Autore Redazione
venerdì
18 Ottobre 2019
05:51
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Politica - Alessandria

Rio Lovassina, eterna emergenza: “Spinettesi stufi, li volete coi forconi?”

L'accorato appello del consigliere Demarte dopo che il maltempo di martedì ha di nuovo provocato la fuoriuscita del corso d'acqua
Rio Lovassina, eterna emergenza: “Spinettesi stufi, li volete coi forconi?”

ALESSANDRIA – Stufi ed esasperati. Questo lo stato d’animo degli abitanti di Spinetta Marengo dopo che, martedì, l’eterno problema della fuoriuscita del rio Lovassina si è di nuovo verificato, a fronte delle abbondanti piogge. Giovedì, nell’ultima Commissione Sviluppo del Territorio, è stato proprio il consigliere di opposizione Vincenzo Demarte, anche lui spinettese, l’esponente che ha invocato con più sollecitudine un intervento dell’amministrazione. 

“Serve un provvedimento urgente” ha sottolineato l’esponente del gruppo Dema “le interpellanze che feci tempo fa non hanno avuto una risposta. La gente non ce la fa più, è stufa. Finora non è stato fatto nulla. Anche martedì alcune famiglie si sono trovate con l’acqua in cantina. Almeno si provveda a pulire il letto del rio e che venga attivato un punto di riferimento della Protezione Civile”.

Secondo Demarte, l’amministrazione dovrebbe coinvolgere anche i Comuni di Frugarolo, Bosco Marengo e Novi, anche loro lambite dal rio. “Se non volete che i cittadini vengano a protestare sotto il Comune coi forconi occorre fare qualcosa”. 

Per l’amministrazione erano presenti solo il dirigente dei Lavori Pubblici Fabrizio Furia e Franco Lupani, responsabile servizio Manutenzione Strade e Infrastrutture del Comune che, in mancanza dell’Assessore Giovanni Barosini, hanno tracciato una sorta di cronoprogramma delle procedure: il progetto definitivo per una soluzione sembra in dirittura di arrivo. Entro 15 giorni è in programma una ispezione sul posto ed entro la fine del 2020 dovrà essere presentato il progetto definitivo, così da avviare i vari passaggi in Regione. 

Proprio da Palazzo Lascaris, tramite il ministero delle Infrastrutture dovrebbe poi arrivare il finanziamento, una cifra superiore ai 10 milioni euro. 

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