Autore Redazione
lunedì
13 Agosto 2018
19:03
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Alessandria: dopo un mese ancora tante incognite

L'amichevole di domenica con l'Albinoleffe ha fatto suonare più di un campanello d'allarme. Il mercato deve ancora dare delle risposte
Alessandria: dopo un mese ancora tante incognite

ALESSANDRIA – Era il 13 luglio e la nuova Alessandria di mister D’Agostino cominciava ad allenarsi al Centro Sportivo Michelin di Spinetta Marengo. Trascorso un mese sono ancora tante le incognite palesate dai grigi. Premessa: il calcio d’agosto spesso fa storia a sé ma non sarebbe nemmeno saggio ignorare alcuni campanelli d’allarme risuonati proprio nell’ultima amichevole contro l’Albinoleffe. Al netto della scelta di mister D’Agostino di testare la capacità di sofferenza della squadra nel primo, come ha raccontato lo stesso tecnico in sala stampa, nei primi 45 minuti l’Alessandria non ha dato la sensazione di poter imporre il proprio gioco contro un avversario di pari categoria, apparso già più in palla dal punto di vista della presenza fisica e sul piano della costruzione della manovra. Nei primi 45 minuti il portiere bergamasco è stato spettatore non pagante, al contrario di Cucchietti, chiamato più volte all’intervento.

Al di la della tattica e dei moduli, comunque, alcuni volti nuovi sono apparsi ancora poco smaliziati per affrontare da protagonisti un campionato di Serie C, una discriminante che poteva essere messa in conto visto il nuovo progetto giovani varato dal presidente Di Masi ma forse non con questa gravità. L’attacco, con zero gol all’attivo negli ultimi 270 minuti, è inevitabilmente il reparto più in crisi, con un De Luca ancora troppo acerbo e proprio lì, come sottolineato da D’Agostino a fine gara, si concentreranno le prossime operazioni di mercato, con due ingressi. Tra i più in palla del match di domenica spicca Daniele Rocco, capace di disimpegnarsi con personalità. Sartore è forse l’unico in grado di garantire estro e dribbling utili a creare superiorità numerica. Buono anche l’impatto con la maglia grigia di Dario Maltese. E a proposito di regista di centrocampo resta l’enigma Checchin, alle prese col recupero dall’infortunio rimediato lo scorso anno alla caviglia, un processo dai tempi non ancora definiti, anche se D’Agostino domenica è apparso ottimista, pur non sbilanciandosi su tempi precisi.

Insomma, a poco più di dieci giorni dalla fine del mercato questa Alessandria è alla ancora alla ricerca di alcune certezze tecniche. L’augurio è che possano arrivare il prima possibile. Anche perché il tempo delle amichevoli finirà e si comincerà a fare sul serio. Paradossalmente l’estenuante incertezza sul via dei campionati, figlia dell’ennesima estate rovente del nostro calcio dal punto di vista di fallimenti, ricorsi e colpi di scena, potrebbe rivelarsi un’occasione da cogliere per i grigi: avere più tempo a disposizione per diventare squadra e colmare il gap evidenziato nelle ultime uscite al Moccagatta. Sul piano dell’orgoglio, dell’impegno, dell’abnegazione la strada intrapresa appare quella giusta ma tutto questo non basta: il primo tempo giocato quasi tutto nella propria metà campo contro l’Albinoleffe è la dimostrazione.

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