Autore Redazione
martedì
22 Agosto 2023
20:12
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Politica - Alessandria

Individuata la nuova sede della “Casa delle Donne”: sarà in via San Giovanni Bosco, al quartiere Europa

Individuata la nuova sede della “Casa delle Donne”: sarà in via San Giovanni Bosco, al quartiere Europa

ALESSANDRIA – L’amministrazione di Alessandria ha individuato la nuova ubicazione della “Casa delle Donne Transfemminista Queer”. Si troverà nei locali comunali in via San Giovanni Bosco 28, al quartiere Europa. Un centro di incontro, ha sottolineato l’amministrazione, “sulla base della omonima proposta di progetto di Non una di meno”.

Sarà aperto e sarà pienamente attivo nelle prossime settimane. Questo martedì la Giunta comunale ha deliberato l’istituzione di “uno strumento importante che amplia l’offerta dei servizi del territorio sul tema di sensibilizzazione e contrasto alla violenza femminile, tema sempre più attuale e che la nostra Amministrazione vuole mettere al centro della propria agenda sociale, oltre che culturale”.

Tutto nasce dall’esigenza di trovare una ubicazione alle attività di Non Una di Meno di Alessandria. Nel 2018 il collettivo aveva occupato l’ex asilo Monserrato, una situazione rimasta in stand by fino allo sgombero avvenuto ad agosto dello scorso anno. A quel punto l’amministrazione comunale appena insediata, guidata da Giorgio Abonante, decise di chiedere alla Regione la devoluzione dell’immobile, un procedimento che ancora oggi non si è completato. Tre mesi fa il collettivo Non una di Meno decise di rompere gli indugi e occupare l’ex sede della Circoscrizione Nord, in viale Teresa Michel, una struttura coinvolta però nel progetto di costruzione del nuovo Campus dell’Università del Piemonte Orientale. Da qui l’esigenza di trovare un altro luogo.

La Casa delle Donne sarà un luogo dove, ha rimarcato Palazzo Rosso, “si svolgerà attività di riflessione culturale e iniziativa sociale, per rispondere in maniera concreta alle esigenze sempre più marcate del nostro territorio. Vi è anche da sottolineare l’importanza di un tale centro come forma più estesa di “antenne territoriali”, in grado di recepire le situazioni di disagio, raccogliere dati e dunque aumentare in generale la conoscenza delle problematiche specifiche del territorio. Come Amministrazione auspichiamo che questo percorso possa essere un punto di partenza che nel tempo porti ad una forte collaborazione tra i vari Enti e le varie associazioni che sul territorio si occupano di queste tematiche di primaria importanza”.

“Per comprendere l’importanza del tema” ha concluso il Comune “può essere utile ricordare alcuni dati: nel 2021 per ogni 10.000 accessi al Pronto Soccorso quelli con indicazione di violenza sono stati 4.4. Il dato raddoppia (8.8) se ci riferisce solo alle giovani donne fra i 18 e i 34 anni. Il dato forse più preoccupante è anche quello relativo alla gravità delle condizioni in cui le vittime arrivano nelle strutture di Pronto Soccorso, le quali aumentano negli anni, vedendo i codici “urgenti” passare dal 12.7% al 26.7%. Il problema della violenza di genere, inoltre, non è riconducibile solo ai casi acclarati e documentabili ma si manifesta anche in forme più latenti e che più difficilmente emergono”.

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