Autore Redazione
venerdì
6 Ottobre 2017
05:00
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Politica - Alessandria

Alloggi popolari: favoriti alessandrini e chi è da più anni in città

Con il nuovo regolamento della Lega Nord per l'assegnazione delle case popolari, il Comune di Alessandria attribuirà una quota punti in più calcolati in base agli anni di residenza in città
Alloggi popolari: favoriti alessandrini e chi è da più anni in città

ALESSANDRIA – Per la Lega Nord introdurrà “criteri di giustizia sostanziale il nuovo regolamento per l’assegnazione delle case popolari nel Comune di Alessandria. Senza troppi formalismi, il dichiarato obiettivo dell’atto discusso giovedì dalla Giunta è quello di “favorire gli alessandrini” e “premiare” chi risiede da più anni in città. 

Studiata la normativa, ha spiegato il Segretario della Lega Nord Piemonte e assessore del Comune di Alessandria Riccardo Molinari, il Carroccio ha deciso di rispondere a una delle “richieste” avanzate dagli elettori che hanno portato il partito alla guida di Palazzo Rosso.

Con la modifica del regolamento, per quanto riguarda la quota di alloggi popolari assegnata direttamente dal Comune, ossia il 50%, i cittadini in emergenza abitativa potranno racimolare punti extra e guadagnare posizioni in classifica in base agli anni trascorsi ad Alessandria. Il Comune, infatti, assegnerà zero punti a chi è in città da 3 a 5 anni, 1 punto a chi risiede nel capoluogo da 5 a 10 anni, 3 punti a chi chiede un alloggio popolare ed è ad Alessandria da 10 a 15 anni e 5 punti, il massimo, a chi vive nel capoluogo da più di 15 anni.

In base alla legge regionale si può chiedere una casa popolare dopo 3 anni di residenza o lavoro continuativo nel Comune che assegna l’alloggio“e questo non si può cambiare” ha precisato Molinari. La linea tracciata dalla Lega non punterebbe comunque a tenere lontani gli stranieri dagli alloggi dell’Atc.Chi vive qui da più di 15 anni è certamente integrato e avrà 5 punti” ha rimarcato il Segretario della Lega Nord Piemonte. Con la modifica del regolamento comunale, inoltre, non verranno “cancellati” i criteri fino ad oggi validi ma “aggiunta” questa quota punti, che potrebbe comunque modificare le graduatorie. Forse, però, non abbastanza da risolvere il problema denunciato da una alessandrina presente alla conferenza stampa nella sede della Lega Nord di Alessandria.

Vedova e senza figli, la signora, ha raccontato, spende metà dello stipendio per l’affitto e, tolte anche le “spese vive”, rimane con 200 euro nel portafoglio. “Il mio stipendio non mi permette di ottenere un alloggio ma neppure di vivere”. Per dare una risposta all’alessandrina bisognerebbe rivedere gli scaglioni Isee “ma prima bisogna arrivare al Governo”, ha spiegato ammiccante Molinari. Di certo la Lega lo sguardo lo tiene da tempo ben puntato sui centri di potere e in particolare su Palazzo Lascaris a Torino. In attesa di “sfrattare Chiamparino” il consigliere regionale Alessandro Benvenuto ha intanto presentato una proposta per modificare anche la legge regionale per l’assegnazione degli alloggi popolari. La Lega Nord, infatti, vuole adottare la normativa della “rossa Toscana” e blindare l’accesso alle graduatorie ai cittadini proprietari di immobili in qualunque regione italiana e all’estero. In Piemonte, hanno spiegato gli esponenti del Carroccio, oggi sono esclusi a priori dalle graduatorie solo i proprietari di una casa sul territorio regionale. “Ovviamente un alloggio in qualsiasi altra parte d’Italia sarebbe facile da individuare e aumenterebbe il reddito sulla dichiarazione Isee. Più complicati sono invece i controlli su un appartamento all’estero. Per questo diciamo che la legge regionale favorisce i cittadini stranieri” ha messo in chiaro Riccardo Molinari.

Nella ‘rivoluzione’ Lega Nord sulla questione degli alloggi popolari ad Alessandria e in Piemonte la “lotta” non è contro “razze e colori” ma contro “i furbetti ha rimarcato il Capogruppo a Palazzo Rosso Evaldo Pavanello, speranzoso di veder approvato il nuovo regolamento comunale anche dai consiglieri di Alessandria “lontani” dalle posizioni del Carroccio. Convinto della rimodulazione dei criteri comunali per l’assegnazione delle case popolari è sicuramente il primo cittadino Gianfranco Cuttica di Revigliasco. “Se una persona è qui da più di 15 anni avrà più diritti di uno che è arrivato l’altro ieri? Una cosa, comunque, non esclude l’altra ma si integra perché con il regolamento comunale si ampliano i criteri per l’assegnazione delle case popolari”.

Chissà se la penserà allo stesso modo anche il Movimento per la Casa. Dopo “oltre 10 anni di impegno” sul complicato terreno dell’emergenza abitativa, gli attivisti questo venerdì mattina, alle 10, “busseranno” alla porta di Palazzo Rosso per illustrare al sindaco le cinque proposte messe a punto per “affrontare con serietà” il problema delle famiglie in emergenza abitativa. Il primo cittadino non sbarrerà la porta al Movimento per la Casa e ascolterà le loro proposte, ha assicurato. Un punto comunque il sindaco l’ha già messo in chiaro. “Le occupazioni abusive sono una cosa, gli sfratti un’altra. Bisogna sempre valutare se non si pagano gli affitti per reale impossibilità o per furberia. Ovviamente si deve andare incontro a chi ha reali problemi ma io devo comunque sempre procedere sul piano della legalità”.

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