Autore Redazione
venerdì
13 Aprile 2018
01:16
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Politica - Alessandria

L’Ance contro l’immobilismo: segnalate le opere pubbliche ferme

Un sito e un indirizzo mail per dimostrare i problemi nel settore.
L’Ance contro l’immobilismo: segnalate le opere pubbliche ferme

ALESSANDRIA – Nel Paese sono troppi i problemi nel settore delle opere pubbliche e l’Associazione nazionale costruttori edili non intende più tacere, anzi. Le difficoltà del settore “causate principalmente da inefficienze procedurali e dal Codice degli appalti” hanno spinto l’Ance a dar vita a un’azione mediatica per tenere alta l’attenzione “su temi di vitale importanza per gli edili e per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese“. Per farlo ha dato vita al sito www.sbloccacantieri.it dove verranno inserite le segnalazioni sulle opere che non riescono a partire, quelle ferme, in ritardo o incompiute. L’iniziativa servirà anche a “far percepire all’opinione pubblica quali e quanti disservizi sono ascrivibili al cattivo funzionamento del Codice degli appalti”.

L’Associazione ha inoltre attivato l’indirizzo mail info@sbloccacantieri.it a cui tutti – amministrazioni, cittadini, imprese edili – potranno scrivere per segnalare casi di opere bloccate.

Non aspettiamo il prossimo evento atmosferico intenso per accorgerci dello stato in cui versano strade, ponti, reti ferroviarie, edifici, spazi verdi e scuole. Le risorse ci sono ma rimangono sui conti correnti dello Stato. La burocrazia è asfissiante. Le norme sono incomprensibili anche per le pubbliche amministrazioni che le devono applicare: bloccano le opere, ma non l’illegalità.
Occorre agire subito!
Noi imprese dell’Ance chiediamo un atto di volontà e di coraggio da parte del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, che ci auguriamo si formi al più presto, per mettere fine a tutto questo.
Occorre subito rimettere mano al Codice appalti e eliminare le procedure farraginose: ci vogliono troppi anni per aprire i cantieri necessari per il benessere e la sicurezza.
Per farlo serve subito un decreto legge, per consentire alle amministrazioni di far partire i lavori, e poi una nuova riforma dotata di un regolamento attuativo che restituisca la certezza del diritto. Le imprese dell’Ance sono pronte a fare la propria parte.

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