Polo logistico, altro scontro. Comune: “Parere Provincia inefficace, è arrivato tardi”. Pd-M5S: “Ricorso al Tar”

ALESSANDRIA – Colpo di scena sulla vicenda del progetto del polo logistico Pam al quartiere Europa di Alessandria. Nell’ultima Commissione Sviluppo del Territorio, infatti, il responsabile unico del procedimento, l’architetto Pierfranco Robotti ha spiegato, in un lungo e complesso intervento tecnico, come il parere contrario della Provincia sul progetto sia arrivato tardi ed è quindi da ritenersi “inefficace“. Una beffa per le opposizioni se si considera che il dirigente comunale ha fatto riferimento a una legge introdotta nel 2020 dal Governo giallorosso Conte II, per accelerare le procedure.

“Se, da norma di legge, il parere della Provincia non arriva in tempo è da intendersi come positivo, in una sorta di silenzio assenso. Ricordo che la variante parziale è di competenza comunale. La Provincia è chiamata solo a fare delle verifiche” ha precisato Robotti. In sostanza “una volta che come Comune abbiamo inviato tutta la documentazione, il 17 novembre 2021, la Provincia, che ha ricevuto il giorno stesso tutti gli incartamenti, aveva tempo fino al 16 dicembre. Sulla procedura era poi stata chiesta la sospensiva di altri 30 giorni. Alla fine il parere è comunque arrivato troppo tardi, il 22 gennaio 2022. Quindi è da considerarsi inefficace”. 

Le rimostranze della minoranza non si sono però placate: in caso di voto positivo sul progetto anche del Consiglio Comunale, previsto la prossima settimana, Pd e Movimento 5 Stelle si sono detti pronti a ricorrere al Tar. “Il parere della Provincia è tranciante, secondo Palazzo Ghilini il progetto non è compatibile col piano territoriale. Il Comune ha formulato un’accusa gravissima verso un altro ente” ha però ribattuto il consigliere comunale Pd Enrico Mazzoni “Se veramente i tempi non sono stati rispettati perché si è proceduto anche a confutare nel merito quello che diceva? Si arrampicano sui vetri, il progetto danneggerà quella zona. In Piemonte non è mai stata approvata una variante col parere negativo di un altro ente. Il proponente, inoltre, potrebbe rivalersi sul Comune, col rischio di danno erariale”. 

“Mi sono appellato e mi appellerò al senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza” ha aggiunto il capogruppo M5S Michelangelo Serra “se la procedura sarà giudicata illegittima le conseguenze ricadranno su chi l’ha votata, non solo dal punto di vista politico. Il contraente potrebbe chiedere i danni al Comune qualora il Tar annullasse la delibera. Come abbiamo già ribadito bisognava procedere con una variante strutturale del piano regolatore e non solo parziale. Occorreva coinvolgere la Provincia nel miglior modo possibile e non accettare il silenzio-assenso se il parere non arriva entro il termine previsto”. 

“Rispetto il parere dell’opposizione ma Alessandria ha bisogno di agire, basta farsi sfuggire le occasioni” ha invece sottolineato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Franco Trussi, che già due mesi fa aveva espresso le sue perplessità rispetto al parere della Provincia “dobbiamo cogliere al volo questa positività che si respira in città, che forse in passato non c’era o che non abbiamo sfruttato. Altrimenti di che cosa vivranno i nostri figli? Se ci sono più opportunità di lavoro perché non coglierle? Non vogliamo certo essere masochisti. Un eventuale ricorso al Tar non mi preoccupa. Oltre a confutare il parere della Provincia rispetto ai tempi, l’architetto Robotti lo ha fatto anche nel merito, dimostrando le contraddizioni della pronuncia di Palazzo Ghilini. Sembra quasi che si sia voluto per forza cercare di dare un parere negativo e non positivo, ma non voglio pensare che la Provincia abbia agito così, i funzionari sono molto validi. Di certo le loro posizioni mi hanno lasciato perplesso. Noi, comunque, abbiamo agito a ragion di logica”.