Autore Redazione
venerdì
22 Novembre 2019
05:06
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Politica - Alessandria

“Nuovo ospedale di Alessandria? Entro 2024 vorrei mettere qualche pietra”

L'assessore regionale alla Sanità Icardi ha auspicato di far partire i lavori del nuovo nosocomio alessandrino entro la fine della legislatura
“Nuovo ospedale di Alessandria? Entro 2024 vorrei mettere qualche pietra”

ALESSANDRIA – Regione Piemonte si impegnerà a reperire fondi per il nuovo ospedale ad Alessandria. Lo ha confermato a Radio Gold l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi che già nei giorni scorsi aveva individuato come nuova priorità della Giunta Cirio il rifacimento della struttura ospedaliera alessandrina, insieme a quella di Cuneo.

Secondo l’assessore il progetto comporterebbe una spesa di circa 300 milioni di euro. Ancora da definire le tempistiche ma l’auspicio di Icardi è quello di far partire i lavori entro il 2024, quando finirà la legislatura.

“Mi piacerebbe mettere almeno qualche pietra, non solo la prima” ha detto Icardi ai microfoni di Radio Gold “dopo aver sbloccato la procedura per il rifacimento degli ospedali di Torino e Novara ho fatto un ragionamento sugli altri ospedali di rilievo. Tra questi c’è anche quello di Alessandria, insieme a quello di Cuneo. Se utilizziamo il criterio di occuparci prima degli ospedali più importanti sono proprio quei due i prossimi da rifare. Si tratta di un ragionamento di buon senso: Alessandria e Cuneo sono prioritari rispetto agli altri, fanno parte dei capisaldi della sanità piemontese”.

Non abbiamo ancora un cronoprogramma, ma da subito non ci dobbiamo far sfuggire alcun finanziamento. Dobbiamo cominciare a cercarli, perseguendo una linea condivisa col consiglio regionale. Le dichiarazioni del capogruppo Pd Domenico Ravetti mi confortano: vuol dire che dal punto di vista della programmazione condividono la linea della giunta”.

Il progetto del nuovo ospedale, secondo Icardi, dovrà essere rifatto da zero, anche se per quello di Alessandria già qualcosa sulla carta si era mosso: “Nel tempo sono cambiate la logistica, le tecnologie e le modalità di approccio alle cure. I progetti saranno da rifare ex novo“.

“Anche l’ipotesi del partenariato pubblico/privato può essere presa in considerazione ma deve essere costruita con buon senso, con competenza e onestà, altrimenti il pubblico rischia di pagare conti troppo salati”.

Nel frattempo sarà avviato a breve un bando per l’efficientamento energico delle strutture esistenti.

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