Autore Redazione
mercoledì
26 Maggio 2021
05:44
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Politica - Alessandria

Nuovo ospedale in zona aeroporto: ecco le condizioni per il sì. M5S contrario, Pd perplesso

Nuovo ospedale in zona aeroporto: ecco le condizioni per il sì. M5S contrario, Pd perplesso

ALESSANDRIA – Una ipotesi che già circolava da qualche settimana ma che da ieri è stata suffragata anche da uno studio preliminare, presentato in Commissione Sviluppo del Territorio. Potrebbe essere la zona che attualmente ospita l’aeroporto e le giostre a ospitare nel prossimo futuro il nuovo ospedale di Alessandria, un progetto finanziato da Inail con 300 milioni di euro. Rispetto a questo possibile scenario ieri l’architetto Giovanni Roluti ha esposto i risultati dell’indagine, dopo gli interventi del sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, del vicesindaco Davide Buzzi Langhi e dell’assessore alla Salute Paolo Borasio.

Le condizioni principali richieste sarebbero il trasferimento dell’aeroporto, l’innalzamento del terreno edificabile di circa 3 metri e alcuni interventi di viabilità secondaria intorno a viale Milite Ignoto per favorire l’accesso al nosocomio.

“Quando ho saputo della possibilità di un intervento della Regione rispetto alla realizzazione di un nuovo ospedale, in automatico è sorto il problema del luogo” ha sottolineato il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliascocon l’Università del Piemonte siamo già al lavoro per un campus in zona Orti. Visti i numeri in crescita nelle iscrizioni a Medicina, Infermieristica e Fisioterapia, mi è parso opportuno proporre il nuovo ospedale in un’area vicina, una zona libera, di proprietà demaniale. Non si corre il rischio di scontentare qualcuno, non c’è bisogno di particolari interventi di acquisizione. E poi non è distante dall’attuale collocazione dell’Ospedale: ci sarebbe uno spostamento relativo e si incastrerebbe in un sistema viabile interessante, vicino alla tangenziale, con possibili svincoli ad hoc. Vogliamo andare a fondo per capire i pro e i contro, senza perdere tempo: per questo ho ritenuto opportuno rivolgermi agli uffici competenti per chiedere uno studio sui pro e sui contro per trasformare queste intuizioni in analisi. Gli uffici hanno lavorato e sono emersi elementi interessanti e una criticità, da affrontare senza tensioni o spasimi, lo spostamento dell’area aeroportuale. E inoltre sarebbe un bel segnale di risarcimento per una zona che nel 1994 ha subito una mazzata grande come l’alluvione”. 

“Siamo nella fase preliminare di un progetto importante per la nostra città, i suggerimenti costruttivi di tutti possono essere tenuti in seria considerazione” ha rimarcato il vicesindaco Davide Buzzi Langhi “è stato fatto uno studio preliminare, si pongono le basi per qualcosa di importante, si pianificano una serie di investimenti, un percorso mai visto negli ultimi 20 anni in città. Una operazione che inciderà su tutta la nostra provincia, Alessandria torna a essere un punto di riferimento. Col Demanio stiamo portando avanti una serie di interlocuzioni: l’intero terreno potrebbe passare gratis nelle disponibilità del Comune in base alla legge sul federalismo demaniale, che prevede che tra enti statali possono non esserci corresponsioni di denaro. Il Demanio è disponibile a trasferire l’area: certo, ci saranno passaggi burocratici non brevi ma con questa Commissione diamo il via a questa operazione. Sul fronte viabile la zona aeroporto è una delle opzioni migliori: da fuori si arriverebbe comodamente, ben venga quella posizione”.

“Dallo studio preliminare emerge che quella zona potrebbe avere le caratteristiche positive” ha rimarcato l’assessore Paolo Borasio “la sinergia tra tutti gli enti coinvolti è e sarà fondamentale”.

Come già sottolineato, quindi, nella sua dettagliata relazione l’architetto Giovanni Roluti ha fatto il punto sui pro e sui contro: “Gli elementi positivi sono, ad esempio, l’assenza di linee elettriche di alta e media tensione, la non occupazione di un suolo già agricolo, i posti letto del Civile, ad esempio, aumenterebbero dagli attuali 508 a oltre 800, un incremento di circa il 40%. L’area, inoltre, si trova vicino ad assi stradali importanti, come viale Milite Ignoto e viale Michel, oltre che vicina all’elisoccorso, un altro elemento importante. Anche la valutazione dell’impatto ambientale sarebbe positiva: resta da valutare la vicinanza col Canale Carlo Alberto. Il fatto che sia vicino all’attuale ospedale agevolerebbe lo spostamento delle attuali attrezzature”.

Lo studio preliminare ha, come detto, però rilevato alcune “conditio sine qua non”: lo spostamento dell’area aeroportuale, ad esempio. “L’aeroporto Bovone ospita un traffico turistico comunitario. Ci sono incidenze e valutazioni sul mantenimento che sono da modulare, una sua rilocalizzazione sarebbe opportuna per sistemare le criticità attuali. Rispetto all’incidenza idrogeologica l’area deve essere rimodellata a 93 metri di altezza sul livello del mare, rispetto agli attuali 90. Rispetto al tema sismico la Regione farà valutazioni approfondite su questo aspetto, il Comune di Alessandria è in zona sismica 3, serviranno studi approfonditi. Sul fronte naturalistico occorrerà una valutazione di impatto ambientale, ma non si sono rilevati interventi significativi di utilizzazioni recenti sul fronte agricolo, ma non abbiamo rilevato ostacoli o vincoli importanti. Le probabilità di alluvione sono scarse e il rischio idraulico è minimo”.

Importante anche l’aspetto viabile: “Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile” ha detto l’architetto Roluti “già prevede un forte potenziamento del trasporto pubblico urbano in quella zona, l’area è già dotata di piste ciclabili e percorsi che la rendono facilmente accessibile anche in bici. Occorrerà una riorganizzazione, visto che in un punto viale Milite Ignoto in zona artiglieria passa da due a una corsia. Occorre creare una viabilità di contorno a uno o a due sensi. Dal punto di vista del piano regolatore occorrerebbe una variante urbanistica minimale. C’è poi l’aspetto della vicinanza al cimitero, inferiore ai 200 metri stabiliti dalla normativa ma si potrebbe chiedere una deroga”.

“Ben venga discussione aperta come questa, visto che finora questo dibattito è stato vissuto in maniera passiva dai cittadini e da noi stessi consiglieri” ha sottolineato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serra “lo studio preliminare esposto si è rivelato molto interessante ma siamo perplessi sulla scelta dell’attuale aeroporto, soprattutto per il motivo idrogeologico. Non possiamo dimenticare cosa avvenne nel 1994 ma anche nel 2016, solo cinque anni fa, quando gli argini tennero il colpo solo per pochi centimetri. Purtroppo viviamo in un momento di cambiamento climatico, è previsto l’aumento di eventi catastrofici. Il cantiere sarà lungo e durerà anni e anni, Secondo noi quell’area rischia di perdere il suo potenziale di sicurezza idrogeologica senza altri interventi di messa in sicurezza, il piano regolatore la indica come area soggetta ad alluvioni catastrofiche. A nostro parere quell’area già oggi è inadatta. Cosa si intende quanto si dice che il livello di edificabilità deve alzarsi di 3 metri, fino a 93. Dovremo costruire una palafitta o un terrapieno? Alzeremo anche viale Milite Ignoto, per accedere all’Ospedale con un’ambulanza e non con un gommone? E quindi alzeremo anche gli Orti. Capisco le motivazioni favorevoli che rimarcano la vicinanza con l’Università ma mi viene il dubbio che, visto che stiamo parlando di un progetto di lunga durata, Inail vorrà delle garanzie che mi auguro arrivino. Quell’area è inadatta anche dal punto di vista del traffico: viale Milite Ignoto è insufficiente a reggere l’afflusso, a causa del restringimento da due a una corsia. Servirebbe un nuovo svincolo sulla tangenziale e difficilmente si potrà creare una viabilità secondaria su canale Carlo Alberto. E poi c’è il tema del cimitero: l’area è troppo vicina, e poi al momento ospita il “cimiterino” degli animali, anche se al momento non è riconosciuto. Vorremmo però approfondire l’eventuale destinazione dell’area al quartiere Cristo: concordo che ci sarebbero comunque da sostenere costi di collegamento infrastrutturale importanti, servirebbe anche in questo caso un nuovo svincolo ma, insieme all’area a Nord di Cabanette verso Casalbagliano, sarebbe sicura dal punto di vista alluvionale. C’è poi l’area tra il centro commerciale Panorama e la centrale del teleriscaldamento: quella è già destinata a uno scalo logistico ma sarebbe già collegata alla tangenziale, avrebbe il vincolo ad allacciarsi al teleriscaldamento e potrebbe contare su collegamenti veloce e una viabilità ciclabile. Insomma, io farei delle valutazioni anche su queste altre aree, viste le garanzie che chiederà Inail”.

Favorevoli, invece, il presidente della Commissione Mauro Bovone, “quella zona non mi dispiace“, l’altra esponente di Forza Italia Caterina Micò e il leghista Gianni Ravazzi: “L’ospedale in quell’area comporterebbe un percorso di rinaturalizzazione di quelle zone non occupate dalla struttura e che subirono danni irreversibili nel 1994” ha rimarcato proprio Ravazzi “la Caserma Artale potrebbe essere riutilizzata con uno svincolo ad hoc per collegare la tangenziale. Importante la contiguità con polo universitario e la rinaturalizzazione del canale Carlo Alberto. Ad oggi questa soluzione mi sembra la più adatta”. 

“Oggi iniziamo un percorso di approfondimento che necessiterà di altre tappe” ha aggiunto il consigliere del Partito Democratico Giorgio Abonantechiediamo di sentire su questo tema i vertici dell’Ospedale di Alessandria, dell’Asl e della Regione. Già due settimane fa in consiglio comunale facemmo la proposta di quest’area. Occorre però avere un’area alternativa per ospitare l’aeroporto. Avevamo proposto di adeguare questa variante al piano regolatore. La Regione e i vertici sanitari da anni fanno investimenti ingenti sull’Ospedale Civile e su quello Infantile: quanto queste strutture potranno ancora reggere? Serve poi un equilibrio, per evitare che si sprechino risorse. E poi mi chiedo: c’è già una idea su che cosa fare della struttura che ospita l’attuale Ospedale Civile?”.

“Ho notato una impostazione nomade” ha rimarcato Giuseppe Bianchini, capogruppo di SìAmo Alessandria, unico della maggioranza a sollevare delle perplessità “sulla questione della variante del piano regolatore ho notato una contraddizione che ci fa rendere ridicoli. Ora si riprende tutto in mano quando la destinazione per l’ospedale era diversa: occorre essere indirizzati meglio”. 

“Bisogna trovare una soluzione” ha specificato Vincenzo Demarte del gruppo Dema “quella dell’ospedale è una priorità e l’aeroporto è da ricollocare. Sono d’accordo con l’intervento del collega Ravazzi, rispetto alla salvaguardia del verde. Mi auguro che Alessandria non si lasci sfuggire questa occasione”.

“Come M5S non vogliamo portare sfortuna ma essere realisti” ha aggiunto Francesco Gentiluomo, rispetto al no legato ai rischi di possibili nuovi problemi legati ad alluvioni “chiediamo però se sono in programma progetti preliminari su altre aree. Così da avere più strade aperte”. 

Sulla carta l’area dell’aeroporto è la più idonea” ha sottolineato Enrico Mazzoni, consigliere del Partito Democratico “è vicina alla viabilità principale ed è in città, siamo più vicini al Presidio Borsalino. Insomma, ci sono tante caratteristiche idonee ma il ragionamento del capogruppo Serra non è da sottovalutare. Le procedure di spostamento dell’aeroporto potrebbero però tenerci inchiodati per anni: c’è un Regio Decreto di mezzo non semplice da superare. Sulla carta, tra l’altro, risulta ancora essere un aeroporto militare. Durante la Giunta Fabbio, quando si ipotizzava uno spostamento dell’aeroporto in zona Villa del Foro, Enac aveva chiesto che fosse a spese del Comune”. 

“Stiamo parlando di una prima analisi preliminare” ha infine concluso il vicesindaco Buzzi Langhi “il ragionamento è partito poco più di un mese fa, ci saranno altre indagini ma, per ora, non sono al vaglio altre ipotesi alternative a quell’area. Ho visto che la maggioranza del consiglio comunale ha approvato con favore questa ipotesi. A parte il M5S non c’è grande avversità. Riguardo la variante del piano regolatore sarà possibile farla in modo semplice e in tempi rapidi. Inserirla in questa variante parziale attualmente in corso sarebbe stato più complicato, procederemo quando avremo indicazioni precise e questo non sarà un problema. Il consigliere Abonante ha fatto bene a rimarcare l’importanza del vecchio ospedale: occorre progettare qualcosa riferito alla struttura una volta che sarà completato il trasferimento, un’area di pregio, non possiamo permetterci di lasciarla decadere. Su questo saremo inflessibili, così come sul mantenimento dell’attuale Ospedale Infantile, per il quale sono previsti ben 16.5 milioni e mezzo di investimenti. Spostare l’aeroporto? Non sarà un intervento faraonico, bisognerà rifare una pista in erba e un hangar. Ci sono altre zone dove farlo. Siamo fiduciosi”.

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