quelle molto deboli, come quelle che verranno utilizzate nell’invenzione della pila. In questo modo, essi cercavano di non farsi sfuggire nessun dettaglio, rivelando così gli effetti elettrici più deboli.

Essi servivano non solo per gli esperimenti di ricerca, ma anche per l’insegnamento della fisica, nei corsi impartiti dallo stesso Volta. Il telescopio, per esempio, permette di esplorare i macro-mondi dell’Universo; il microscopio, quasi di navigare in nuovi micro-mondi. Uno degli strumenti presenti nella collezione è il condensatore elettrico, che serve per vedere delle elettricità piccolissime, come se fosse un microscopio per vedere le correnti elettriche molto deboli, e che viene chiamato elettroscopio.

Ogni reperto della sezione di fisica del museo sarà oggetto di futuri appuntamenti su Radio Gold, dove si potranno trovare piccole pillole sulle storie, le curiosità e gli strumenti presenti nelle collezioni museali.

Giacomo Pelizza

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